Ho deciso che è venuto il momento di fare almeno qualche tentativo di identificare questa rosa misteriosa, il cui fortissimo profumo di rosa antica, damascena, la rende alquanto interessante (trovate foto e storia di questa mia rosa al link http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-4.html)
Ho inserito diversi parametri nel database Helpmefind.com, di alcuni dei quali sono certa (colore, altezza, numero dei petali, profumo, classe) e di alcuni altri no (per anno di ibridazione ho inserito "prima del 1975") e ho avuto alcuni risultati interessanti.
"Crimson Glory" era quella che, per la rassomiglianza della forma cespuglio in alcune foto, mi soddisfava di più, ma poi ho contato il numero dei petali, e la mia ne ha una decina di più (34). Quindi la devo scartare.
Poteva essere anche "Chrisler Imperial" (Lammerts, 1952) che però ha troppi petali, da 40 a 50.
Rimane "Ena Harkness" (Norman/Harkness, 1940, circa 30 petali), anche se non sono convintissima di questo risultato. La forma del fiore, nelle numerose foto del database, non è esattamente quella della mia.
Questa ibrido di tea mi piace in quanto non è rigida come altre sue sorelle probabilmente create dopo, ha i rami sottili, morbidi, il fiore che a volte si piega in basso sotto il suo stesso peso... si sviluppa in larghezza quasi come in altezza, ed è quindi piacevole quasi quanto una rosa tea. Quest'anno sembra aver raggiunto una sua maturità, una sua piena bellezza, il cespuglio si è ben sviluppato, finalmente! Dopo 7 anni in cui è piantata nel mio giardino! Chi sarà!?!?!?!?!?
Oggi presento un meraviglioso roseto italiano.
Il Roseto Botanico Gianfranco e Carla Fineschi si trova a Cavriglia, in provincia di Arezzo. Rappresenta una collezione privata esclusiva nel suo genere, senza fini di lucro, ma con l’unico interesse di costituire una collezione scientifica di materiale vivente. Considerato il roseto privato più grande al mondo, vede tra i suoi sentieri più di 6500 varietà di rose diverse, ma la collezione continua ad ampliarsi di anno in anno.
Grazie alla passione del professor Gianfranco Fineschi, docente della Facoltà di medicina dell’Università Cattolica di Roma, il roseto ha iniziato a raccogliere il fiore per eccellenza dal 1967, radunando specie e ibridi da ogni parte del mondo. Il progetto del Roseto si è potuto concretizzare solo in virtù di acquisizioni botaniche che sono state organizzate secondo schemi tassonomici precisi. Questo meraviglioso giardino si può definire come un museo vivente di quella che è considerata la regina dei fiori, la rosa. Di lei si possono ammirare la forma, le numerose sfumature dei colori, gli infiniti profumi, nonché osservarne le foglie, le spine e il portamento, per ognuna sempre così elegante.
Il roseto, però, non è solo un quadro ben dipinto, ma anche un vero e proprio luogo di studio: le piante sono infatti disposte in base alla loro tipologia e, grazie a delle targhette, se ne può scoprire il nome, l’età e sapere chi ha creato quel particolare tipo.
Per assaporare totalmente la magia di questo prezioso fiore viene consigliata una visita in più periodi dell’anno, che, seguendo l’andamento della natura, offrono fioriture dell’una o dell’altra specie. Non mancano occasioni per eventi davvero speciali all’interno del roseto: letture di poesie e corsi di botanica assumono tutta un’altra atmosfera in questo scenario unico.
Non vi viene voglia di farci un giretto, in coincidenza con la fioritura di settembre?
INDIRIZZO
Cavriglia
Via Casale, 16
52022 Castelnuovo dei Sabbioni AR
(materiale tratto da: https://www.visittuscany.com/ http://www.rosetofineschi.it/)