venerdì 24 giugno 2022

VIDEO SU IBRIDAZIONE ROSE


Il mio carissimo amico Francesco ha avuto la brillantissima idea di creare un video con le varie fasi dell'ibridazione delle rose. E si è rivelato non solo un bravo ibridatore, ma anche un abile montatore di video. Complimenti! Avrei voluto pensarci io, ma mi hai preceduto!

mercoledì 22 giugno 2022

PARASSITA MAI VISTO PRIMA

 Ieri ho riscontrato, per la prima volta, un nuovo parassita sulle foglie di una mia rosa, la rosa rugosa Basye's Purple Rose.

Già i giorni scorsi avevo notato che diverse foglie stavano assumendo, prima lungo i bordi poi anche al centro, una colorazione rossastra, ma avevo pensato ad un colpo di caldo oppure al fatto che, avendo usato il diserbante, qualche goccia poteva esservi finita sopra per sbaglio. Invece, controllando meglio le foglie, cioè la parte inferiore, ho trovato la vera causa.






(Le prime tre foto sono mie, l'ultima è tratta dal sito https://www.fuoridiverde.it/fuori-di-news/aleurocanthus-spiniferus-come-eliminarlo, come anche la prima parte del testo).

Si tratta di "Aleurocanthus Spiniferus", è un insetto tropicale di nuova introduzione in Italia, che attacca gli Agrumi, la Vite, il Melo, il Pero e numerose piante ornamentali come la Piracanta (Pyracantha), l’Edera e la Rosa.

A prima vista sembra una Cocciniglia ma è un Aleurodide polifago: attacca di preferenza le piante più rigogliose, i polloni e gli apici vegetativi, imbrattando le foglie e i frutti con una sostanza zuccherina e appiccicosa, detta melata. Oltre al danno causato degli insetti, anche la melata rappresenta un problema, perché stimola lo sviluppo di funghi della fumaggine.

Succhiando la linfa, l’Aleurocanthus spiniferus causa la caduta anticipata delle foglie, il disseccamento delle parti infestate e, nei casi più gravi, la morte della pianta colpita.

 Le neanidi o forme giovanili dell’insetto infestano essenzialmente la pagina inferiore delle foglie. Si nutrono per tutto il ciclo vitale a spese della pianta sottraendo la linfa dai tessuti vegetali.

Il numero delle generazioni annuali è variabile in funzione dell’andamento climatico e in genere si hanno da 3 a 5 generazioni in un anno.

In inverno rimane allo stadio di neanide: un corpuscolo nero di forma ellittica (max 1,2 x 0,75 mm) circondato da un anello di cera bianca.

Il momento di maggiore vulnerabilità della Aleurocanthus spiniferus è quello di Neiade mobile e possiamo intervenire con un insetticida specifico.

Per prevenire il problema e in presenza di piante già colpite in precedenza, è bene operare delle potature preventive, con lo scopo di consentire un’areazione ottimale della chioma.

È importante bruciare o distruggere i residui di potatura delle parti danneggiate, poiché l’insetto potrebbe continuare a diffondersi. È consigliabile anche spazzolare gli indumenti utilizzati per la potatura, poiché possono diventare veicolo di infezione.

Io sono intervenuta controllando TUTTE LE FOGLIE e togliendo quelle che presentavano le neiadi, cioè i puntini neri circondati di bianco. Ho anche provato a schiacciare alcuni di questi puntini, e ho visto che erano "vivi". Le foglie inquinate le ho messe in un sacchetto e poi nell'immondizia, poi sulla pianta ho passato un insetticida, io ne avevo uno a base di piretro, così ho contemporaneamente curato il ragnetto rosso e gli afidi, che, come se non fosse abbastanza, sono anch'essi su questa pianta.

lunedì 20 giugno 2022

LA MIA VISITA AL ROSETO-CIMITERO DI MURTA

Finalmente questo fine settimana - tra l'altro caldissimo - del 18-19 giugno 2022, sono riuscita a recarmi a Genova, a trovare Sabrina Masnata e a visitare il celebrato Roseto di Murta, che come sapete è stato creato all'interno di un antico cimitero del XIX secolo.

