mercoledì 12 luglio 2023

ANCORA SOPRAVVISSUTE

Alcuni giorni fa, stavo controllando le piantine nel vivaio, dove ora ci sono tutti i piccoli semenzali salvati dall'acqua e dal fango, e inoltre i portainnesti su cui ho innestato le marze di alcuni miei semenzali degli anni passati.

Poi ho avuto come un'ispirazione: sono andata dove c'è ancora la serra e mi sono messa a cercare nei dintorni per vedere se c'erano ancora piantine fuoriuscite con l'alluvione, magari nascoste dalla vegetazione e ancora vive. E in effetti ne ho trovate! Sotto a degli arbusti, in una posizione all'ombra dove il fango si è seccato da poco, ne ho trovate ben 4. Una probabilmente era già moribonda, ma le altre sono vive, una in particolare sembra stare benissimo, stava addirittura buttando delle nuove foglioline. E' questa in foto.

Meravigliosa la natura, e fantastiche soprattutto le rose!



lunedì 10 luglio 2023

I MIGLIORI PORTAINNESTI PER LE ROSE

I portainnesti devono essere compatibili con la specie o la cultivar da innestare. In poche parole: una rosa va innestata su una rosa (il portainnesto deve essere di tipo selvatico).

Ecco i portainnesti più usati per la propagazione delle rose tramite innesto:

ROSA LAXA
Quella comunemente chiamata Rosa laxa, che fa da portainnesto a numerosissime varietà di rosa, in realtà dovrebbe essere un ibrido di Rosa canina che risponde al nome di Rosa canina froebelii o Rosa coriifolia var. froebelii. E' originaria dell'Asia centrale e pare sia stata introdotta in America da seme agli inizi del 1900. Grande arbusto di medio vigore dalle foglie grigio-verdi, fiore bianco o bianco rosato, bacche ovali, rosse. Una sola fioritura. Dotata di forte sviluppo radicale, rami privi di spine e scarsa produzione di polloni, ha una corteccia più liscia e sottile della Canina. Le varietà rosse innestate su questo rosaio danno dei fiori straordinari. Tra i difetti ci sono l'arresto precoce della vegetazione che impedisce di utilizzarla quando si desidera una fioritura tardiva.

ROSA CANINA
E' il portainnesto più utilizzato nella floricoltura industriale, predilige terreni di medio impasto o pesanti. Le piantine create da seme sono da preferire perché sviluppano un apparato radicale migliore rispetto a quelle da talea. La rosa Canina prodotta da seme dà disgraziatamente forme molto irregolari in quanto a vigore, apparato radicale e compatibilità. L'ideale sarebbe riprodurre per talea le forme più adatte alla regioni in cui devono essere coltivate. Ha uno sviluppo radicale assai mediocre. Il suo apparato radicale è formato da una sola o poche grosse radici capillari che nei terreni sabbiosi mal si adatta.

ROSA ODORATA (ROSA INDICA MAJOR)
E' una specie molto rustica, con sviluppo vegetavo medio e radici profonde non molto fibrose, si riproduce per talea grazie al facile radicamento. Portainnesto molto apprezzato negli USA, usato soprattutto in sostituzione della Manetti. Ideale per i rosai di serra. Pare che questa rosa funzioni meglio con le rose gialle e sfumate di giallo rispetto alle rose di colore rosso.

ROSA MULTIFLORA
E' più vigorosa della rosa Canina, ottimo radicamento, rami teneri, grossi e con molte spine. Poco esigente grazie al suo resistente apparato radicale, si adatta facilmente ai climi siccitosi. Può essere utilizzato per l'innesto delle rampicanti e delle Polyanta, assicurando una fioritura abbondantissima. Non è consigliabile servirsi di tale portainnesto per le rose Pernetiane, Thè e loro ibridi perché in tal caso le piante hanno la tendenza a fiorire soltanto nella tarda stagione, perdono il colore dei fiori.  Molto utilizzata soprattutto in Canada, Gran Bretagna, Francia, Giappone e Zimbabwe.

