lunedì 25 novembre 2019

LE MIE ROSE VARIEGATE

Ecco una disamina delle mie amatissime rose variegate, 4 in totale.

RED INTUITION
Questa varietà deriva da uno sport (mutazione spontanea) di una rosa rossa (Bel Rouge, Delbard 1996), che Guy Delbard scoprì nel 1999. 
Dopo che è stata controllata a lungo la stabilità della mutazione, è stata introdotta nel 2004. E’ una varietà veramente ottima per il fiore reciso, poiché forma una pianta vigorosa, quasi priva di spine, con steli ben lunghi e diritti. Il fogliame è brillante, verde medio, ed i fiori sono ben grandi e doppi, di forma classica, rosso vivo strati e quasi damascati di rosso scuro. Non è profumata ma rifiorisce molto bene ed ha un’ottima resistenza alle malattie.
La mia pagina dedicata a Red Intuition è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-13.html.

   


ORANGES'N'LEMONS
La rosa Papagena - Oranges'n'Lemons è una rosa floribunda selezionata da McGredy Roses International (Nuova Zelanda, 1985).
Questa particolare varietà ha fiori striati giallo ed arancio, doppi, larghi, composti da 40 petali mediamente profumati (profumo fruttato). 
E' una rosa rifiorente che si sviluppa fino a 100 cm (può essere coltivata come rampicante) per 60 cm di larghezza. Pianta molto vigorosa e resistente alle malattie con fogliame medio verde scuro. Si può prestare per la produzione di reciso.
La mia pagina dedicata a Oranges'n'Lemons è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-29.html

    


FERDINAND PICHARD
Ferdinand Pichard è un ibrido perpetuo prodotto da  Rémi Tanne (France, 1921). 
Quasi un’epigona del gruppo, produce fusti lunghi ed arcuati che si riempiono di fiori e che ne rendono possibile l’utilizzo anche come piccolo rampicante.
Le foglie sono grandi e verde scuro, molto resistenti alle infezioni fungine. 
Il fiore, a coppa, ha una variegatura instabile; le ampie pennellature di rosso cremisi si stendono a capriccio, talvolta su fondo bianco, talaltra sul rosa chiaro: probabilmente dipende dal clima, perché questa rosa non ama l’eccessiva insolazione.
Ottimo il profumo, che ricorda quello delle Bourbon, con una nota leggera di violetta.
La mia pagina dedicata alla Ferdinand Pichard è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-37.html.

  


HANABI
Hanabi è una rosa rampicante moderna bicolore di Tom Carruth. In giapponese Hanabi significa fuochi d’artificio e questa rosa dai fiori semi-doppi, rosso striato di bianco e rosa, con al centro evidenti stami gialli, sembra rappresentare proprio lo scoppio di un bengala. 
Il profumo è lieve, di mela e rosa. Grazie alla flessuosità dei rami ed a una grandissima quantità di fiori prodotti, Hanabi offre uno straordinario effetto di massa e di copertura fin dal basso, con un sviluppo contenuto di circa 2,5 metri.
La mia pagina dedicata ad Hanabi è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-53.html

  

venerdì 15 novembre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "GOLDEN WINGS"

Oggi parliamo di una favolosa rosa creata da un ibridatore amatoriale, l'americano Roy Spepherd, utilizzando due "genitori" d'eccezione. 

La rosa si chiama "Golden Wings", mentre la madre è "Soeur Therese" (foto a destra) e il padre una rosa spinosissima var. altaica x "Ormiston Roy".
 Quest'ultima sicuramente era una creazione precedente di Shepherd, lasciata senza nome. Le plantule (cioè le piantine nate da seme) sono spesso utilizzate dagli ibridatori per tentare nuovi incroci: magari la prima generazione non rivela grandi qualità, ma spesso l'incrocio di seconda generazione risulta migliore.

"Golden Wings" è una rosa sempre popolare. Spesso è la prima in fiore in primavera, e l'ultima prima delle gelate invernali, e non è quasi mai senza fiori, regalando uno spettacolo incomparabile.
Ha una bellezza fragile, ma grazie alle caratteristiche della sua specie vi assicuro che è una rosa dura, energica e resistente alle malattie. Tollera la siccità e il suolo povero, sta bene sia al sole che all'ombra. 
I boccioli sono lunghi e appuntiti, e si aprono in corolle semidoppie giallo limone sfumato ai margini. Col tempo il fiore si scolora in un bianco avorio. Gli stami al centro sono dorati e le antere cremisi. Le corolle sono grandi, almeno 12 cm, con una ricca fragranza di frutta.