Murta è un delizioso borgo incastonato nella collina della Val Polcevera situata alle spalle di Genova, dal 2019 è sede di un roseto particolare realizzato in un cimitero di campagna assopito dagli anni ’90, rinato per merito del lavoro di recupero del gruppo di volontari #QuellicheaTrastacistannobene, guidato da Sabrina Masnata

Il Cimitero di Murta ospita una collezione botanica che raggruppa alcuni esemplari di rose discendenti da quelle introdotte dalla Cina, ufficialmente, a fine ‘700. La scelta di queste rose legate all’oriente per il cimitero deriva sia dalla loro importanza botanica che dal loro legame storico con il tè, prodotto usato negli eventi che finanziano l’iniziativa di conservazione del cimitero.

Sabrina è stata la guida d'eccezione alle specie di rose presenti nel cimitero, e alla storia del cimitero stesso. Murta era un luogo di villeggiatura per le ricche famiglie genovesi, pertanto diverse sepolture del cimitero appaiono tuttora molto ricche ed elaborate.

Siccome dal 2013 il Cimitero di Murta é sottoposto al vincolo di tutela della "Soprintendenza all’archeologia, alle belle arti e al paesaggio" (come area di interesse storico e custode di opere d’arte in parte perdute a causa dell’abbandono e degli atti vandalici che si sono verificati nel tempo), Sabrina e il suo gruppo di volontari non possono agire sulle sepolture, nemmeno per cercare di aggiustarle quando stanno cadendo a pezzi. Pertanto sono visibili tantissime pietre tombali spezzate, cadute, rovinate. Ma in mezzo a questi antichi resti, i volontari hanno riportato la vita tramite moltissime rose chinensis, tè e noisette (e anche alcune moderne Ibridi di Tè). Il contrasto è al tempo stesso forte e commovente: dove la vita pareva finita, sbriciolata, si rialza sotto forma di bellissime corolle profumate e colorate. La vita continua...

Sabrina mi ha detto che i visitatori del Cimitero-Roseto sono di diversi tipi: quelli che sono interessati più alle rose, quelli che vogliono vedere e studiare le sepolture, e quelli a cui interessano entrambe. Dopo la visita, ho pensato che io appartengo a quest'ultimo gruppo.
















Da Via Doge Giovanni da Murta si prende Via Asilo Infantile di Murta, un sentiero mattonato con ampi scalini percorribile a piedi, che scende fino all'ingresso del Cimitero.






















L'ingresso del Cimitero-Roseto; sulla parete a destra fanno capolino le corolle della rosa noisette "Crepuscule", piantata all'interno e che si arrampica sul muro.

































Scorcio dall'ingresso, la parte a sinistra del cimitero.






















Appena entrati, ci dà il benvenuto la "Rosa di Genova" di Nirp, nata dalla collaborazione tra il Garden Club di Genova e Nirp International e battezzata proprio quest'anno. Una rosa a cespuglio, con grandi fiori di colore bianco e rosso, colori simbolo della città di Genova. Bella, resistente, rifiorente, ben adattabile ai cambiamenti climatici, diventerà un allegro simbolo del capoluogo ligure nei giardini e nei parchi di tutto il mondo.




















La rosa chinese "Slater's Crimson China", importante perchè ha portato la rifiorenza in tutte le rose moderne.




















La rosa cinese "Serratipetala", rosa della "disputa" in quanto spesso confusa con la rosa ormai estinta "Bella di Monza" di cui ho parlato in questo post https://valentinaelesuerose.blogspot.com/2022_02_06_archive.html.




L'unica e vera "rosa verde", la rosa cinese "Viridiflora". La rosa Viridiflora è una mutazione spontanea della rosa Chinensis. È l'unica rosa verde al mondo. I boccioli sono di aspetto normale, anche se quando si apre non ci sono mai petali, solo sepali su più strati. In genere i sepali si uniscono a formare il calice del fiore, ma la rosa verde non genera mai i petali, né il resto delle parti del fiore, quindi non produce semi e perciò non si può riprodurre per seme.

Sotto: altre rose antiche di cui potete vedere il nome sulla lastra di ardesia.








