venerdì 9 febbraio 2024

CHE BELLO, E' ARRIVATA!

Se ricordate, pochi giorni fa avevo pubblicato la foto di una rosa rugosa vista in internet che mi aveva subito affascinato e catturato (chi mi segue sa che io ho un debole per tutte le rose rugose!): Souvenir de Trelazè.












L'ho cercata immediatamente sui cataloghi online e l'ho trovata presso un vivaio tedesco, di cui vi metto il link nel caso foste interessati.

Ieri finalmente è arrivato il pacco, in totale tra il mio ordine e l'arrivo della pianta sono passate poco più di due settimane, non male dai.

Ecco passo passo l'apertura del pacco











La pianta a radice nuda è stata imballata in modo superbo dal vivaio tedesco, infatti quando l'ho aperta presentava ancora dell'umidità sulla superficie.

Ho messo subito la pianta a bagno in un secchio con acqua e un po' di terriccio. Avrei voluto piantarla oggi ma purtroppo piove...

mercoledì 7 febbraio 2024

LA TECNICA DEL "PEGGING DOWN"

Nel post precedente ho nominato la tecnica del "pegging down". Vediamo sommariamente di cosa si tratta.

Per molte varietà di rose antiche rifiorenti e non rifiorenti è possibile applicare la tecnica del pegging-down (che rimane però sconsigliata per le Gallica), laddove i nuovi rami sono particolarmente lunghi e flessibili. Si piegano cioè i rami verso terra fissandoli mediante picchetti, rami, canne, paletti o intelaiature. Con questa tecnica si rallenta l’ascesa della linfa verso le gemme apicali e si contribuisce alla formazione di molti più getti laterali capaci quindi di portare più fiori distribuiti su tutto l’arco del ramo. Si otterranno così abbondanti fioriture, anche se dopo un periodo di un paio d’anni è meglio sospendere tale pratica per un pari periodo, altrimenti si rischia di esaurire le forze della rosa con un deperimento generale. La tecnica del pegging-down si pratica solo ed esclusivamente in rose estremamente vigorose, pena l’indebolimento della pianta.



ALTRI CONSIGLI SULLA POTATURA DELLE ROSE

Ho trovato su Facebook un articolo interessante sulla potatura, il punto di vista di un esperto di rose che vive in Belgio, Dirk Milis, qui il link al suo profilo FB. L'ho tradotto e ora lo pubblico.









POTARE O NON POTARE, QUESTO E' IL PROBLEMA.

Quando si dice "rose" immediatamente si pensa alla potatura: ma tutto quel potare è realmente necessario?

Quando ci soffermiamo sugli antenati delle nostre rose coltivate, cioè le rose selvatiche, vediamo che chiaramente non venivano mai potate, e tuttavia fiorivano ogni anno. E quindi perchè noi potiamo ogni anno?

Prima di tutto: considerare la famiglia della nostra rosa. A quale famiglia appartiene: Alba? Bourbon? Ibrido di Tè? Tre rose molto diverse tra loro, e tre modi altrettanto differenti di potarle.

Una buona regola che si applica a tutte le rose tranne le Ibridi di Tè, le Floribunda e le Polianta è: NON POTARE NEI PRIMI TRE ANNI. Lasciatele crescere senza disturbarle. Lasciate che facciano del legno, tanto legno. Fioriranno, non preoccupatevi. Dopo tre anni, potrete iniziare a correggerle se, per esempio, stanno diventando troppo grandi, oppure se non vi piace la forma del loro cespuglio.










Le rose antiche, le rose che fioriscono una sola volta all'anno - Alba, Gallica, Damascene, ecc. - non hanno bisogno di potatura. Le si pota per dare loro una forma aggraziata, arrotondata, e anche per tenerle sotto controllo. Si possono potare dopo che hanno fiorito, e quindi in luglio, agosto, settembre. Ricordate sempre, per queste rose, di NON POTARE MAI L'INTERA CRESCITA DELL'ESTATE. Accorciate la nuova crescita, ma non rimuovetela mai completamente. Altrimenti l'anno successivo non fioriranno.

Quindi per riassumere: queste rose possiamo non potarle, o potarle per dare loro una forma più aggraziata. Cosa dobbiamo invece eliminare sempre? I rami secchi oppure i rametti più striminziti, che non daranno comunque fiori.

E per quanto riguarda le rose antiche che rifioriscono, come le Portland, le Cinesi, le Bourbon, le Ibridi Perpetue, le Tè e le Noisette?

Ebbene, anche queste rose fioriranno perfettamente senza potarle ogni anno. Il potarle è quindi una scelta personale, non un dogma. Alle Portland si potrà dare una aggraziata forma rotondeggiante, potandole leggermente in febbraio. Le Bourbon e gli Ibridi Perpetui danno sempre il meglio se tenuti come rampicanti o con il metodo "pegging down". In questi casi non è necessario potarle. Al limite accorciate i rami laterali. Le Cinesi, le Tè e le Noisette in generale odiano la potatura, perciò lasciatele stare: se tagliate il legno smettono di crescere. Ma anche qui è necessario tagliare via i rami morti.

A questo punto abbiamo rimasto solo le rose Moderne: Rose Inglesi, Ibridi di Tè, Floribunda, Polianta, Ibridi Moderni. Queste è necessario potarle? No. Ma è consigliabile lavorare sulla loro forma esteriore. Guardate il vostro cespuglio in febbraio: volete una forma naturale con più fiori ma più piccoli? Allora potate 1/3 dei rami. E se non vi importa della forma del cespuglio? E volete meno fiori ma più grandi? Allora potate 2/3 dei rami.










Per le Rose Inglesi di David Austin la prima opzione è la più consigliabile, in quanto la forma del cespuglio è molto importante. Per le rose Ibridi di Tè e le Floribunda invece è meglio la seconda opzione. Idem per le Polianta e gli Ibridi Moderni. E naturalmente sono da tagliare via i rami secchi e deboli.

E questo è tutto! Non state a diventare matti per la potatura. Spero di aver portato un po' di luce su questo argomento così spesso dibattuto.

lunedì 5 febbraio 2024

LE PRIME TALEE DEL 2024












Mi ero ripromessa di tenere i rami per fare le talee solo quando avessi potato, in modo da ottimizzare il lavoro. Invece sabato scorso c'è stata una mattinata così bella, soleggiata, che ne ho approfittato per iniziare già a ricavare le prime talee.

Queste che vedete sopra sono rametti presi da questo mio semenzale:














che è il frutto dell'incrocio

HANABI x MRS. OAKLEY FISHER

Io sono sicuramente di parte in questo caso, ma questo rosaio mi piace molto. Le foto sono dell'estate scorsa 2023, il semenzale è nato nel 2021 quindi ha già vissuto tre estati. Ormai si dovrebbe capire qual è la sua forma: è un piccolo rampicante, molto lasso, che si sviluppa anche in ampiezza. I fiori sono molto profumati. Ho deciso di chiamarlo "Emma's Whims", cioè "i capricci di Emma". Emma è mia figlia.

Torniamo alle talee. Ho seguito il mio metodo di cui ho parlato qui.

Auguro buon lavoro a chi ha intenzione di cimentarsi nelle talee di rosa: è un'esperienza che dà molte soddisfazioni!