ALBERICI MARC

Marc Alberici, classe 1967, abita a Piacenza. Fin da ragazzino cominciò ad appassionarsi di sperimentazione con le piante: ogni genere di piante. Sono però ormai anni che i suoi esperimenti botanici si concentrano sulle rose e, sebbene abbia un lavoro a tempo pieno come operaio stampatore, è riuscito a produrre varietà premiate in molte competizioni, sia in Italia che all'estero.











A testimoniare l'influenza che le "Rose inglesi" hanno avuto sugli ibridatori italiani, per le sue prime creazioni, ottenute tra il 2001 e il 2002, Marc Alberici ha quasi sempre utilizzato Abraham Darby di David Austin come donatore di polline: 

- Cardinale Alberoni (Chateau d'Amboise x Abraham Darby)

- Alphonsine Rose Plessis (Nil Bleu x Abraham Darby)

- Cassandra [(Royal Palace x Signora Piero Puricelli) x Abraham Darby].

In questo periodo fa eccezione solo Sara (Allgold x Yves Piaget), Ibrido di Tè molto pieno e molto profumato dalle nuances rosa.

A differenza di queste ultime, le successive varietà di Alberici rivelano la volontà di osare incroci più audaci. 

I Have a Dream (2005), Floribunda dalle sfumature albicocca con petali dal rovescio più chiaro, è nata dall'incrocio tra una varietà della serie dei pittori di Delbard, Henri Matisse, con R. Chinensi Mutabilis.

Il risultato è una rosa vigorosa, ben ramificata, ottima sia per le aiuole che per le siepi. Altri Ibridi di Tè sono Johanna Villeneuve, rosso arancione brillante, e Roberta, rosa lilla, impreziosita dai boccioli di forma globulare.

La vera e propria svolta, tuttavia, giunse solo nel 2011 quando l'Ibrido di Tè rosa di Alberici "Angel Eyes" - incrocio tra le due varietà di Meilland, Paul Ricard ed Elle - vinse il premio per il miglior Ibrido di Tè nel concorso di Madrid. La rosa presenta fiori di un morbido rosa soffuso di giallo vicino alla base e più scuro al centro, molto pieni e accompagnati da un fogliame verde scuro che inizialmente ha una tonalità bronzea.

Altra creazione di questo periodo è Vertigo (Sara x Andrè le Notre), Ibrido di Tè alto, con fiori opulenti di color rosa-argento, simili a peonie doppie con il più incredibile dei profumi, che durano l'intera stagione.

Le sfumature e gli schizzi di colore che contraddistinguono Henri Matisse di Delbard non si ritrovano in I Have a Dream, ma tornano nella sua creazione seguente, Souvenir de Gilles Villeneuve (Bordure d'Or x Henri Matisse), che si è aggiudicata il premio del pubblico a Monza nel 2012. Si tratta di una Polyantha di medie dimensioni, i cui suggestivi seppure semplici fiori sono caratterizzati da una tonalità rosso brillante con venature e macchioline bianche e gialle, mentre il centro giallo racchiude gli stami dorati. I colori sgargianti dei fiori sono bilanciati dal fogliame lucido e scuro ed emanano note di cannella e di chiodi di garofano.

La caratteristica più interessante dell'ultima rosa di Alberici, Umerto Saudelli, dedicata al direttore del Roseto comunale di Roma, è la sua forma: fiore molto doppio, più o meno quadripartito, rosa ciclamino, con il centro leggermente rialzato.

Nonostante i successi a Monza, Alberici non è un grande sostenitore "dei concorsi di rose nuove che si svolgono in Italia. Sono visti sempre con superficialità e faticano a recepire i regolamenti internazionali della World Federetion of Rose Societies". Per questo è stato particolarmente felice che la sua acclamazione a Monza sia arrivata da una giuria di non professionisti.

(tratto dal volume "Le rose italiane" di A. Hornung, Pendragon, 2015-2019)

Io possiedo tre rose di Marc Alberici (nei link potete vedere foto mie):

- Souvenir de Gilles Villeneuve

- Vertigo

- Angel Eyes.

Nessun commento:

Posta un commento