Alcune sepolture e loro particolari. I volontari hanno da subito osservato che sulle lapidi spesso "sbocciano" fiori, rose e boccioli finemente scolpiti nel marmo a rappresentare un legame profondo che sopravvive alla morte, come un matrimonio o una forte amicizia.












lunedì 30 maggio 2022

UNA ARTISTA AMANTE DELLE ROSE

Ho fatto il mio ingresso in Instagram nell'aprile 2016. Era la mia prima volta in assoluto su un social media, e sono entrata, come si suol dire "in punta di piedi". Non sapevo nemmeno bene come muovermi, come farmi conoscere, come "avere tanti followers" che è la cosa che più sembra contare oggi. A dire il vero di followers continuo a non averne molti, ma non mi importa. Quelli che ho sono più o meno tutti appassionati di rose o comunque di fiori e natura. E io stessa seguo solo account con questi interesse.

Tra le prime persone che iniziai a seguire vi fu Sabina Comizzi. Ricordo

che i suoi post mi colpirono perchè erano tutte foto di rose, per cui mi trovai subito in sintonia. Un po' alla volta iniziammo anche a scambiarci qualche battuta, e a chattare. Scoprii così che Sabina non solo ama molto le rose, ma soprattutto le sa dipingere! Cioè, sa dipingere di tutto, con grande maestria, ma tra i suoi soggetti preferiti vi sono le rose e alcune attrici del passato, inoltre ama anche dipingere soggetti di fantasia, che mi piacciono davvero molto.

Ho chiesto a Sabina di inviarmi una breve autobiografia. Lei mi ha scritto così:

"Credo di essere nata con la matita in mano. Alle elementari la maestra non credeva che i disegni fossero miei. Vincevo sempre i premi di istituto; il disegno è sempre stata la mia più grande passione... insomma, fino agli ultimi anni dove per colpa di una rara malattia - o per fortuna - ho affinato il mio stile e l'amore per i fiori, le rose! Una vera ossessione!

Con Sabina ci siamo anche incontrate, ben tre volte. Lei è di Pesaro, e quando mia figlia ha partecipato ad un torneo nazionale con la sua squadra di basket proprio a Pesaro, Sabina e io ci siamo incontrate: questo nel 2018 e nel 2019. Sempre nel 2019 sono poi tornata a trovarla in occasione di una sua bellissima mostra... e anche ora ci sentiamo spesso. Chissà, forse avremo dei progetti insieme per un prossimo futuro...





































REGALO SEMENZALI

Ormai sapete che la mia mania delle rose mi porta a farle nascere dal seme, facendo nuovi incroci. Quest'inverno appena passato me ne sono nate troppe, non ho posto a sufficienza per tutte!

Perció: sei interessato a prenderti cura di una (o piú) piantina di rose, vederla crescere, attendere con emozione il suo primo fiorellino, e magari darle il tuo nome? Io le regalo! E potrebbe anche essere un'esperienza interessante e istruttiva per un bambino!

Inviami una email a vbordini69@gmail.com e passa da me a prendere quelle che vuoi!!!




giovedì 26 maggio 2022

LA CHIAVE DEL GIOCATTOLO A MOLLA

Avete presente quei giocattoli di una volta che funzionavano a molla? Avevano bisogno di una chiave per caricare la molla, dopodichè il giocattolo partiva a razzo.

Ebbene, sempre relativamente alla mia bella inaugurazione di sabato scorso, delle mie due amiche-aiutanti Fabiana è stata la spalla, Lorena è stata la chiave per la molla.

Ho conosciuto Lorena nel lontano anno 2000, quando iniziai la
collaborazione con il CFP S. Cuore di Lugo; io ero collaboratrice esterna, Lorena era dipendente, già da molti anni, a tutti gli effetti. Abbiamo lavorato nello stesso Centro per circa 8 anni, e, dal mio punto di vista, siamo entrate presto in sintonia. Io sono molto timida e per questo mio difetto posso apparire impacciata o, ancora peggio, scostante o superba a chi non mi conosce bene. Ma secondo me Lorena mi ha capita subito. E una volta finita la mia collaborazione con il Centro S. Cuore, abbiamo avuto il grandissimo piacere di ritrovarci, dal 2020, come colleghe nell'ufficio dove sto lavorando ora. Ci vediamo solo il mercoledì, ma per me è una giornata di "baldoria" rispetto alle altre, in cui sono tutta sola.