Bisogna riconoscere che a volte i dilettanti, come il nostro Shepherd, senza volerlo, raggiungono risultati sorprendenti!
Visita la pagina che le ho dedicato a quest'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-34.html.

   

mercoledì 13 novembre 2019

E' NATA UNA ROSA

La scorsa primavera, sotto la guida del caro amico e ibridatore Marc Alberici (a questo indirizzo trovate le rose da lui ibridate https://www.helpmefind.com/gardening/l.php?l=7.9584&tab=21ho tentato la strada dell'ibridazione.
Marc mi ha insegnato le tecniche di raccolta e conservazione del polline (alcuni giorni, non di più!) e di impollinazione delle rose scelte come madre.

Di solito occorrono 4-5 mesi perchè i semi giungano a maturazione, all'interno dei cinorrodi (o "falsi frutti", le bacche rosse che si formano dopo il fiore).

Ho impollinato tra maggio e giugno, ma qualche cinorrodo è caduto anche prima (il primissimo nella seconda metà di agosto); quindi, per non perdere questi semi, soprattutto nella possibilità che l'embrione fosse già formato, ho dovuto aprirli e metterli in frigorifero per "vernalizzarli". Si mettono in un contenitore (vanno benissimo anche i sacchettini trasparenti che si richiudono con la zip in alto) insieme a terriccio umido, e si aspetta. Di solito si mettono in frigorifero a novembre e a gennaio iniziano a germinare.
In questo caso, avendo iniziato a vernalizzare tanto presto, qualcosa, con mia immensa sorpresa, è già successa. Guardate le foto: prima e dopo.



La piantina è alta appena un paio di centimetri, l'ho trasferita in un bicchiere di carta, con terriccio, e per ora la tengo in soffitta, dove la temperatura non supera i 18°C.

Aspetto con ansia altre sorprese in frigorifero!

LA ROSA DEL GIORNO: "MRS. OAKLEY FISHER"

La rosa di oggi, " Mrs Oakley Fisher", è un ibrido di tè risalente agli anni Venti (1921 per la precisione), quando le fioriture singole erano di moda. Fu creata da Benjamin R. Cant & Sons (a questo indirizzo la pagina del mio blog a lei dedicata http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-38.html).


Questa rosa è dedicata a tutti coloro che, come me, non sanno resistere al fascino delle rose a fiore semplice, cioè delle rose che hanno 5 petali e che, in aggiunta, non vogliono rinunciare alla rifiorenza. ‘Mrs. Oakley Fisher’ è una rosa del secolo scorso che non è mai passata di moda, soprattutto per la grazia dei suoi fiori, che hanno petali di un colore molto particolare, un misto tra il rame e l’albicocca, portati da rami sottili che donano l’impressione che le corolle danzino e ondeggino alla brezza, lasciando ben visibili gli stami rossicci al centro del fiore, che aggiungono bellezza e lasciano ben percepire il profumo dolce e fresco dei fiori.

‘Mrs. Oakley Fisher’ non dona interesse solo per i suoi fiori. Le tonalità bronzee delle corolle ritornano anche nelle sfumature di colore delle foglie – quelle nuove sono addirittura quasi cremisi, in un insieme molto caldo. I fiori sono portati a grappoli e la sera si chiudono per poi riaprirsi il mattino successivo. Non lasciatevi ingannare dall’aspetto delicato della pianta che, invece, è robustissima, costantemente in fiore anche se in modo irregolare, ha un aspetto ordinato ed eretto e ben si presta a essere coltivata in vaso, date le sue dimensioni piuttosto contenute.

La rosa ‘Mrs. Oakley Fisher’ non necessita di grandi potature: alla fine dell’inverno, se proprio volete, potete accorciare i rami che hanno fiorito.

