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venerdì 24 giugno 2022

VIDEO SU IBRIDAZIONE ROSE


Il mio carissimo amico Francesco ha avuto la brillantissima idea di creare un video con le varie fasi dell'ibridazione delle rose. E si è rivelato non solo un bravo ibridatore, ma anche un abile montatore di video. Complimenti! Avrei voluto pensarci io, ma mi hai preceduto!

lunedì 5 luglio 2021

PER GLI AMICI CHE IBRIDANO LE ROSE

Secondo la mia esperienza, siamo praticamente al limite della stagione per IBRIDARE le rose. Secondo quanto dice l'ibridatore italiano Domenico Aicardi, i cinorrodi impiegano dai 3 ai 5 mesi per maturare. Se vogliamo stare sul sicuro, contando 5 mesi dai primi di luglio, finiamo ai primi di dicembre, quando fa già freddo e i cinorrodi non progrediscono più.

Perciò, come diceva una volta il famoso presentatore di una famosa trasmissione... BIG BANG HA DETTO STOP. 
Questo poi è solo il mio consiglio. Se qualcuno vuole provare ad andare più avanti nella stagione, liberissimo di farlo, magari ottiene pure buoni risultati, che spero mi farà sapere.

Nelle foto, alcuni ibridi ottenuti dagli incroci della scorsa primavera 2020.

venerdì 13 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (4° parte)

(da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Raccolta del polline - Allo stesso modo si predispone la scelta della pianta padre. I fiori destinati a fungere da maschi non richiedono alcuna preparazione, essi sono semplicemente fornitori di polline.

Il polline può raccogliersi in uno o più giorni precedenti l'incrocio, oppure nella stessa mattinata. A tal fine si raccolgono i fiori prestabiliti occorrenti poco prima che stiano per schiudere e si portano in luogo riparato, onde radunare le antere. Quando queste non fossero ancora mature, i fiori vengono messi entro un vaso con acqua, portati in una stanza e collocati di fronte a una finestra visitata dal sole, in modo che possano beneficiare di luce e calore.

Per estrarre e raccogliere speditamente le antere si tolgano tutti i petali tirandoli con le dita; anche i sepali, quando danno noia, vengono eliminati. Quindi, servendosi delle forbici, si recidono i filamenti che uniscono le antere al gineceo e si lasciano cadere su un foglio di carta, e per ogni varietà si mettono entro una scatoletta, con il relativo nome e si portano in luogo secco ed arieggiato in piena luce, affinchè la maturazione del polline si compia nelle migliori condizioni.

Il polline può conservare efficacia per qualche tempo, ma è sempre preferibile adoperarlo fresco. A contatto dell'acqua si deteriora speditamente e anche l'aria umida lo altera facilmente. Per essere vitale deve mantenersi asciutto, polverulento, facilmente volatile. In certe varietà ibride o polibride, la media dei granuli di polline sterili è molto alta.

mercoledì 11 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (3° parte)

(da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Preparazione dei fiori destinati a funzionare da femmina - tutti i fiori di rosa essendo ermafroditi, possono essere destinati a funzionare da maschio o da femmina purchè siano fecondi e non stradoppi. La loro preparazione deve avvenire di buon mattino, qualche tempo prima che i raggi solari arrivino sulle piante. Vi assicuro che nulla vi farà rimpiangere la levata mattutina, specialmente se siete amanti dei fiori, perchè nulla vi è di più bello, di più piacevole, che trovarsi in un roseto in fiore prima che i raggi solari abbiano fatto evaporare gli umori della notte.


Vi sono fiori le cui antere schiudono quando sono ancora in boccio; ciò è insito nella varietà, e solo la pratica può fare individuare tali soggetti, che dovranno essere preparati in anticipo, magari il giorno precedente la schiusura del fiore.


La preparazione dei fiori destinati a funzionare da femmina consiste nella castrazione, cioè nell'asportazione di tutti gli stami. Nell'eseguire questa operazione bisogna essere accurati. Si comincia con l'asportare dalla corolla tutti i petali tirandoli con le dita o tagliandoli con le forbicine alla base, poi con le dita o con il coltellino si recidono i filamenti che reggono tutte le antere, badando che di queste non ne rimanga nemmeno una (io uso le forbicine anche in questo caso). Spesso gli stami sono sciolti e la castrazione riesce spedita e facile, ma a volte sono impigliati fra i pistilli od affondati entro il disco che copre il ricettacolo; in questo caso bisogna servirsi delle pinzette, avendo cura di non offendere i pistilli e soprattutto gli stigmi (io uso il lato non tagliente delle forbicine).

Tolte tutte le antere, la castrazione è compiuta e per il momento non rimane che insacchettare, o incappucciare, oppure coprire con un batuffolo di cotone il ricettacolo, in modo da mettere gli organi femminili o meglio gli stigmi al riparo di ogni interferenza di polline estraneo.