Lorena mi ha aiutato tanto nell'allestimento del mio evento. In lei ho trovato la "chiave" che ha caricato la molla, cioè me. Lei è stata la prima con cui ho condiviso le idee man mano che mi venivano in mente, e puntualmente ricevevo da lei una risposta costruttiva.

Ma chi è Lorena? A questa domanda non può rispondere meglio che una delle sue figlie...

"La mia mamma è una persona che ti sorprende sempre. Quando hai bisogno di un abbraccio, una parola in più, non so come... lei riesce a capirlo. E' premurosa, attenta e pronta ad aiutare tutti.

Anche dopo una giornata di lavoro, magari piena di impegni, riesce sempre a farti trovare una tavola apparecchiata, con un piatto caldo e inventato sul momento.

Ha sempre detto che la cucina è un posto tranquillo, infatti la domenica per lei è sempre stato un giorno di gran piatti ed esperimenti. Alcune persone si svegliano con l'odore del caffè la domenica; io mi svegliavo con l'odore del ragù sul fuoco oppure della pasta al forno.

Mia mamma ha sempre avuto un debole per i primi e secondi piatti, infatti penso proprio che siano il suo cavallo di battaglia; riesce a rendere unico un piatto anche con pochi ingredienti. E' questo che mi ha insegnato soprattutto mia mamma: nella vita non conta quanto tempo impieghi a fare le cose o quante risorse hai a disposizione. Sicuramente, qualunque sia il risultato, bello o brutto, avrai sempre fatto un ottimo lavoro e la volta successiva andrà ancora meglio".

E questa persona fantastica si è anche resa disponibile a prepararmi dei dolci fantastici per la mia festa! GRAZIE LORENA!!!

mercoledì 25 maggio 2022

LE EMOZIONI SI AVVICENDANO

Dopo l'emozione della giornata di sabato scorso 21 maggio, cioè la festa di Inaugurazione del mio Roseto, ieri ho vissuto un'altra bella esperienza: una diretta, tramite Instagram, con Sabrina Masnata del Roseto di Murta, amica di Facebook ma, spero presto, amiche anche "dal vero" alla prima occasione in cui ci potremo incontrare.

Si è trattato di una lunga chiacchierata, (Sabrina è fantastica, ha tutte le caratteristiche della "conduttrice"), abbiamo parlato del mio roseto, dell'origine della mia passione per le rose, e della ibridazione, e ho dato anche una piccola dimostrazione di come si ibrida una rosa.

Metto di seguito i link su cui Sabrina ha pubblicato il filmato e in cui è possibile vederli:

https://www.instagram.com/tv/Cd8lhcnoETH/ (se hai un account Instagram)

https://youtu.be/rhO767mtLWM



lunedì 23 maggio 2022

LE SPALLE COPERTE

 Ho davvero lavorato tanto al mio sogno di inaugurazione del mio roseto. Come ho già raccontato, ci pensavo dall'autunno 2019, poi è arrivato il covid a guastare tutto e ho dovuto aspettare fino a maggio 2022.
L'ansia c'era, naturalmente, per le tante cose da organizzare. Ma da alcuni punti di vista ero tranquilla perchè avevo le "spalle coperte". 
Soprattutto nel caso del rinfresco: ho messo tutto nelle mani delle mie carissime amiche Fabiana e Lorena.
Fabiana è una compaesana, quindi barbianese, ed è un vulcano di attività. Da quando è arrivata a Barbiano, si è prima dedicata ad una attività di catering (lei è una cuoca fantastica: le piace e le riesce bene, due cose che io non ho). Poi, da quando ha acquistato una nuova casa, ha creato un B&B, "Il Castello", veramente una chicca a Barbiano. 
I clienti non mancano mai, il lavoro è tanto, ma Fabiana, che ha marito e due figli (amici dei miei figli!) ha sempre il sorriso e una parola gentile per chi la incontra. La ammiro tantissimo! E il suo B&B è meraviglioso.  (https://emiliaromagnashopping.it/attivita/il-castello-di-alberico-bed-breakfast-turismo-barbiano-ra/)
Ah, e non ultimo, il suo indaffaratissimo marito (medico & musicista) ha trovato un po' di tempo per venire a suonare il pianoforte al mio evento. Che famiglia fantastica!