ROSE: INNESTO A GEMMA

Ecco i vari passi da seguire per praticare un innesto a gemma su una rosa:


1) Incisione a forma di T
Con un coltello da innesto come quello mostrato nella foto a sinistra, 
eseguite sulla corteccia del rosaio da innestare (portainnesto), a circa 10 cm dal suolo, un’incisione a T di 2 cm di larghezza per 3 cm di lunghezza. Con la punta del coltellino, sollevate con molta delicatezza, la corteccia.

2) Preparare il ramo 
Da un ramo dell’anno, preso dalla varietà prescelta e di almeno 8 mm di diametro, eliminate la foglia da una gemma lasciando una porzione di picciolo di circa 1 cm di lunghezza.

3) Asportare la gemma 
Disinfettate il coltellino da innesto con dell’alcool e poi usatelo per prelevare la gemma dal ramo della varietà prescelta. Per asportare la gemma, fate prima un’incisione 2 cm sopra la gemma e una seconda incisione 2 cm sotto la gemma. Con il coltellino partite dall’incisione superiore e fatelo scivolare fino all’incisione inferiore così da causare il distacco della gemma che avrà la forma di uno scudetto.
Preparate al meglio lo scudetto rimuovendo la parte fibrosa rimasta attaccata dietro. 

4) Inserite lo scudetto

Inserite lo scudetto nell’incisione a T. La parte superiore dello scudetto che fuoriesce dalla corteccia dell’incisione a T va tagliata.

5) Fissare lo scudetto
Impiegando della rafia (ma anche delle apposite strisce elastiche), fissate lo scudetto lasciando scoperta la gemma. Se dopo circa 15 giorni il picciolo della foglia case, l’innesto è attecchito. La rafia andrà tolta dopo almeno tre mesi.

INNESTARE LE ROSE

Portainnesto:
Il portainnesto è la parte inferiore di una pianta moltiplicata con la tecnica dell'innesto.
Una pianta innestata è un albero, un arbusto o, meno frequentemente, una pianta erbacea, ottenuta dall'unione di due o più individui, detti bionti. Quello inferiore, il portainnesto, fornisce l'apparato radicale e una parte più o meno sviluppata dell'apparato caulinare, mentre quello superiore, la marza, costituisce la chioma. 

A cosa serve l'innesto
Le informazioni che seguono sono valide per tutte le piante innestate, non solo per le rose (ma ANCHE per le rose):

-Precocità: le piante innestate entrano in produzione più precocemente rispetto ai semenzali.
-Regolazione dello sviluppo e della produzione: il portinnesto può correggere il portamento della cultivar da cui è ottenuto il nesto, riducendone o aumentandone la vigoria. Agendo sul vigore vegetativo, il portinnesto influenzerà indirettamente la produttività della cultivar.
-Adattamento a specifiche condizioni pedologiche: il portinnesto può fornire un migliore adattamento a condizioni pedologiche particolari, come gli eccessi o i difetti di umidità nel terreno, gli eccessi di calcare, il pH anomalo, ecc.
-Adattamento a specifiche condizioni climatiche: il portinnesto può fornire una migliore resistenza a condizioni climatiche avverse (siccità, freddo).
-Adattamento a specifiche condizioni biologiche: il portinnesto può fornire una maggiore resistenza ad avversità di natura biologica prevenendo gli attacchi da parte di specifici o generici parassiti o fitofagi (funghi, nematodi, insetti, ecc.).

Innestare le rose:
la principale tecnica di riproduzione delle rose è l’innesto. Quest’ultimo consiste nell’innestare parti di una pianta della stessa specie, su un’altra più rustica detta pianta madre. Nelle rose si praticano solitamente gli innesti a gemma, ovvero si preleva dalla seconda pianta una piccola gemma (foto) e la si innesta nella pianta madre.