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lunedì 30 settembre 2024

TALEE DI ROSE: IL METODO DELLA CARTA DA CUCINA BAGNATA

Coltivare rose da talee non è poi così difficile, ci vuole solo più tempo per ottenere una pianta forte e buona. I vantaggi maggiori? Diventano molto, molto più vecchie delle rose innestate, più cespugliose, arbusti più sani e molte rose: le non rifiorenti e le Tea, crescono meglio con le proprie radici. Quindi ci sono un sacco di motivi per provarci.

Le talee possono essere prese quando le rose sono dormienti o a luglio quando gli steli sono fioriti. In realtà, possono essere prese tutto l'anno, a patto che non si prenda legno nuovo e tenero. Deve essere almeno di media durezza se lo si fa in estate. 

Consiglio sempre prima di usare le cesoie, di strofinare le lame con un po' di disinfettante. Ora devi scegliere il ramo. Prendi sempre del legno spesso almeno quanto una matita. Pota appena sotto un occhio. Puoi prendere diverse talee da un gambo lungo. Devono essere lunghe circa 20 cm. Se lo fai in estate, rimuovi tutte le foglie tranne le due in cima. 

Immergi la base delle talee nella polvere radicante e sbatti leggermente per rimuovere l'eccesso di polvere.

Ora prendi della carta da cucina e la avvolgi intorno alla parte inferiore della talea. Quando sono tutte avvolte nella carta, le spruzzi con uno spruzzino pieno solo di acqua. Devono essere molto bagnate. Ora prendi un sacchetto di plastica con cerniera, di quelli riutilizzabili, ad esempio dell'Ikea.











Metti le talee nel sacchetto e chiudilo in modo che non possa fuoriuscire umidità. Metti il ​​sacchetto in un punto luminoso ma non alla luce diretta del sole. La temperatura ambiente o appena un po' più alta è perfetta.












Dopo tre o quattro settimane dovresti vedere le radici crescere fuori dalla carta da cucina. Forse non tutte le talee avranno successo, ma va bene, non ti costerà nulla. 

Quando vedi chiaramente le radici apri il sacchetto e rimuovi delicatamente la carta. Metti subito le talee in un bicchiere d'acqua, così non lasciarle seccare. 

Prendi vasi di plastica (meglio alti che larghi) e riempili per 1/3 con terriccio. Prendi le talee e mettile nei vasi. Tienile con una mano e riempile con l'altra. Premi delicatamente il terriccio attorno alle talee e annaffia abbondantemente, deve uscire dal fondo. Assicurati che almeno 1/3 della lunghezza delle talee sia coperto di terriccio.

Ora puoi tenerli dentro per qualche settimana in un posto luminoso e dopo puoi metterli fuori in un posto riparato. Niente sole diretto e niente gelo. Se è prevista una gelata, portali in un posto luminoso al riparo dal gelo. Non lasciare che i vasi si secchino, quindi assicurati di controllare ogni pochi giorni. 

In primavera possono andare fuori. Una volta che vedi che iniziano a crescere puoi portarli prima a mezz'ombra e dopo una settimana possono stare in pieno sole. Controlla sempre che abbiano abbastanza umidità ma non annegarli. 

Quando vedi che stanno davvero decollando e che le radici cominciano a spuntare dal basso, puoi piantarle direttamente nel loro posto definitivo oppure in un vaso più grande. 

Buona fortuna! 

(FOTO dal sito https://dirksrosebible.blogspot.com/)

lunedì 9 settembre 2024

DI NUOVO SULLE TALEE DI ROSE

Con il permesso dell'autore, Franco Acciavatti, pubblico le indicazioni di un esperto per ricavare talee di rose. Inserisco anche una foto sua.

"Per coloro che mi hanno chiesto consiglio per fare delle talee di rose seguo sempre questa pratica:

preparo un terreno costituito da 1/3 di terreno vegetale da semina (ottimo quello lavorato dalle talpe) 1/3 di torba, 1/3 di sabbia vagliata ben miscelato e con qualche pugno di concime pellettato. Prendere dei vasi da cm20 ed inserire sul fondo 2/3 cm di granuli di argilla espansa, riempire i vasi con il terreno preparato costipato bene ed inumidirlo sino a saturazione, senza esagerare. 

