mercoledì 15 luglio 2020

IL PEGGY ROCKEFELLER ROSE GARDEN DI NEW YORK

Continuando nel giro attorno al mondo, alla ricerca dei roseti più belli e famosi, ci fermiamo a New York, dove nel quartiere del Bronx si trova il New York Botanical Garden, spesso abbreviato in NYBG,  uno dei giardini botanici e dei “musei viventi” più grandi e importanti al mondo.
Il Giardino fu fondato nel 1891 su iniziativa del botanico Nathaniel Lord Britton e di sua moglie Elizabeth, in collaborazione con la Città di New York, “allo scopo di creare e mantenere un giardino botanico, un museo ed un arboreto, per collezionare e coltivare piante, fiori e cespugli, per il progresso della scienza e della conoscenza botaniche (…), e per diletto ed istruzione del popolo”.


Il NYBG presenta un insieme complesso di giardini, collezioni botaniche e mostre di piante viventi.

Il Peggy Rockefeller Rose Garden è tra le destinazioni più popolari del Giardino Botanico da maggio a ottobre, quando più di 650 varietà di rose sono in piena fioritura. Le rose piantate qui includono varietà antiche selezionate per i loro profumi inebrianti e selezioni moderne scelte per la loro resistenza alle malattie, ai parassiti e alla loro bellezza. I panorami - e i profumi - sono davvero abbaglianti.

   

Progettato dall'architetto paesaggista Beatrix Farrand nel 1916, questo giardino fu completato nel 1988 con il sostegno di David Rockefeller e intitolato a sua moglie Peggy, orticoltore e ambientalista che amava le rose. Il Rose Garden ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è considerato uno tra i migliori roseti al mondo.

A Peggy Rockefeller è stata anche intitolata nel 1992 una rosa ibrido di tea dello statunitense J. Benjamin Williams. Nella foto sotto.



lunedì 13 luglio 2020

IL ROSETO "NISO FUMAGALLI"

Dopo aver presentato il roseto di Giuseppina Bonaparte, continuo questa disamina dei roseti più famosi al mondo fermandomi a Monza, dove si trova il "Roseto Niso Fumagalli" posto nei terreni della Reggia di Monza.


La Villa Reale di Monza, chiamata anche Reggia di Monza, è un grande palazzo in stile neoclassico realizzato a Monza dagli Asburgo - quale residenza privata - durante la dominazione austriaca del XVIII secolo. Diventato residenza del viceré con il Regno d'Italia Napoleonico, perde sempre di più tale funzione durante il Regno d'Italia dei Savoia, ultimi Reali ad utilizzarlo.

Il roseto della Villa Reale di Monza, che occupa l’area destinata ad uno dei parterre geometrici posti ai lati del cortile d’onore, fu creato per volontà di Niso Fumagalli, industriale e Presidente della Candy, che l’anno precedente aveva fondato l’Associazione Italiana della Rosa, di cui è stato Presidente fino alla sua scomparsa nel 1990. Nei numerosi viaggi di lavoro, il suo gusto di esteta era stato colpito dai grandi roseti di Francia, del Belgio, dell’Olanda, dell’Inghilterra, nei quali le associazioni nazionali della rosa tenevano concorsi annuali. L’Italia, dove natura ed arte erano fuse da secoli, era illustre assente da questo mondo.

Così nel 1963 venne costituita la Associazione Italiana della Rosa con la finalità di estendere l’amore per la rosa e la sua coltivazione, di creare un roseto con concorsi annuali, stabilire un dialogo a livello professionale e dilettantistico in Italia e all'estero con le diverse associazioni esistenti e con tutti gli appassionati, curare la pubblicazione di un annuario.

Il 1964, tra non poche difficoltà, vide l’inizio dei lavori per la realizzazione del roseto. Il progetto portava la firma di due noti professionisti: l’architetto Francesco Clerici e l’architetto Vittorio Faglia, i quali diedero vita ad un ambiente armonioso e funzionale.

I lavori proseguirono per tre anni, senza però impedire che venissero banditi i primi concorsi per eleggere la rosa profumata, la rosa dell’anno, la più bella rosa italiana.

Il primo concorso ebbe luogo nel 1965, eccezionalmente nel mese di settembre. Il premio più prestigioso, quello del profumo, fu vinto dall’olandese Jan Leenders, che cavallerescamente chiamò “Monza” la sua “creatura”, di un bel color rosa tenero e dall’intenso profumo.

Un breve cenno merita questo premio particolare. I Concorsi Internazionali di Monza furono i primi a istituirlo, per risvegliare l’allora sopito interesse intorno a questo indiscutibile pregio della rosa, una caratteristica un tempo essenziale, ma che nelle rose “moderne” stava scomparendo. 

Nonostante la sua già fervente attività, il Roseto Niso Fumagalli venne inaugurato ufficialmente nel 1970 alla presenza di una Madrina d’eccezione: la principessa Grace di Monaco, la quale consegnò personalmente i premi ai rosaisti vincitori di quell’anno.

Il roseto è suddiviso in diverse zone: oltre allo spazio dedicato alle varietà dei Concorsi annuali e alle rose moderne in genere, che costituiscono la gran parte della collezione, il Roseto ospita anche una discreta raccolta di varietà antiche, disposte lungo la cancellata, sulle arcate di un gazebo, sulla passerella che attraversa lo specchio d’acqua e lungo la siepe di ligustro.

Vi è poi un settore dedicato a due tra i rosaisti italiani di più antica fama, Domenico Aicardi e Febo Giuseppe Cazzaniga, dove sono raccolte alcune tra le loro rose più famose.

Negli ultimi anni sono state create altre zone interessanti: “Il Giardino Segreto del Profumo“, così chiamata dalla sua creatrice Anna Furlani Pedoja, che racchiude, tra quinte di tasso, numerose varietà profumate, tra le quali “TEODELINDA 96“, un ibrido di tea bianchissimo e profumatissimo creato da Niso Fumagalli nel 1988. Questa rosa fu scelta come emblema della prima Regional European Rose Conference, un convegno internazionale di alto livello tenutosi in Italia nel maggio 1996.

Un altro settore è stato dedicato alle rose che si sono fregiate del premio “Hall of Fame“, a partire dal 1973 fino all’ultima del 2003. Questo prestigioso riconoscimento viene attribuito ogni tre anni, nel corso della World Rose Convention, ed è il risultato dei voti espressi dai soci di tutte le associazioni nazionali di rose che aderiscono alla World Federation of Rose Societies.

A questo link 
https://www.airosa.it/companies.asp?id=11&title=Mappa%20del%20Roseto 
trovate la mappa del roseto con la possibilità, cliccando sulle voci del menù a sinistra, di visualizzare tutte le rose coltivate nei vari settori.

Nel 2016 fu annunciato lo stop di un anno del concorso a Monza, per "ragioni tecniche" che molto facilmente erano ragioni di bilancio; questa notizia fece presagire una chiusura definitiva del Concorso a Monza.

Infatti il 18 maggio 2020 il Concorso Internazionale delle Rose, sarebbe "rinato" in una nuova location, alle porte di Faenza, organizzato dall’Istituto Scolastico di Agraria Persolino-Strocchi, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'università di Bologna.
Causa Covid il progetto è saltato, e si valuterà se organizzarlo nel 2021.   

CHE SFIGA! Era a due passi da casa mia! Ci sarei potuta andare anche in bici, anche a piedi!!!!!