SULLE TRACCE DI UNA ROSA PERDUTA

Un regalo graditissimo ricevuto ieri in occasione dell'inaugurazione del mio roseto. Un libro ormai ritenuto introvabile. La storia della rosa Moceniga, rosa che io fortunatamente possiedo. Un immenso grazie a Donatella Bezzi: "Sulle tracce di una rosa perduta" di Andrea di Robilant.






EVENTO: INAUGURAZIONE DEL MIO ROSETO

Sabato 21 maggio ha avuto luogo l’evento che ho atteso cosí tanto: l’inaugurazione del mio roseto. L’affluenza è stata grande, ho rivisto persone care che non vedevo da tempo, ho conosciute persone nuove piene di curiosità riguardo le rose. Due amiche speciali, Lorena e Fabiana, mi hanno aiutato con il buffet, e Marc Alberici mi ha dato una grossa mano con l’allestimento. Lomar Radio ci ha tenuto continuamente compagnia dal vivo con la sua musica. È stato tutto molto bello, ma il momento che ho preferito, e nel quale mi sono veramente emozionata, è stato il MOMENTO DI ENCOMIO. Vi riporto quello che ho letto al microfono:

E adesso veniamo a quello che, un po’ cripticamente, nel programma ho chiamato MOMENTO DI ENCOMIO. Si tratta di un momento tutto mio che però voglio condividere con voi, un momento in cui voglio dare un riconoscimento, un riconoscimento piccolo ma speciale perchè mi viene dal cuore, a delle persone a cui sono affettivamente legata e con cui ho dei debiti di riconoscenza.

Le persone in questione non sanno di questa mia iniziativa, quindi sarà una sorpresa anche per loro. Veniamo al primo riconoscimento.

Difficile descriverla in poche parole. Scrittrice, poetessa in italiano e in dialetto romagnolo, ha vinto diversi premi per le sue opere.
Professoressa di materie umanistiche in pensione, non se ne sta con le mani in mano, ma si è data ad un attività di volontariato in campo sociale. Persona dal cuore grandissimo e dalla sensibilità profonda, che la porta ad affrontare con empatia i problemi della vita quotidiana.
Non ultimo, mia grande amica che da sempre mi sostiene, partecipa alle mie difficoltà e riesce continuamente a darmi la spinta giusta. LUCIA  BALDINI

Il secondo riconoscimento va ad una persona molto sensibile, che interpreta la quotidianità riscrivendola in chiave personale e profonda.

Molto forte, tenace e risoluta, sa sempre quello che vuole, ma al tempo stesso è idealista e sognatrice. Per questi motivi ho dato un nome particolare alla rosa che a lei dedico: l’ho chiamata TITANIA, per un duplice motivo. Questo nome richiama il titanio, che è il metallo più resistente. Ma allo stesso tempo ricorda il personaggio di Titania, la regina delle fate nel Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, questo per esaltare il lato sognatore di questa persona. E la rosa non poteva che essere rossa, infatti lei è ROSSELLA MELANDRI.

Questo riconoscimento, invece, lo dedico a chi, durante quei terribili mesidel lockdown 2020, ha reagito costruttivamente reinventandosi. Io sinceramente li considero due geni. Uno, graphic video designer e molto molto di più. L’altro attore, cantante, vocal coach e anche lui molto di più. Insieme hanno creato Lomar Radio 432, la radio del cuore, una web radio giovane ma con al suo attivo già moltissime esperienze e collaborazioni. E giuro che non mi hanno pagato per parlare di loro! Se in questo periodo – non proprio sereno – volete girare un po’ pagina, smetterla con i TG, i talk shaw e i reality… Lorenz e Martin vi porteranno una ventata di novità, di leggerezza, di buona musica e di compagnia – e un po’ alla volta non potrete più farne a meno.