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venerdì 29 agosto 2025

LE ROSE CINESI

Sempre avendo sottomano il preziosissimo volume "Sulle tracce di una rosa perduta" di Andrea di Robilant, tratto oggi l'argomento delle rose cinesi in generale, anche se ne ho già parlato in passato in questo post.

La Cina è da sempre la terra delle rose: delle circa duecento specie che conosciamo, almeno una buona metà sono originarie di questa terra. Quando i mercanti europei raggiunsero il lontano Oriente, i cinesi coltivavano e ibridavano le rose già da duemila anni.

E' probabile che alcune rose cinesi siano arrivate in Europa prima del Settecento grazie ai monaci che avevano viaggiato in oriente. Charles Chamberlain Hurst, genetista e ibridatore della prima metà del ventesimo secolo, era convinto, ad esempio, che una cinese rifiorente rosa pallido fosse presente in Italia già nel Rinascimento. Hurst basava la sua convinzione su un celebre dipinto del Bronzino l' "Allegoria del trionfo di Venere", dove un putto sorride divertito mentre si appresta a cospargere Venere con un pugno di petali di rose e Cupido la bacia sulle labbra (vedi particolare sotto).









Hurst affermava che "i piccoli fiori rosa con petali traslucidi, stami incurvati, sepali reflessi e piccole foglie ben salde, ovali e lucenti corrispondono precisamente a quelli della Pink China". Non è chiaro come Hurst potesse esserne così sicuro, e comunque un quadro non basta a identificare scientificamente una pianta.

Più interessante è l'annotazione che Michel de Montaigne riportò nel suo diario di viaggio in italia nel 1581. Giunto a Ferrara, si era fatto accompagnare in un monastero dove i monaci Gesuati (da non confondersi con i più famosi Gesuiti) gli mostrarono orgogliosi una rosa rifiorente. "La pianta fiorisce ogni mese dell'anno", scriveva Montaigne entusiasta. Purtroppo Montaigne non descrive né il colore nè la fragranza, ma la rosa era quasi certamente una cinese, perchè in quell'epoca nessuna rosa europea fioriva tutto l'anno.













Questi primi esemplari, tuttavia, arrivarono in Europa in maniera casuale e sporadica, senza lasciare segni sulla floricultura locale. Solo a partire dalla metà del Settecento, quando botanici, vivaisti e ibridatori "scoprirono" la rosa cinese, il suo potenziale fu finalmente chiarito. 

Linneo, il grande botanico svedese, catalogò per primo una cinese rifiorente: gliela portò a Uppsala uno dei suoi allievi, Pehr Osbeck, di ritorno da un viaggio a Canton nel 1752. Linneo la chiamò R. Indica (perchè arrivava dall'India, dove le rose sostavano prima di essere imbarcate per l'Europa, ma in realtà proveniva dalla Cina).











Nei decenni successivi ne arrivarono molte altre, tanto da rivoluzionare i vivai europei con nuovi colori, profumi e soprattutto con la rifiorenza. Nacquero così le rose tea, le ibride perpetue e tutte le loro successive progenie, tra cui le infinite varietà di ibride di tea di oggi.

Ma l'interesse degli ibridatori si concentrò soprattutto su quattro rose cinesi d'allevamento, le cosiddette "Stud Chinas", che trasformarono il mondo delle rose noto agli europei fino ad allora:

- Slater's Crimson China

- Parson's Pink China (in seguito Old Blush)

- Hume's Blush Tea-Scented China

- Parks' Yellow Tea-Scented China (estinta, anche se una omonima è messa in commercio da Peter Beales).


SLATER'S CRIMSON CHINA











Nel 1792 un vivaista di Knotts Green, vicino a Leyton, tale Gilbert Slater, ottenne per la prima volta una rosa rosso cremisi denso e scuro che in Cina veniva chiamata "Yue Yue Hong" = cremisi ogni mese. Per gli europei era una novità assoluta: a sorprendere Slater nell’incontro con questa pianta infatti non fu solo la continua fioritura, ma anche il colore: rosso cremisi, tinta mai vista nelle rose Europee. Dopo qualche anno dal suo arrivo in Europa, la rosa di Slater si era già diffusa in Francia, Austria e Italia, diventando l'antenata di molte rose rosse dei nostri giorni.

PARSON'S PINK CHINA


Più o meno nello stesso periodo, un giovane diplomatico inglese, John Staunton, che viaggiava in Cina come segretario dell'ambasciatore Lord Macartney, trovò nei vivai di Canton una bellissima rifiorente color rosa argento. Pensò bene di spedirla al direttore dei Royal Botanic Gardens a Kew, Sir Joseph Banks. Un anno doppo, nel 1793, un certo Parsons, che aveva probabilmente ottenuto una talea da Banks, la piantò con successo nel suo giardino di Rickmansworth, nello Hertfordshire. La rosa venne chiamata Parson's Pink China e in seguito ribattezzata Old Blush.

