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mercoledì 14 febbraio 2024

ANCORA SUL PROFUMO DELLE ROSE

Il profumo delle rose rappresenta uno dei temi più controversi riguardo la nostra amata regina dei fiori.

Il profumo delle rose ha incantato l'umanità nel corso di tutta la storia, e in quasi tutte le civiltà. Il profumo delle rose ci fa sentire meglio, ci rilassa. La frase "Fermati e annusa le rose" è proprio un invito a fermarsi e ad cogliere la bellezza di quanto ci circonda, compresi i profumi.

Ho già parlato in altri articoli delle 4 (o 5) classi in cui possiamo raggruppare i profumi delle rose (vedi qui e qui). Ma ora, a rischio di annoiare, mi ripeterò. 

Le classi di profumo delle rose sono:

1. di rosa Damascena o Rosa Antica

2. Fruttato

3. di Tè

4. di Mirra

5. Muschiato


1. Il profumo di rosa Damascena o Rosa Antica è considerato il profumo tipico di rosa, quello che ti aspetti quando ne annusi una. Le rose Alba, Gallica, Damascene e Centifolia, tutte hanno profumo di Rosa Antica. Tra le rose moderne, molti Ibridi di Tè (o HT) hanno questo profumo di rosa antica. Buoni esempi sono Etoile de Hollande (foto sotto), Papa Meilland, Mister Lincoln e Oklahoma.












2. La fragranza fruttata è altrettanto comune nelle rose. E' stata la Rosa Wichurana a passare questo profumo a tutte le sue discendenti. La wichurana Paul Noel, ad esempio, ha un forte profumo di mela. Il profumo fruttato è però molto presente anche nelle rose moderne, come gli HT, le Rose Inglesi, le Floribunda. Tra le rose inglesi, Jude the Obscure e Lady Emma Hamilton hanno un forte profumo di frutta esotica, mentre Papa Giovanni Paolo II (foto sotto), una HT, ha probabilmente il profumo di limone più intenso di tutte. Madame Isaac Pereire, rosa Bourbon, ha un fortissimo profumo di lampone misto a rosa antica.












3. Il profumo di Tè consiste in una fragranza di foglie di tè e ci giunge dalle rose cinesi. Da queste è stato trasmesso alle Noisette, alle Tè, agli HT e alle Rose Inglesi. Buoni esempi sono Lady Hillingdon (foto sotto) e Crown Princess Margareta.













4. Il profumo di Mirra è piuttosto controverso. O lo ami o lo odi (io personalmente ne vado pazza). Ricorda il profumo di anice dolce e non ha nulla a che fare con la mirra dei Re Magi. Questo profumo deriva dalla Rosa Ayrshire (foto sotto), una derivata della Rosa Arvensis. La rosa Ayrshire Splendens è un ottimo esempio di forte profumo di mirra. Altre rose con questa fragranza sono Belle Isis, Constance Spry (rosa inglese).












5. Il profumo muschiato deriva dalla Rosa Moschata, nativa delle montagne dell'Himalaya. Consiste in un profumo forte e fresco di chiodo di garofano, che hanno ereditato le rose Noisette, Tè, Hibridi di Multiflora (Moschate) e molte sarmentose. Interessante il fatto che nelle rose il profumo muschiato non deriva dai petali ma dagli stami. Buoni esempi di questa profumazione sono Rambling Rector e Paul's Himalayan Musk (foto sotto).














Le rose moderne hanno spesso una combinazione di questi profumi, che producono una fragranza assai complessa.

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MA QUANDO ANNUSARE LE ROSE?

Esperti di rose con alle spalle l'esperienza di una vita, sanno che anche le rose più profumate danno il meglio in determinate condizioni atmosferiche e orario della giornata.

Per odorare il profumo di una rosa al suo occorrono:

- umidità piuttosto alta

- temperatura notturna piuttosto alta

- vento assente o molto debole

- orario tra le 9 e le 11 di mattina.

L'umidità alta e la temperatura notturna sopra alla media fanno sì che i petali producano profumo in abbondanza. Alla base dei petali più interni ogni mattina si formano minuscole goccioline di profumo che si uniscono alla rugiada. Ma il vento può rovinare l'effetto: un vento forte farà evaporare le goccioline di profumo, soprattutto se si tratta di un vento secco. In primavera avanzata e in estate possiamo avere giornate con cielo sereno alla mattina, ma se l'umidità è bassa e soffia un vento secco, non ci sono le condizioni per sentire al meglio il profumo delle rose.

mercoledì 17 ottobre 2018

PROFUMI, FRAGRANZE, ODORI E ROSE

La descrizione di un profumo è un'impresa irta di difficoltà. Tanto per cominciare, non esiste, nell'uso comune, un vocabolario preciso dei profumi, come invece esiste per i colori; possiamo descrivere un profumo solo tramite associazione. Ma anche questo solleva un problema, in quanto persone diverse hanno differenti percezioni degli odori e diverse associazioni basate sulle proprie esperienze passate.