Passiamo ora alla preparazione delle talee: prendere dei rami dell’anno asportare la parte inferiore e apicale, ricavare dei pezzi dalla parte mediana di cm 15 circa, al di sotto della prima gemma effettuare un taglio a 45 gradi, cospargere il taglio di ormone radicante (anche il miele o la semplice aspirina polverizzata va bene); infilare le talee (1/2) per vaso per una profondità di 6/7 cm dopo aver effettuato un foro guida con una matita o similare; costipare con le mani senza esagerare; bagnare con uno spruzzatore e posizionare i vasi in semi ombra possibilmente posizionati a sud; tenere sempre umido il terreno (non bagnato). Personalmente la parte apicale anch’essa tagliata a 45 gradi con senso opposto alla gemma, la proteggo con mastice da innesto per evitare la disidratazione e l’ingresso di spore fungine.

Dopo un paio di mesi o anche prima si vedranno le nuove gemme. Raccomando di non cambiare posizione ai vasi e soprattutto aspettare almeno un anno per il trapianto in vaso o in piena terra facendo attenzione a non compromettere il pane delle radici che si sono formate, in prevenzione prima della piena ripresa vegetativa fare un leggero trattamento con bicarbonato di potassio. Tanto è!".

















Rami di rose di circa 50 anni prelevati in una casa abbandonata in montagna  per realizzare talee.

sabato 27 gennaio 2024

LE TALEE: E UNA VOLTA CHE HANNO RADICATO?











Risponde sempre Andrea, del Vivaio Il Rosificio:

"Piantiamo in pieno campo e in pieno sole a giugno le talee radicate lo stesso maggio quindi minuscole (tolte dal vaso di gruppo) con radice pressoché nuda…Non ne muore una neanche per sbaglio!

Nessuna abilità…

sono solamente piccole piante di una forza incredibile perché cresciute ruspanti all’aperto.

Non cerchiamo la percentuale di attecchimento , chi se ne frega, ma solo la forza in quelle che attecchiscono …se poche su tante prendono allora, semplicemente, ne facciamo di più... tantissime…

Molti le mettono in vaso e rinvasano varie volte, 

 noi le mettiamo in terra. Il metterle in terra implica osservarle tra il verde del prato, bagnarle giusto quando e quanto è necessario ( si è no tre volte coprendo con erba ) e soprattutto prestare molta attenzione a non tagliarle sfalciando... 

Rinvasare tante volte non è sbagliato (è di più semplice gestione forse) ma le radici adattandosi al vaso perdono quello sprint che invece di natura hanno quando sono piccole per cercarsi da sole in profondità l’acqua."



venerdì 26 gennaio 2024

PERCHE' MOLTIPLICARE PER TALEA (2)











Al vivaio "Il Rosificio" si riproduce solo per talea e non tramite innesto, perchè - ci spiega Andrea:

"Prima di tutto perché trattiamo solo rose che ci permettono di non usarla: rose antiche e botaniche le quali hanno già subito la selezione del “Tempo” e negli anni sono state tramandate per talea o seme nel caso delle botaniche. 














Nella tecnica dell’innesto la radice del portainnesto cresce un paio di anni in pieno campo prima di ricevere la gemma della varietà che dovrà portare. La gemma per questo si sviluppa veloce durante il primo anno prendendo la forza delle radici vecchie di due anni e in quel momento viene venduta. 

Ad un certo punto però questo artificio si ferma e vengono fuori le mancanze insite nella tecnica. 

Non è in realtà più veloce ma semplicemente l’ innesto attecchisce sempre o quasi a prescindere dalla varietà. Si permette così una programmazione e uniformità al prodotto ovvero…

le radici fanno sviluppare all’inizio più velocemente anche varietà in realtà lente ma poi… 

che succede poi? 

Molte volte il vicino di sotto, quello ruspante, fa guerra al vicino del secondo piano. 

Chi vince?  Il più forte ovviamente: quello che ha le radici a terra. 

Riguardo la rapidità dipende dalla rosa più che dalla tecnica stessa …

lente sono solitamente le Cinesi e le Tè, le rose Multiflora le rampicanti per talea non hanno freni partono come missili nessun paragone con l’innesto..."


lunedì 18 settembre 2023

TALEE DI ROSE: METODO SPERIMENTATO CHE FUNZIONA

Sono anni che sto cercando il metodo ideale per fare attecchire le talee, e ne ho provati davvero tanti, dagli ormoni radicanti alle patate, alla "pappetta" di lenticchie germogliate (idea trovata su youtube). 

