Un bell'articolo di CARLO PAGANI, che condivido:
"Circolano in giro parolone grosse come umanesimo naturalista, messaggio straordinario assolutamente da condividere ma da spiegare. Occorre creare una consapevolezza della necessità dell’uomo d’oggi rispetto a quello di mezzo secolo fa, del bisogno necessario di natura, di verde di bellezza. I ritmi, i luoghi, le attività di ogni giorno della moderna società, ci allontanano sempre di più dalla natura. Serve coinvolgere e responsabilizzare le persone, entusiasmarle, riavvicinarle, favorire i contatti con le piante, il giardino, la campagna, serve far capire che la natura è vita, linfa vitale per ognuno di noi. E’ un’altra missione del giardiniere, oltre a crescere le piante serve far crescere le persone, anche solo raccontando un fiore, una rosa!
Un’occasione buona per avvicinarci alla Tea Clipper (in foto), una mirabile creazione di David Austin risalente al 2006. Una rosa inglese che incarna la bellezza in tutte le sue manifestazioni. Il colore albicocca vivo cattura per la tessitura e la sua intensità, gli occhi si fermano davanti a tanto incanto e il naso è obbligato ad avvicinarsi per l’intensa fragranza di mirra, tè e frutta di agrumi. Pochissime le spine e ottimamente resistente alle malattie. Creata all’epoca per festeggiare il centenario della morte Frederick Horniman il cui nome è legato al celebre Museo Horniman a Forest Hill, Londra, contenente reperti storici da tutto il mondo."
Ho sentito un richiamo forte leggendo la spiegazione che Carlo Pagani ci dà di "umanesimo naturalista": la missione del giardiniere, e io sottolineo anche del rosaista, è anche di trasmettere la passione per una pianta, un fiore, la passione nel coltivarle e nel farle nascere seguendone tutto il loro corso di vita.
E' quello che sto cercando di fare io da quando ho deciso di creare questo blog: spargere come semi, attorno a me, l'amore per i fiori e per le rose in particolare.
Lo scorso anno organizzai una iniziativa che mi ha dato una bella soddisfazione. Contattai una maestra referente della scuola materna del mio paese, a cui spiegai qual era la mia proposta: invitare i bimbi della scuola a venire, in una mattina di novembre, a visitare il mio roseto e a prelevare dei cinorrodi direttamente dalla pianta. Poi avrei insegnato loro a vernalizzare gli acheni e a far nascere le piantine.
Spiegai ben bene come aprire i cinorrodi, come vernalizzarli e trasferirli nei vasetti. E ci riuscirono! Alla festa di fine anno scolastico poterono vendere i semenzali che i bimbi avevano allevato. Una bella soddisfazione!