  

martedì 5 novembre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "BENJAMIN BRITTEN"


La rosa di cui vi parlo oggi ha un colore unico tra le rose create da David Austin, e l'ho scelta per il mio giardino proprio per quello.
Il suo nome è Benjamin Britten ed è dedicata alla memoria del barone Edward Benjamin Britten (1913 – 1976), compositore, direttore d’orchestra e pianista britannico, 

Il colore è stato definito in vari modi: inizialmente di tonalità rosa scuro, quasi salmone, vira poi in rosa-cremisi. Sui cataloghi ho trovato come descrizione anche: "rosa arancio corallo",  "rosso mattone con un tocco di arancio", "rosso-rosa acceso".
Insomma, l'unica cosa per farsi una idea del colore è vederla dal vero, anche le fotografie non sono sempre fedeli.
Se poi provate a staccare i petali... sorpresa, la punta che è attaccata al resto del fiore è gialla.

Le corolle, raccolte in coppe profonde, si trasformano gradualmente in rosette ancora un poco a coppa. È indubbiamente un rosaio utile che sa dare una bella luce al giardino o al terrazzo. Attira le api perchè ha stami numerosi e lunghi.
 Nei climi mediterranei può essere coltivata con notevole soddisfazione come rampicante di media statura, avendo vinto il premio come migliore rosa rampicante ad Adelaide. Il profumo è intenso, di frutta, con note di vino e pera (a dire il vero questa è una combinazione culinaria che non ho mai provato).
Qui http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-33.html trovate la pagina interna a lei dedicata.

    

mercoledì 23 ottobre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "PINK GROOTENDORST"

La rosa di cui parlo oggi rientra nella categoria delle Rose Antiche.

Si tratta di "Pink Grootendorst", un ibrido di Rosa rugosa, scoperta da Grootendorst in Olanda nel 1923.
Nasce come mutazione di ‘F. J. Grootendorst’ (a destra), una rosa rossa, profumata, creata nel 1918 da De Goey.

Ma non si tratta di mutazione molto stabile, perché a volte i suoi 25-30 petali rosati ritornano rossi, o presentano contemporaneamente i due colori.

Come tutte le rugose e ibridi di rugosa, è molto resistente alle malattie.
E come il suo genitore di colore rosso, fiorisce continuamente per tutta l'estate e fino all'autunno. 
Fa gli stessi attraenti piccoli fiori sfrangiati che assomigliano a un garofano, ma il profumo è molto più debole.

Quando l'ho scoperto, è stata per me una grande delusione, soprattutto trattandosi di una rosa della famiglia Rugosa, che hanno di solito un profumo così favoloso. 
Ciononostante mi sono affezionata a questa rosa, e devo dire che è anche abbastanza popolare da apparire in un sacco di cataloghi:  una rosa presentata 95 anni fa, deve avere qualcosa di speciale per farla rimanere in coltivazione. 

Cresce fino a circa 1.5 m,  
produce fogliame brillante con foglie venate. 
Si può far crescere come una siepe affiancando diverse piante o alternando piante di altre specie. 
Io invece la tengo come esemplare unico in una aiuola dove ho raccolto rose un po' "speciali".

La pagina dedicata alla mia Pink Grootendorst è al link http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-57.html.


martedì 22 ottobre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "RHAPSODY IN BLUE"

In un post di qualche tempo fa ho parlato delle rose blu: http://valentinaelesuerose.blogspot.com/2016/07/il-mito-della-rosa-blu.html
affermando che non esistono in quanto il blu non è presente nel corredo cromosomico di questi fiori.



Le rose più blu che esistono attualmente sono viola, e ce ne sono molte.
Ma tra tutte, la rosa ‘Rhapsody in Blue’ è quella che più si avvicina al sogno proibito: non a caso nel linguaggio dei fiori di epoca vittoriana la rosa blu significava il raggiungimento dell’impossibile, e forse è questo ciò che maggiormente affascina l’uomo in questa sua ricerca. 


Lasciamo dunque l’arduo compito all’ingegneria genetica, dimentichiamo le rose bianche del fiorista a bagno nel colorante blu con risultati inquietanti, e immergiamoci nel mondo delle molte varietà dai colori magenta, lilla, lavanda, malva, violaceo con una testimonial floreale d’eccezione, la rosa ‘Rhapsody in Blue’, che al colore insolito unisce (cosa rara) molti altri pregi interessanti: intrigati?
Ottenuta da un giardiniere dilettante, Frank Cowlishaw, alla fine del secolo scorso ma apparsa in commercio solo dopo il 2000, ‘Rhapsody in Blue’ è la rosa il cui colore più si avvicina al blu. Il colore dei suoi petali è completamente diverso da quelle delle varietà che l’hanno preceduta nella lunga scia della ricerca della rosa blu: è viola prugna brillante con sfumature bluastre che, con il passare del tempo, si attenua nei toni del lilla opaco (o, come dicono gli Americani, blu ardesia), creando un bel contrasto con gli stami giallo oro, molto prominenti. Sulla pagina inferiore i petali sono più chiari, rendendo le corolle cromaticamente più leggere, mentre su quella superiore a volte presentano piccole screziature bianche. Un mix di stile contemporaneo e romantico che si intona perfettamente al brano musicale di George Gershwin da cui la rosa ha preso il nome.


