Ciò che colpisce fin dall'inizio è la ragguardevole ampiezza della gamma di queste rose.
La prima varietà ad arricchire il catalogo della ditta fu "Commendatore Francesco Ingegnoli" nel gennaio 1922, accompagnata dall'annuncio per cui la rosa si era aggiudicata il "Diploma di Merito di 1° grado" all'Esposizione Orticola internazionale di Torino. Fu ritenuta dai competenti "una delle più belle rose del mondo".
Subito dopo la F.lli Ingegnoli iniziò a introdurre numerosi ibridi di Wichurana, tra cui "Antonietta Ingegnoli", "Milano", molto apprezzate e lodate anche all'estero.
Negli anni seguenti i nomi delle rose prodotte da F.lli Ingegnoli riflettevano l'ideologia governativa, ad esempio "Balilla", "Fiamma Nera".
Il 1933 vide la creazione di numerosi ibridi di Tè: "Dolomiti", "Giovinezza", "Friuli", "Elvira Aramayo Clg.", "Topazio"; in seguito "Rosella", "Aviatore Agello"; "Trento", "Sole d'Italia", "Donna Rita Ferraguti".
Nel 1938 la ditta vendette i suoi due vivai e, pur continuando l'attività, tanto che ancora oggi è di dimensioni considerevoli, non si dedicò mai più all'ibridazione.
Io possiedo una rosa che ho trovato in un vivaio non specializzato in rose, il cui cartellino (scritto a mano) la indicava come "Topazio Bicolore". Visto il colore giallo intenso, che nel tempo sfuma però al rosa, ho pensato potesse essere la stessa "Topazio" che il sito HelpMeFind indica come la rosa dei F.lli Ingegnoli.
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