LODI MASSIMILIANO

Sulla vita di Massimiliano Lodi (1863-1930) non ci sono giunte molte notizie. Una delle nipoti, ancora vivente, racconta che la maggior parte dei documenti del nonno andò distrutta insieme alla casa bombardata durante la guerra.














Massimiliano Lodi abitava a Bologna, nei pressi di Porta San Mamolo. Era il responsabile della tenuta del senatore Gaetano Tacconi, che fu anche sindaco della città. L'azienda agricola di pertinenza di Villa Anna, residenza del senatore, produceva, tra l'altro, fiori recisi per i fiorai (violette, tulipani, giunchiglie, gladioli, ecc.). Il fattore Lodi, tra un'incombenza e l'altra, si concedeva di creare qualche ibrido che i Bonfiglioli mettevano poi in commercio.

In effetti tutte le varietà create da Lodi nel suo periodo di collaborazione con i Bonfiglioli, furono lanciate con il nome della ditta Bonfiglioli.

In seguito Massimiliano Lodi continuò a produrre rose affidandole a Giovanni Borgatti, nuovo astro dell'ibridazione delle rose italiane. Questo ottenitore operò a Bologna fra gli anni '20 e '40 e vinse con le sue creazioni più premi internazionali di qualunque altro ibridatore italiano, guadagnandosi l'onore di essere nominato per anni giudice al "Concours international de roses nouvelles de Bagatelle" di Parigi, prestigiosa kermesse internazionale dedicata alle rose.

Ricordiamo, tra tutte le creazioni di Lodi, due "perle" molto conosciute anche all'estero:

- Variegata di Bologna

- Clementina Carbonieri (è questo l'unico rosaio di Massimiliano Lodi che io possiedo).

Tra le rose di Lodi che si trovano tuttora sul mercato:

- Ricordo di Giosuè Carducci.

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