Non è solo il colore, tuttavia, il motivo di tanto successo: i fiori della rosa ‘Rhapsody in Blue’ sono piuttosto grandi, circa 6 cm, semidoppi, prodotti in ampi grappoli (che in alcuni momenti della fioritura coprono quasi interamente la pianta) che non si aprono contemporaneamente, così ogni mazzetto porta corolle con sfumature diverse, in un gradevole effetto di chiaro scuro, incorniciato dal bel fogliame verde chiaro. La maggior parte delle rose nelle tonalità violacee è profumata e anche la nostra non è da meno, con una fragranza che definirei dolcemente speziata.

Questa rosa originale e sorprendente, al contrario di molte varietà di queste tonalità, è anche generosa: rifiorisce a ondate da giugno a settembre inoltrato, e anche oltre, dove le temperature sono più alte. È un arbusto sano, alto, anche 2 metri, folto, con il classico portamento di cespuglio eretto, che può anche essere coltivato come un piccolo rampicante contro un muro, con l’accortezza di collocarlo in una zona che lo ripari dal sole più forte, che potrebbe far sfumare velocemente le sue corolle verso il lilla, se non addirittura arrivare a ‘bruciare’ i margini dei petali. Come tutte le rose, preferisce un terreno fertile, leggermente umido ma ben drenato, evitando un luogo in cui sono state precedentemente coltivate rose.

lunedì 21 ottobre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "ROSE DE RESCHT"

Descritta da alcune autorità come una Portland e da altre come una Damascena, è una rosa con un passato misterioso. Dietro a tanti interrogativi c'è la bellissima "Rose de Rescht".

I suoi fiori hanno una  forma a metà tra una camelia e un garofano, non molto grandi e ricchi di petali, più corti al centro. Il colore è difficile da descrivere, rosso scuro o rosso fucsia molto luminoso. I petali così vivaci contrastano con il piccolo occhio a bottone dorato al centro. La fioritura è generosa e continua, la fragranza superba, tale che si disperde nell'ambiente e si avverte ancora prima di vedere il fiore.

"Rose de Rescht" ha gli steli fiorali con nodi ravvicinati come le Portland, perciò l'intero cespuglio appare fitto e foglioso. Le foglie, di color verde medio hanno la superficie leggermente rugosa, profumata agli apici. Anche i boccioli, tondi e rossi, se li strofinate delicatamente tra le dita vi lasceranno un gradevole aroma. La pianta rifiorisce con regolarità ad intervalli di sei settimane circa, purchè cimata dopo ogni fioritura o potata drasticamente ogni anno.

E' una rosa compatta, che si può coltivare in terra o anche in contenitore. Raggiunge al massimo 1 m. di altezza.

Rescht o Resht, troverete entrambe le grafie, è una città in Persia ora Iran. Nel 1945 una designer di giardini e appassionata di piante, Nancy Lindsay, trovò questa rosa che cresceva vicino alla città. Raccolse diversi esemplari e li portò nel Regno Unito, dove li presentò con il nome 'Rose de Rescht'. Una storia affascinante, ma che ora viene "presa con le pinze". Nancy Lindsay era rinomata per non essere troppo accurata! Di certo era stata a caccia di piante prima della seconda guerra mondiale, ma non vicino a Rescht. 

Graham Stuart Thomas, botanico inglese morto nel 2003, afferma che questa rosa persiana era in realtà di origine francese,  ed era coltivata a Castle Howard* prima della seconda guerra mondiale. Anche altre autorità sono d'accordo con lui, quindi sembra che la storia che la cara Nancy Lindsay presentò sul ritrovamento della sua rosa persiana, sia tutta una invenzione.