Il senso dell'odorato è il più primitivo dei cinque sensi. A differenza della vista o dell'udito, è un senso chimico, che comporta l'abilità di riconoscere e rispondere a sostanze chimiche presenti nell'ambiente. 
Alcune delle nostre preferenze per gli odori, come per il profumo di fiori e frutta, sono innate. 
Altre le impariamo tramite associazioni. Questa capacità di riconoscimento e associazione ci dura per tutta la vita, ed è normale che uno specifico odore ci richiami alla memoria l'infanzia, l'odore di una stanza o di una credenza, o perfino la nostra nonna preferita.

La composizione del profumo di rosa è spesso estremamente complicata. L'olio essenziale è formato da oltre 450 componenti chimici. Alcuni di questi li riconosciamo come "profumo di rosa". Altri, per la maggior parte, sono in effetti abbastanza spiacevoli o troppo forti. Ma tutti insieme si uniscono per dare una fragranza unica, che riconosciamo e impariamo ad associare ad una particolare varietà di rosa. 
Le fragranze migliori che si possano trovare fra le rose, sono quelle che danno questo senso di "unicità", di singolarità. Ciò si ritrova in modo particolare nelle rose botaniche e in molti dei primi ibridi, come le rose Damascene, le Alba, le Portland, e in alcune delle Bourbon. Ulteriori incroci e ibridazioni in molti casi hanno portato solo a fragranze confuse, meno attraenti.

Ma perfino nella composizione della fragranza di una rosa "finemente profumata", è possibile captare altre associazioni quali limone, ribes nero, lampone, miele, narciso e violetta, e la maggior parte dei nostri tentativi di descrivere il profumo di una rosa sarà basato su tali paragoni. 
Ma, come già sottolineato, ognuno di noi ha sviluppato associazioni diverse. Abbiamo anche differenti "limiti" nella percezione di un odore. Per qualcuno, una certa rosa può sapere di uva, per altri di ribes nero e per altri ancora di... gatto! 
Sono effettivamente tutte impressioni corrette, in quanto la chimica di questi diversi odori è strettamente connessa. 
Per aumentare le difficoltà, bisogna poi tener presente che molti profumi di rosa dipendono dall'ora del giorno, dalla maturità del fiore, dalla stagione, e dalle condizioni atmosferiche. Perfino due fiori sulla stessa pianta a volte possono avere una fragranza diversa. 

E' prassi generale classificare il profumo di rosa in 4 queste categorie:
- Rosa Antica
- Muschiato
- Fruttato
- Tè
le quali possono essere suddivise in ulteriori categorie.

Delle quattro principali, il profumo di Rosa Antica, associato con le antiche rose europee discendenti dalla Rosa Gallica, è quello generalmente considerato la quintessenza del profumo di rosa. Semplicemente, non ci sono altre parole per descriverlo: è solo "profumo di rosa".
Questa fragranza è basata sulla presenza, in proporzioni variabili, di 4 principali componenti chimici: citronellolo, geraniolo, nerolo e alcol feniletile. I primi tre sono strettamente collegati agli alcol e tipicamente "di rosa" nel carattere, variando dal calore del citronellolo, al carattere più brillante del geraniolo e all'asprezza del nerolo (il linguaggio è quanto mai inadeguato per esprimere le differenze).  L'alcol feniletile è probabilmente l'alcol più riconoscibile fra i quattro, essendo tipico dell'acqua di rose.

L'introduzione di rose dalla Cina alla fine del 18° secolo segnò un drammatico sviluppo nella fragranza delle rose. Molte di queste erano ibridi dall'origine molto antica. Una rosa in particolare, la "Old Blush", quando fu incrociata con le antiche rose europee, ebbe un profondo effetto.
Il profumo di Old Blush, quando c'è, ricorda il pisello odoroso, ma quando la pianta viene incrociata con le antiche rose europee, produce un profumo decisamente fruttato.
Il profumo delle rose Cinesi, quando furono introdotte in Europa, fu spesso associato a quello del .

Per quanto riguarda il profumo muschiato, esso non va ricondotto al "muschio" (quello che mettiamo nel presepe per intenderci), ma alla secrezione prodotta dalle ghiandole odorifere di un piccolo cervo, il cervo muschiato (Moschus Moschiferus). Da sempre questo odore è stato associato al trifoglio.

Oltre le 4 categorie principali, vediamo ora una "sotto-fragranza". Quella di mirra.
Abbastanza difficile è descrivere questo profumo nelle rose. Quello che ci può venire subito in mente è l'odore dell'incenso. Per alcuni questo odore assomiglia invece all'anice, altri ancora lo descrivono come liquerizia o liquore Pernod. Tra le rose moderne, il profumo di mirra si trova in molte varietà inglesi di David Austin.

Le moderne ibridazioni hanno portato all'introduzione di nuove variazioni nel repertorio dei profumi delle rose. Un recente sviluppo ha portato alla ribalta il profumo di fiori d'arancio, del gelsomino, del mughetto, tutti rintracciabili nelle rose più "nuove" che ogni anno escono dai laboratori dei moderni ibridatori.