Tutti gli ibridi derivati dalla Rosa Gallica non sono rifiorenti; hanno fiori con tonalità degradanti dal rosso al rosa vivo e la sua vastissima diffusione fu dovuta al fatto che fin dall’antichità era coltivata come pianta medicinale e si riproduceva con facilità da stoloni radicali (radici orizzontali che ogni tanto riaffiorano nel terreno formando nuove piante).
La Rosa Gallica era conosciuta a Roma (descritta da Plinio il Vecchio) dove era probabilmente arrivata dalla Gallia, dato che per i romani la rosa era considerata bottino di guerra. Fu diffusamente coltivata a Provins, vicino a Parigi, dove a causa di mutazioni o di riproduzioni per seme, furono selezionate tantissime varietà di colore porpora, profumatissime, con fiori doppi e semidoppi.
I fiori venivano usati in campo ornamentale ma l’uso principale fu in campo medico, tanto che sorsero fabbriche dove si producevano dolciumi e medicamenti utilizzando i petali, le bacche, le foglie ed anche le radici. Si arrivò a coltivarne più di mille varietà con colori dal rosa pallido a rosso scuro e con petali variegati o maculati. Oggi ne sopravvivono pochissime che hanno comunque il merito di aver trasmesso il color rosso scuro alle rose moderne. Si trovano in commercio e hanno tuttora tantissimi estimatori.
Ecco alcune delle varietà in commercio (ce ne sono naturalmente altre, e le potete trovare nei vivai specializzati):
CARDINAL DE RICHELIEU
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CHARLES DE MILLS
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BELLE SULTANE (che ha una bellissima storia di cui ho già parlato QUI)
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TUSCANY SUPERB
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BELLE DE CRECY
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OFFICINALIS (chiamata anche ROSA DEL FARMACISTA)