HUME'S BLUSH TEA-SCENTED CHINA











La terza delle Stud Chinas sbarcò in Inghilterra una quindicina di anni dopo. Nel 1809 Sir Abraham Hume importò una varietà di un rosa pallido con un lieve profumo di tè (R. indica odorata). La rosa aveva suscitato in Joséphine Bonaparte un tale entusiasmo che si era adoperata in ogni modo perchè un esemplare arrivasse alla Malmaison nonostante il blocco continentale imposto da napoleone. La Hume's Blush, insieme ad altre nuove varietà, fu poi incrociata con le vecchie rose europee, dando vita alla grande famiglia delle Tea.

PARK'S YELLOW TEA-SCENTED CHINA














(R. indica sulphurea). E' stata l'ultima a giungere in Inghilterra, nel 1824 grazie a John Damper Parks per conto della Royal Horticultural Society. Era gialla e dal profumo delicato. Oggi è considerata estinta, ma è pur sempre ll'antenata delle tea gialle ancora molto diffuse oggi.

Tutte e quattro le Stud Chinas erano antiche varietà d'allevamento, probabili incroci tra l'antica rosa cinese (R. chinensis) e la R. Gigantea, molto diffusa nella Cina meridionale e nota come rosa gigante per i suoi grandi petali e per la capacità di arrampicarsi fino a dieci-dodici metri.

lunedì 24 giugno 2024

ROSE ANTICHE: LE ROSE CINESI

Con il post sulle rose Boursault abbiamo esaurito il gruppo delle rose antiche NON RIFIORENTI:

Galliche
Damascene
Centifoglia (o Provence)
Muscose (Moss)
Alba
Boursault.

Iniziamo ora a trattare le rose antiche RIFIORENTI che si suddividono in:
Cinesi (Chinesi)
Tè (Tea)
Portland
Bourbon
Ibridi Perpetui
Noisette
Scozzesi (non tutte)
Ibridi di Rosa Rubiginosa (Sweet Briar) (non tutte).
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Partiamo quindi dalle rose Cinesi.

Le rose Cinesi sono probabilmente le più arcaiche giunte fino a noi. La civiltà cinese era infatti molto antica e raffinata, e non poteva mancare in essa la passione per le rose. Si suppone che la rosa cinese "Old Blush" appaia in alcuni dipinti su tela risalenti alla fine del primo millennio d.C. L'altra varietà “Slater’s Crimson China”, sua progenitrice, è sicuramente ancora più antica.
Non ci sono certezze del fatto che già in epoca romana e nel Medio Evo fossero già arrivate da noi alcune rose cinesi, grazie a contatti commerciali. Secondo la storia documentata, furono gli Olandesi e gli Inglesi, nella prima metà del ‘700, che iniziarono a portare in Europa le interessantissime Rose Cinesi, che potevano abbastanza facilmente essere acquistate a Canton, dove esisteva una ditta ben organizzata che le moltiplicava per i giardinieri locali. Data la velocità delle navi del tempo, non era tuttavia facile far sopravvivere le piante per tempi tanto lunghi e per questa ragione furono creati orti botanici a Singapore, Calcutta, Isole Mauritius ecc., dove i capitani delle navi della Compagnia delle Indie facevano trapiantare ed acclimatare le piante, che venivano successivamente riprese e trasportate in Europa. Quando queste rose furono incrociate, naturalmente o volutamente, con le specie e varietà europee, determinarono in queste cambiamenti essenziali. Le Rose Cinesi infatti avevano un aspetto vegetativo diverso, fogliame verde lucente e quasi persistente, una più vasta gamma di colori comprendenti ad esempio il giallo e perfino il verde, ed un diverso tipo di infiorescenza: ma soprattutto erano rifiorenti ed è merito loro se le rose moderne fioriscono ininterrottamente da aprile a novembre.

Ecco alcune varietà di Rose Cinesi:













Mutabilis
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Sanguinea
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Comtesse du Cayla
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Old Blush
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Le mie rose cinesi:




lunedì 3 aprile 2023

UNA DELIZIOSA DAMINA CINESE

La rosa "Old Blush" (sinonimo:"Parson's Pink") è un rosaio importante e basilare per lo sviluppo delle rose moderne. 

E' una rosa cinese antichissima coltivata in Cina e forse in Giappone da mille anni almeno. Era molto apprezzata poiché a differenza delle rose selvatiche da cui discendeva, fioriva senza interruzioni. Nel 1750 fu portata in Occidente e da suoi incroci con rose coltivate in Europa, soprattutto damascene e galliche, sono derivate le bourbon e gli ibridi perenni. 

E' un'ottima rosa da giardino con steli verdi slanciati, poche spine e rami giovani cremisi. Può essere allevata come un grande cespuglio morbido o una piccola rampicante e si adatta a muri a nord e a posizioni sia di pieno sole che di mezz'ombra. Fiorisce con graziosi mazzetti di fiori dalle corolle semidoppie formate da petali rosa argenteo che si scuriscono gradualmente e si dischiudono da boccioli rossi. Hanno una fragranza leggera. A volte seguono piccoli cinorrodi rossi.

(da http://www.igiardinielefronde.it/rose/item/574-rosa-old-blush-china/25-le-rose-cinesi).

Le foto sotto, di una Old Blush in forma rampicante, mi sono state inviate dall'amica Emi Oger, e sono proprio di oggi 3 aprile 2023.