Nel caso il fiore destinato a funzionare da femmina fosse contemporaneamente adatto anche come maschio per altri incroci, al momento della castrazione, le antere, anzichè essere disperse, saranno raccolte con cura entro una scatoletta o un tubetto, sui quali si scriverà il nome della varietà fornitrice di polline.

L'impollinazione deve essere eseguita nella stessa giornata in cui è avvenuta la castrazione: nel giorno seguente gli stigmi potrebbero già essere in condizione di non ricevere".

lunedì 9 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (2° parte)

 (da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Prima conviene stabilire quale pianta debba funzionare da maschio o da femmina in base alle caratteristiche migliori per la funzione cui è chiamata. Si può allargare con facilità il campo delle ricerche ricorrendo a genitori diversi esistenti fra le varietà di una stessa specie e non di rado alle specie diverse, soprattutto quando tra esse esiste affinità.

L'operazione manuale dell'incrocio è un gioco da ragazzi, che si può ridurre alle parole castrare ed impollinare. La castrazione e l'impollinazione si possono eseguire in maniere diverse; però il risultato non risiede su queste due operazioni concomitanti, semplicissime.

Innanzitutto per fare gli incroci è indispensabile possedere un certo numero di piante destinate a funzionare da genitore. Quanto più queste sono numerose, tanto meglio è; in caso contrario, sopra tutto per il polline, bisogna ricorrere all'ausilio di varietà in giardini di amici o conoscenti.

Epoca in cui si possono eseguire gli incroci: in piena aria si inizia la fecondazione artificiale non appena vi sono fiori sufficienti, sempre quando la stagione sia favorevole e la temperatura si mantenga dai 20°C in su e si sospende verso la metà di luglio ed anche più tardi, secondo la latitudine, sapendo che i frutti impiegano da tre a quattro mesi per maturare ed i semi devono essere seminati al più tardi entro il dicembre.

In serra calda da gennaio in poi".

A questo punto l'autore fa seguire una lunga lista di materiale indispensabile per eseguire castrazione e impollinazione, alcuni di questi oggetti sono stati anche sostituiti da altri più moderni. Vi dico solo cosa utilizzo io:

- forbicine appuntite (tipo da pedicure)

- piccolo contenitore per raccogliere il polline (io uso una scatolina rotonda di plastica)

- pennarellino indelebile

- sacchettini di carta

- puntatrice

venerdì 6 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (1° parte)

(da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Il primo esperimento documentato di fecondazione incrociata manuale è quello eseguito nel 1717 dall'orticoltore inglese Thomas Fairchild (vedi immagini), che a Hoxton, vicino Londra, nel suo stabilimento otricolo, aveva eseguito un incrocio fra garofani, ottenendo un ibrido chiamato "mule pink" - garofano mulo - perchè sterile.

Ancora al tempo dell'Imperatrice Giuseppina (1810), alla quale si deve nuovo impulso per aumentare il numero delle varietà di rose, la fecondazione artificiale era fatta molto empiricamente. Si formavano delle aiuole con varietà promiscue, scelte fra quelle migliori che ai seminatori veniva fatto di procurare e si allevavano in gruppo, in modo che al momento della fioritura le infiorescenze si trovassero presso a poco alla stessa altezza: quindi, durante le ore più soleggiate del giorno, con una piccola canna o un bastoncino, si battevano colpetti contro le infiorescenze in modo da provocare la caduta e la dispersione del polline che, portato dalla brezza, cadeva sui pistilli, provocando impollinazioni accidentali.

Altri si contentavano di raccogliere e radunare rose di varietà belle e diverse, ne combinavano un mazzo e dopo averlo spruzzato d'acqua con miele, lo collocavano nel mezzo di un'aiuola di rose fiorite lasciando alle api il compito di trasportare il polline da un fiore all'altro.

Ma questo empirismo non poteva protrarsi a lungo; ormai l'arcano era svelato: era questione di trovare i procedimenti idonei e la nuova via si sarebbe aperta per quanti si affannavano alla ricerca di nuove varietà.

La fecondazione incrociata artificiale, come svolgimento, non differisce da quella naturale. Le differenze sussistono invece nei dettagli, nei preparativi indispensabili e necessari all'incontro dei due sessi. L'uomo in questo caso si sostituisce agli insetti, trasporta il polline da un fiore all'altro, con la differenza che, mentre gli insetti lavorano per istinto, egli lavora per uno scopo, mentre essi visitano i fiori con delicatezza, rispettando tutti gli organi della riproduzione, l'uomo è costretto a provocare perdite per rendere più facile il suo compito e più sicuro il risultato.

Con la fecondazione incrociata artificiale della rosa, gli incroci vengono effettuati su fiori ermafroditi, previa castrazione degli organi maschili. E' in questa operazione che risiede tutta l'importanza della fecondazione incrociata artificiale".