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venerdì 28 giugno 2024

ROSE ANTICHE: LE ROSE TE' (TEA)

Le rose Tè sono arrivate a noi dalle regioni di Cina, India e Sudest Asiatico. Sono probabilmente ibridi antichissimi di Rosa Chinensis con (forse) Rosa Gigantea.

Questo nome così poco scientifico, Rose Tè, che nel corso degli anni ha assunto il significato generico di “rosa gialla”, non aveva in origine nessuna attinenza con il colore, ma veniva usato dagli Inglesi per identificare due varietà di rose, scoperte in giardini cinesi, i cui fiori avevano un profumo che ricordava quello delle foglie fresche della pianta del tè. 

Queste due rose, quando arrivarono in Inghilterra nei primi decenni del 1800, ebbero nomi molto più altisonanti. La prima, nel 1809, fu chiamata “Hume’s Blush Tea-Scented China” ed era di colore rosa chiaro, doppia e profumata; la seconda, di colore giallo pallido, arrivata dalla Cina nel 1824, ebbe il nome di “Park’s Yellow Tea-Scented China”. 

L’eleganza dei boccioli e dei fiori, la rifiorenza e le delicate tonalità dei colori, costituivano un insieme di caratteri talmente diversi ed evoluti rispetto a quelli delle rose diffuse da secoli in Europa, che l’uso massiccio di queste due rose cinesi nei programmi di ibridazione dei rosaisti più importanti provocò la comparsa di centinaia e centinaia di nuove varietà. Furono i Francesi, probabilmente per ragioni climatiche, che lavorarono in misura maggiore con queste rose profumate di tè, incrociandole con le varietà europee più diffuse, creando vastissime progenie di ibridi difficilmente catalogabili. Dopo qualche generazione, il famoso profumo di tè non era più apprezzabile ma il patrimonio genetico dei nuovi ibridi aveva acquisito caratteri importantissimi: le tonalità di giallo, ocra, albicocca e salmone fino ad allora sconosciute.

Le rose Tè divennero un'icona del periodo vittoriano. La caratteristica più significativa era costituita dal bocciolo a centro rilevato (e di qui la corolla a petali turbinati), ereditato poi dalle Ibridi di Tè e divenuto purtroppo il simbolo della rosa tanto che molte persone faticano a riconoscere come rose i fiori che non rispondono a questa caratteristica.

Alcune Rose Tè fra le numerose in commercio:











ARCHIDUC JOSEPH

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LADY HILLINGDON

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GENERAL SHABLIKINE

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SAFRANO

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LE MIE ROSE TE': 

M.me Antoine Mari

Clementina Carbonieri

martedì 22 febbraio 2022

PICCOLA STORIA DELLE ROSE "TE'" (O "TEA'")

Il nome poco scientifico di "Rose Tè" ha attinenza con il colore ma veniva usato dagli inglesi per identificare due varietà di rose, scoperte in giardini cinesi, i cui fiori avevano un profumo che ricordava quello delle foglie fresche della pianta del tè.

Queste due rose, quando arrivarono in Inghilterra nei primi decenni del 1800, ebbero nomi molto più altisonanti.

La prima, nel 1809, fu chiamata "Hume's Blush Tea-scented China" (foto sotto) ed era di colore rosa chiaro, doppia e profumata; la seconda, di colore giallo pallido, arrivata dalla Cina nel 1824, ebbe il nome di "Park's Yellow Tea-scented China".

Successivamente , si è potuto stabilire con buon margine di sicurezza, attraverso accurate ricerche e comparazioni, che ambedue sono da considerarsi ibridi di Rosa odorata, che a sua volta è il risultato di un incrocio fra la Rosa chinensis e la Rosa gigantea. 

L'eleganza dei boccioli e dei fiori, la rifiorenza e le delicate tonalità dei colori, costituivano un insieme di caratteri talmente diversi ed evoluti rispetto a quelli delle rose diffuse da secoli in Europa, che l'uso massiccio di queste due rose cinesi nei programmi di ibridazione dei rosaisti più importanti, provocò la comparsa di centinaia e centinaia di nuove varietà.

Le rose cinesi e quindi anche molti loro ibridi, erano relativamente resistenti a climi rigidi e quindi furono i rosaisti francesi, probabilmente per ragioni climatiche, che lavorarono in misura maggiore con queste rose profumate di tè, incrociandole con le varietà europee più diffuse, creando vastissime progenie di ibridi difficilmente catalogabili.

Dopo qualche generazione, il famoso profumo di tè non era più apprezzabile ma il patrimonio genetico dei nuovi ibridi aveva acquisito caratteri importantissimi per l'ulteriore sviluppo della Rosa: basti pensare a tutte le tonalità di giallo, ocra, albicocca e salmone fino ad allora sconosciute.

Questa enorme massa di nuove rose, genericamente catalogate come "rose tè", erano in effetti difficilmente classificabili e molte varietà avrebbero potuto essere incluse nelle successive "Ibride di Tè". Esistevano ed esistono comunque rose tè sia a cespuglio che rampicanti, questi ultimi in genere, mutazioni spontanee delle corrispondenti varietà cespugliose.

Insieme alle rose cinesi originarie, sono praticamente scomparse la maggior parte delle varietà ibride, per denominare le quali si ebbe una inflazione di Madames, Mademoiselles, Baronnes, Duchesses e Comtesses all'epoca famose.