Ciò tuttavia non toglie nulla al suo fascino.


*Castle Howard è una residenza di campagna inglese che sorge poco distante (24 km) a nord di York, nella contea del North Yorkshire.

martedì 15 ottobre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "PAPA MEILLAND"

"Papa Meilland" è una classica rosa ibrido di tea, ha lunghi ed eleganti boccioli a punta, porta sempre un solo bocciolo su ogni lungo fusto, cosa che ne fa una rosa superba per il taglio. 

Questi boccioli si aprono in una grande corolla rossa a petali turbinati. I petali sono vellutati, circa 35, e spesso presentano una piccola striscia sottile o un tocco di bianco.  Intensamente profumata, si ritiene che abbia una delle fragranze più forti nel mondo delle rose. Ripete la fioritura in modo costante durante la stagione.

Celebrata con molti riconoscimenti, si trova nella World Rose Hall of Fame. E' un'importante "rosa madre": si annoverano infatti 75 suoi figli. Significa, in parole povere, che è stata utilizzata come pianta madre o come impollinatrice dando origine a 75 nuove rose riconosciute.

Questa è una rosa che divide gli amanti delle rose.  I suoi fan ne amano il profumo, i petali di velluto, quei lunghi gambi che possono farla passare per una rosa da fiorista. 
Quelli che non la amano trovano un difetto insormontabile il fatto che il fogliame, scuro e coriaceo, sia sensibile sia alla peronospora che all'oidio, quindi ha bisogno di trattamenti regolari con fungicidi. 



Queste foto non sono di una rosa mia, sono prese da internet. 
Io ho una rosa simile che mi piacerebbe tanto fosse una "Papa Meilland", le caratteristiche di struttura della pianta, di colore e di profumo corrispondono, ma al mondo ci sono migliaia di rose rosso scuro. Io comunque continuerò a pensare che possa essere una "Papa Meilland" (vedi foto mie sotto). Occorre tenere presente che in fotografia il colore rosso non viene reso mai come nella realtà.

     

venerdì 11 ottobre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "RED INTUITION"


Oggi vi presento una rosa variegata, "Red Intuition" dell'ibridatore francese Delbard (1999). In realtà Red Intuition non è una sua "creazione", ma uno "sport", cioè una mutazione di una sua rosa precedente: "Belle rouge" del 1996 (foto qui a destra).

Come si può vedere dalla foto, Belle Rouge è una bella rosa, piena, ma niente di speciale se posso permettermi.

La sua mutazione Red Intuition, invece, è veramente qualcosa di particolare. 

Ma non è finita. Ci deve essere, nella specie, una certa instabilità genetica, in quanto Red Intuition ha creato a sua volta uno sport, che è stato chiamato "Pink Intuition". (foto sotto a Belle Rouge).

"Red Intuition" viene descritta come una "rosa da fioristi", cioè una rosa intesa per il mercato specialistico dei fioristi. Questo tipo di rose di solito viene coltivato in serra e può rivelarsi meno resistente di una Ibrido di Tea.

Dalla mia esperienza, posso dire che Red Intuition non soffre il nostro caldo estivo e non è particolarmente delicata.

L'aspetto è quello tipico di una Ibrido di Tea: petali turbinati, di un rosso vivo variegati di rosso più scuro. Purtroppo non ha profumo, ma fiorisce praticamente in continuazione dalla primavera all'autunno.
Forma un cespuglio alto fino a 1,5 m., e ha un fogliame lucido e sano.

Quando l'ho acquistata, l'ho voluta mettere sul lato del giardino che dà sulla strada, al posto di un'altra che ho tolto. Proprio perchè è così particolare, ho voluto "offrirla" alla vista di chiunque passi.

     

martedì 8 ottobre 2019

UNA VISITA FANTASTICA...

...al Vivaio Vivaverde di Zello, che lo scorso fine settimana (5-6 ottobre) ha organizzato il suo terzo Porte Aperte dell'anno. E questa volta, per fortuna, il tempo ha tenuto!!!

Potrei anzi dire che, a causa del pessimo (dal punto di vista climatico) maggio di cui abbiamo "goduto", l'attuale fioritura autunnale forse supera quella primaverile come bellezza.

Ho fatto alcune foto, che condivido con gli amici rosomani.

A destra, il simpaticissimo Bob, mascotte, anzi, che dico, padroncino del Vivaio!