venerdì 15 novembre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "GOLDEN WINGS"

Oggi parliamo di una favolosa rosa creata da un ibridatore amatoriale, l'americano Roy Spepherd, utilizzando due "genitori" d'eccezione. 

La rosa si chiama "Golden Wings", mentre la madre è "Soeur Therese" (foto a destra) e il padre una rosa spinosissima var. altaica x "Ormiston Roy".
 Quest'ultima sicuramente era una creazione precedente di Shepherd, lasciata senza nome. Le plantule (cioè le piantine nate da seme) sono spesso utilizzate dagli ibridatori per tentare nuovi incroci: magari la prima generazione non rivela grandi qualità, ma spesso l'incrocio di seconda generazione risulta migliore.

"Golden Wings" è una rosa sempre popolare. Spesso è la prima in fiore in primavera, e l'ultima prima delle gelate invernali, e non è quasi mai senza fiori, regalando uno spettacolo incomparabile.
Ha una bellezza fragile, ma grazie alle caratteristiche della sua specie vi assicuro che è una rosa dura, energica e resistente alle malattie. Tollera la siccità e il suolo povero, sta bene sia al sole che all'ombra. 
I boccioli sono lunghi e appuntiti, e si aprono in corolle semidoppie giallo limone sfumato ai margini. Col tempo il fiore si scolora in un bianco avorio. Gli stami al centro sono dorati e le antere cremisi. Le corolle sono grandi, almeno 12 cm, con una ricca fragranza di frutta.

Bisogna riconoscere che a volte i dilettanti, come il nostro Shepherd, senza volerlo, raggiungono risultati sorprendenti!
Visita la pagina che le ho dedicato a quest'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-34.html.

   

mercoledì 13 novembre 2019

E' NATA UNA ROSA

La scorsa primavera, sotto la guida del caro amico e ibridatore Marc Alberici (a questo indirizzo trovate le rose da lui ibridate https://www.helpmefind.com/gardening/l.php?l=7.9584&tab=21ho tentato la strada dell'ibridazione.
Marc mi ha insegnato le tecniche di raccolta e conservazione del polline (alcuni giorni, non di più!) e di impollinazione delle rose scelte come madre.

Di solito occorrono 4-5 mesi perchè i semi giungano a maturazione, all'interno dei cinorrodi (o "falsi frutti", le bacche rosse che si formano dopo il fiore).

Ho impollinato tra maggio e giugno, ma qualche cinorrodo è caduto anche prima (il primissimo nella seconda metà di agosto); quindi, per non perdere questi semi, soprattutto nella possibilità che l'embrione fosse già formato, ho dovuto aprirli e metterli in frigorifero per "vernalizzarli". Si mettono in un contenitore (vanno benissimo anche i sacchettini trasparenti che si richiudono con la zip in alto) insieme a terriccio umido, e si aspetta. Di solito si mettono in frigorifero a novembre e a gennaio iniziano a germinare.
In questo caso, avendo iniziato a vernalizzare tanto presto, qualcosa, con mia immensa sorpresa, è già successa. Guardate le foto: prima e dopo.



La piantina è alta appena un paio di centimetri, l'ho trasferita in un bicchiere di carta, con terriccio, e per ora la tengo in soffitta, dove la temperatura non supera i 18°C.

Aspetto con ansia altre sorprese in frigorifero!

LA ROSA DEL GIORNO: "MRS. OAKLEY FISHER"

La rosa di oggi, " Mrs Oakley Fisher", è un ibrido di tè risalente agli anni Venti (1921 per la precisione), quando le fioriture singole erano di moda. Fu creata da Benjamin R. Cant & Sons (a questo indirizzo la pagina del mio blog a lei dedicata http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-38.html).


Questa rosa è dedicata a tutti coloro che, come me, non sanno resistere al fascino delle rose a fiore semplice, cioè delle rose che hanno 5 petali e che, in aggiunta, non vogliono rinunciare alla rifiorenza. ‘Mrs. Oakley Fisher’ è una rosa del secolo scorso che non è mai passata di moda, soprattutto per la grazia dei suoi fiori, che hanno petali di un colore molto particolare, un misto tra il rame e l’albicocca, portati da rami sottili che donano l’impressione che le corolle danzino e ondeggino alla brezza, lasciando ben visibili gli stami rossicci al centro del fiore, che aggiungono bellezza e lasciano ben percepire il profumo dolce e fresco dei fiori.

‘Mrs. Oakley Fisher’ non dona interesse solo per i suoi fiori. Le tonalità bronzee delle corolle ritornano anche nelle sfumature di colore delle foglie – quelle nuove sono addirittura quasi cremisi, in un insieme molto caldo. I fiori sono portati a grappoli e la sera si chiudono per poi riaprirsi il mattino successivo. Non lasciatevi ingannare dall’aspetto delicato della pianta che, invece, è robustissima, costantemente in fiore anche se in modo irregolare, ha un aspetto ordinato ed eretto e ben si presta a essere coltivata in vaso, date le sue dimensioni piuttosto contenute.

La rosa ‘Mrs. Oakley Fisher’ non necessita di grandi potature: alla fine dell’inverno, se proprio volete, potete accorciare i rami che hanno fiorito.