Nel post “COSA SAPERE SULLE ROSE” dello scorso 8 aprile, ho nominato una prima grande suddivisione che possiamo fare nel variegato mondo delle rose: e cioè in Rose Antiche e Rose Moderne.
Quali sono le Rose Antiche? Prima di buttarmi in una lista di nomi che magari alla maggioranza di voi non diranno gran chè, preferisco postare un articolo (tradotto da me) del rosaista belga Dirk Milis, che ci parla in modo anche lirico, di rose antiche e rose moderne.
“In inglese vengono chiamate anche “Heritage Roses”, cioè Rose dell’Eredità, perché fanno parte della nostra cultura da secoli. Queste rose rappresentano un collegamento con il nostro passato, i nostri predecessori. Immaginate un po’ quante persone hanno amato e coltivato queste rose nei loro giardini, dai ricchi possidenti con grandi tenute e ville e castelli, fino alle umili famiglie di contadini che amavano comunque circondarsi di bellezza. Probabilmente la gente di una volta aveva una comprensione più profonda della bellezza e della natura, la vita era molto più semplice… Per la povera gente, la rosa rampicante o a cespuglio cespuglio, rappresentava un pezzetto di ricchezza, un pizzico di bellezza.
Nei felici anni Venti del Novecento le nuove rose Ibridi di Tè presero prepotentemente piede e il 90% delle rose antiche fu dimenticato o scomparve addirittura, perso per sempre. Fortunatamente, alcuni appassionati tennero viva la loro memoria e iniziarono a collezionare le antiche varietà negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Appassionati in Francia, in Gran Bretagna, in America e in Australia. Nomi come Graham Thomas, Peter Beales, David Austin, i Loubert, Martyn Rix and Roger Philips... iniziarono a preservare e a promuovere le rose antiche, facendosi sostenitori del fatto che la loro vera natura e bellezza sono così differenti da quella delle rose moderne.
Verso la fine degli anni Ottanta del Novecento assistiamo ad un cambiamento in quanto appaiono sul mercato rose con corolle “antiche” e molto profumate (ad esempio le rose di David Austin). Il pubblico iniziò ad apprezzarle e a chiederne sempre ti più, e così avvenne. Tanto che oggigiorno è quasi impossibile trovare una rosa di nuova immissione sul mercato che non possegga una corolla da rosa antica. Grazie a questa popolarità, le vere Rose Antiche sono tornate all’attenzione del grande pubblico. Le rose antiche sono “l’inizio di tutto”, dobbiamo considerarle come una gemma, un tesoro, le “nonne” delle rose”.
Quando ammiriamo, nel nostro giardino, una rosa come “Souvenir de la Malmaison” o “Maman Cochet” o “Gloire de Dijon” o “Desprez”, è come se guardassimo un giardino di 150 anni fa, e i nostri antenati che ne fecero tesoro. Ricchi o poveri, vecchi o giovani.”