Alla fine, senza sperarci granchè, ho ottenuto un risultato che si avvicina all'80% di successo, lo scorso marzo. Ho potato alcuni rosai di un mio semenzale, e ho tenuto i rametti tagliati. Non ho tolto foglie, non ho preso altri accorgimenti, li ho solamente piantati in una vaschetta da fiori piena circa a metà di sabbia, che tenevo continuamente bagnata, e con il sottovaso sempre pieno d'acqua. 

Ho sempre tenuto fuori la vaschetta, in questi mesi l'aspetto dei rametti non è mai mutato (né una nuova gemma nè una fogliolina, niente, e le foglie presenti non sono mai cadute). Si vede che hanno lavorato sotto.

 All'inizio di settembre le ho tolte dalla sabbia e avevano quasi tutte un bell'apparato radicale. Le ho messe in singoli vasi con terriccio e ora stanno facendo foglie e rami nuovi che è una meraviglia (vedi foto sotto). Importante: nella vaschetta, i rametti vanno piantati FINO IN FONDO. 












Con questa mia esperienza voglio incoraggiare a fare anche di testa propria, a sperimentare, senza farsi condizionare troppo dai consigli degli esperti, che sicuramente sanno il fatto loro, ma magari certe sfumature non le conoscono. Ad esempio, i classici periodi consigliati per le talee sono giugno e novembre (almeno nella mia zona). Le talee di cui vi ho parlato le ho fatte partire a marzo. Quindi... Poi, da marzo, ho continuato a fare talee, quasi ininterrottamente, alcune hanno funzionato altre no. Oltre alla sabbia ho provato anche terriccio con argilla espansa. Sto aspettando i risultati. Il mio consiglio per tutti è: sperimentare, sperimentare, sperimentare.🌹

mercoledì 21 ottobre 2020

LA TALEA SECONDO LE INDICAZIONI DI GIULIO PANTOLI

 Giulio Pantoli è stato un rosaista ibridatore romagnolo (1922-2018). Le sue realizzazioni hanno raggiunto livelli riconosciuti in ambito specialistico, ricevendo premi in competizioni nazionali e ottenendo brevetti per le sue rose.

Ci ha lasciato un piccolo manuale dal titolo "Una vita tra le rose" (Soc. Editrice "Il Ponte Vecchio") da cui oggi trarrò le sue indicazioni su come meglio ottenere una nuova pianta di rosa tramite talea.

<<La talea è un sistema molto facile, ma io sono del parere che le piante ottenute in questo modo restino sempre più esili e on diventino mai esuberanti come quelle fatte per innesto; ad ogni modo la procedura è la seguente.

Il periodo migliore per tagliare e piantare le talee va da metà settembre a tutto ottobre, anche se l'operazione si può fare fino a dicembre. Le talee migliori si tagliano nei rami di un anno, che hanno fiorito: la lunghezza va da 20 a 25 cm. e la grossezza va da quella di una matita a quella di un dito. Occorre scartare la cima del ramo, che è sempre un po' molle e può avvizzire; dai rami lunghi se ne possono ottenere anche due. Il taglio deve avvenire appena sotto la gemma, ma la talea migliore è quella fatta col "tallone", cioè asportando anche un po' di legno del ramo vecchio da cui si diparte il ramo nuovo (io lo chiamo "talea con lo zoccoletto" - vedi immagine). Questa talea sarà in grado di mettere radici molto meglio e avrà minori possibilità di marcire. Una volta preparate le vostre talee, le infarinerete un po' alla base con ormoni radicali, che si trovano in vendita nei negozi di prodotti agricoli.

Preparerete poi un quadratino di terreno, che non deve essere in pieno sole, ma a mezz'ombra (se non fosse possibile, disporvi sopra una rete ombreggiante); occorre vangarlo finemente e incorporarvi un bel secchio di torba.
Dopo aver mescolato molto bene, praticatevi un solco di profondità tale che le vostre talee, una volta piantate, risultino con due gemme fuori dalla terra. Inserite quindi le talee in tale solco a 10-12 cm. l'una dall'altra, poi metterete la terra, che presserete col piede; in ognuna di queste operazioni, fare attenzione a non asportare la polvere ormonale; con questo sistema non viene tolta, mentre infilandola in terra a pressione, senz'altro viene portata via.
Anche se il terreno è fresco, è buona norma annaffiare bene le talee, in modo che il terreno aderisca attorno ad esse e continuare a mantenere il terreno sempre fresco. 
Lascerete le talee nel vivaio anche per il secondo anno, quindi, nell'autunno successivo, le toglierete e le metterete a dimora.>>