venerdì 5 aprile 2019

HO CONOSCIUTO UN VERO IBRIDATORE!

Tra le rose acquistate la scorsa primavera, una in particolare mi piace, sia perchè è molto profumata (ha un profumo speziato, non il solito profumo di rosa tea), sia perchè è variegata e ha la corolla semplice, proprio due delle caratteristiche che preferisco nelle rose.
L'ibridatore è italiano, e anche questo è un punto che ha contato nella scelta di questa rosa. 



Ma mai avrei pensato che sarei arrivata a conoscere PERSONALMENTE l'ibridatore, Marc Alberici, di Piacenza.

A me sembra una cosa particolarmente entusiasmante, perchè considero gli ibridatori dei geni, dei manipolatori (in senso assolutamente buono) della natura. 
Mi si dice che occorre anche tanta fortuna... sarà, comunque Marc Alberici ha sia le capacità, le conoscenze, l'esperienza l'intuito necessari, e la fortuna per creare delle rose che nulla hanno da invidiare ai più famosi Barni, Meilland o Guillot, tanto per rimanere nei confini di Italia e Francia.

La conoscenza è avvenuta grazie ad un social (se ne parla tanto male di questi social... ma a volte qualcosa di positivo portano!),
Avevo iniziato a seguirlo su Instagram, e lui ha commentato la mia foto di questa rosa (Souvenir de Gilleneuve), dicendo che era lui stesso l'ibridatore. Io ho risposto che lo sapevo... e abbiamo iniziato a parlare. E stiamo continuando tuttora.

Mi ha promesso che sarà presente il 26 maggio, giorno del "battesimo" della rosa che porterà il mio nome presso Vittori Vivai.

Intanto voglio presentare altre sue creazioni:

questa prima ha ancora solo una sigla, ALB21213, ma trovo che risponda in pieno ai miei gusti:



Alphonsine Rose Plessis


Angel Eyes


Cardinale Alberoni


Cassandra


Colle Oppio


Generation Bataclan


I have a dream


Johanna Villeneuve


Sara


Umberto Saudelli


Vertigo

mercoledì 3 aprile 2019

SINGOLARITA' - 1

Nell'attesa che comincino a fiorire le rose, voglio condividere alcune informazioni su certe rose che mi hanno colpito, o perchè hanno delle particolarità che le rendono uniche, o anche solo per il loro aspetto piuttosto bizzarro. 

Non sono tanto "dotta" da sapere queste cose di mio; le ho trovate nel tempo, sfogliando cataloghi online, e soprattutto visitando il grandissimo database mondiale delle rose Helpmefind (http://www.helpmefind.com/rose/plants.php), sito non utile: di più, per chi ha bisogno di identificare e trovare rose di qualsiasi varietà.

La prima rosa che presento mi ha colpito per l'aspetto originale, non tanto perchè sia bella (diciamo che "può" piacere, ma io non sarei tentata di comprarla).

Si chiama ART NOUVEAU



e più che di una rosa, secondo me ha l'aria di una margherita o di una gerbera.
Sulla relativa pagina di Helpmefind ho trovato le seguenti notizie:

ibridata nel 2009 dall'inglese Peter J. James, si tratta di una floribunda senza profumo o con profumo molto leggero, con un numero di petali da 9 a 16, che fiorisce a ondate per tutta la stagione, in piccoli mazzetti. Può raggiungere un'altezza da 60 a 75 cm., è quindi adatta ad essere coltivata per bordure o in vaso. E' rustica e molto resistente alle malattie.
Indubbiamente ha un aspetto particolare, che le deriva da uno dei genitori (Roger Lambelin, ibrido rifiorente del 1890, foto sotto). L'altro genitore è sconosciuto.