Visualizzazione post con etichetta ticchiolatura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ticchiolatura. Mostra tutti i post

mercoledì 12 settembre 2018

ATTENZIONE: TICCHIOLATURA

Favorita dal tempo piovoso o comunque umido, ma ancora caldo, si sta velocemente diffondendo la ticchiolatura (conosciuta anche come "macchia nera"), una malattia fungina piuttosto grave per le rose, se non curata.

In questi primi di settembre ho avuto abbastanza da fare e ho trascurato un po' il mio roseto. Risultato: ieri, quando ho avuto un po' di tempo per togliere le rose sfiorite, mi sono accorta che molte sono attaccate dalla ticchiolatura, una risulta addirittura spogliata dalle foglie nella parte inferiore.


(da https://www.rose.it/coltivazione-rose/parassiti-rose/ticchiolatura-rose)
Nella rosa, la ticchiolatura si presenta con delle macchioline nere sulle foglie. Queste macchie pian piano si allargano fino a diventare gialle e poi nuovamente scure o necrotiche. L’attacco della malattia avviene sulla pagina superire delle foglie e da questa può poi proseguire nei fusti e nello stelo. Se non curata, la ticchiolatura provoca la progressiva caduta delle foglie fino alla completa perdita della capacità fotosintetica della pianta. Le foglie, infatti, si ingialliscono perché il fungo si nutre della clorofilla, sostanza che determina il colore verde delle foglie.

La ticchiolatura è causata da un fungo appartenente al genere Diplocarpon o al genere Marsonnina. La diffusione del parassita viene favorita da climi temperati e piovosi. La temperatura ideale affinché si sviluppino le spore del fungo è compresa tra 18 e 25 gradi. Le spore fungine vengono trasportate dal vento e si depositano sulla pagina superiore delle foglie. 

La ticchiolatura delle rose, in caso di attacchi intensi, può portare alla progressiva morte della pianta. Gli attacchi si possono prevenire evitando di bagnare troppo le piante e coltivandole a una certa distanza l’una dall’altra per farle aerare. I primi attacchi si combattono con corretti metodi di potatura: vanno assolutamente estirpate le parti che presentano i primi segni di malattia. I resti di potatura vanno preferibilmente bruciati e posti lontano dalle piante. Il fungo della ticchiolatura si combatte anche con somministrazione di anticrittogamici e di prodotti a base di rame. I prodotti più usati sono la poltiglia bordolese e i fungicidi ad azione sistemica come il Mancozeb, il Captano, il Propiconazole e lo Zineb.