sabato 7 maggio 2016

Una rampicante comune, ma sempre bella



Intanto, non sarebbe corretto, per le rose, parlare di rampicanti. "Per rampicante, infatti, si intende una pianta che è autonomamente capace di arrampicarsi su un sostegno; la rosa, invece, è "sarmentosa", vale a dire con rami lunghi, flessibili, che hanno bisogno di essere legati e guidati su apposite strutture, perchè altrimenti tenderebbero a ricadere per assumere una forma arbustiva o per adagiarsi sul terreno"*. Ciononostante, ormai il termine "rampicante" con riguardo alle rose è entrato nel linguaggio comune.
Il mio acquisto di questa primavera "Pierre de Ronsard" di Meilland è da ritenersi una delle rampicanti più conosciute e coltivate. Tuttavia, continua ad affascinare. Non per niente, sta già suscitando l'ammirazione del vicinato...

*da Sublime Rosa - V. Barni, C. Medici


venerdì 6 maggio 2016

Identificazione quasi certa: mini polyantha

La mia zietta Anna mi ha proposto di identificare questa rosellina. Secondo lei è una rosa che non si trova quasi più nei nostri giardini, quindi dovrebbe essere abbastanza vecchia. I fiori sono molto piccoli, circa 3-5 cm., rossi come si vedono nella foto. Dopo qualche ricerca, penso di aver capito "chi sia": dovrebbe trattarsi della rosa polyantha Morsdag, (F.J. Grootendorst, 1949). Descrizione da internet: "Piccola Rosa polyantha con fiori cerosi a forma di ranuncolo color rosso medio. Vegetazione fitta, scura, con foglie allungate e strette. Portamento abbastanza compatto. Rifiorenza eccellente". Tra l'altro, è una delle due talee che sto cercando di fare in acqua, e sembra che stia mettendo radici.
Le Polyantha sono letteralmente rose “a molti fiori”, dal greco poli=molti e anthos=fiore. Originariamente derivati da incroci tra due specie asiatiche (Rosa chinensis e Rosa multiflora), le polyanthas fanno la prima apparizione in Francia nel tardo XIX secolo a fianco degli ibridi tè. Le rose che appartengono a questa varietà hanno la caratteristica di essere molto robuste e di prestarsi per vari impieghi come creare siepi, decorare bordi di strade, parchi ed essere coltivate anche in vaso. Queste piante creano cespugli di altezza contenuta e sviluppano moltissimi fiori raggruppati in mazzi nei colori bianco, rosa e rossa, e foglioline piccole.

giovedì 5 maggio 2016

L'ERBA DEL VICINO...

...è sempre più verde.
Con tutte le rose che ho, vorrei sempre averne delle altre ancora. Mi piace moltissimo questa rosa qua, che si trova nel giardino di una casa disabitata, in vendita, poco distante da casa mia.



 Si tratta di una rampicante profumata. L'ho fotografata sia sulla pianta, che recisa (ne ho preso una...). Quella nella foto è in vaso da 5 giorni, ed è ancora bella come il primo giorno! E profuma! Cercherò di ricavarne una talea.

mercoledì 4 maggio 2016

Buone notizie sul fronte OIDIO

Sono contenta! Sembra proprio che l'ultimo trattamento che ho fatto alle rose contro l'oidio, cioè quello a base di acqua-bicarbonato-olio-sapone, abbia avuto successo. Se vi ricordate, lo scopo di questo trattamento non era tanto quello di curare l'infezione (a quello ci pensa il solfato di rame), quanto di impedire che le spore della muffa si diffondessero. A quanto posso vedere stamattina, le foglie più nuove delle piante non sono contaminate, sono belle pulite. 
Oggi dovrei comunque ripetere il trattamento con il solfato. Infatti (cito da un sito internet) "la loro esecuzione [dei trattamenti a base di solfato di rame] dovrà proseguire per tutto il periodo in cui le condizioni climatiche si presenteranno favorevoli allo sviluppo della malattia, tenendo conto che di solito ciò accade orientativamente durante la stagione primaverile o durante quella autunnale. Gli interventi dovranno avere, nei periodi citati, una cadenza di circa 8-15 gg."

Nella foto, un bel fiore della n. 34, l'ibrido di pimpinellifolia Golden Wings.

martedì 3 maggio 2016

HELP! COSA SARANNO?

Ho già parlato dei semi di rosa acquistati online, di come il loro aspetto mi fosse apparso strano e del tutto nuovo rispetto ai semi di rosa da me già visti.
Di questi semi piantati in febbraio, ne sono germogliati più della metà, e il loro aspetto non mi convince affatto. Insomma, che piantine saranno mai queste?!?!?!?


Non sono come questa che vedete qui sotto, di cui sono sicura: un seme di rosa ho piantato, e una rosa ne è nata!



lunedì 2 maggio 2016

Pimpinellifolia

Sabato 30 aprile e ieri, domenica 1 maggio, al Vivaio Bulzaga di Faenza era organizzato l'evento "PRIMO MAGGIO A PARLAR DI ROSE: Tecniche, cure e concimazione"; per l'occasione su ogni rosa c'era lo sconto del 20%. Io mi sono "buttata" su un acquisto un po' fuori dalle (mie) righe: ho infatti comprato una rosa botanica, la mia prima del genere, nella fattispece l'ibrido di pimpinellifolia "Golden Wings" (Shepherd, 1956).
E' veramente diversa dalle solite ibride di tea: intanto ha un portamento abbastanza scomposto. I fiori sono molto grandi, semplici, e profumati, ma non il solito profumo di rosa antico.
Questa una descrizione che ne ho trovato in internet: "fiori giallo oro, grandi, quasi semplici, con stami giallo brunato, prodotti con abbondanza sia isolati che a gruppi, molto profumati. Sempre in fiore questa pianta, che ha foglie verde chiaro e produce bacche aranciate in autunno. Buona per qualsiasi giardino".
Sarà quindi buona anche per il mio, dove occupa il posto n. 34.
Le pimpinellifolia fanno parte delle Rose Botaniche, tra le quali sono state classificate circa 160 specie del genere "Rosa" (Rose originarie) che si sono evolute costituendo le basi di migliaia di mutazioni naturali e di mutazioni controllate dall'uomo (ibridi).

domenica 1 maggio 2016

PARLIAMO DI... PACCIAMATURA

Il tempo piovoso di questo periodo è una vera e propria manna per le erbacce infestanti. Per quanto ci si adoperi per toglierle, strapparle, sradicarle, due giorni dopo riappaiono lì, più belle che mai. Ovunque nel giardino, e anche ai piedi delle rose. Qui noto soprattutto il convolvolo, che con grande entusiasmo tenta di abbarbicarsi sui rami delle mie adorate rose.
Per combattere tutto ciò, si può ricorrere alla pacciamatura, cioè alla collocazione, ai piedi delle piante, di uno strato di materiale organico a lenta decomposizione, come paglia, corteccia di pino, ecc., dopo aver regolarmente concimato e zappettato il terreno.
Ho chiesto consiglio, su questo argomento, a Maria Vittori dei Vittori Vivai, che, sempre molto disponibile e gentilissima, mi ha così risposto:
"La pacciamatura non è "necessaria" ma consigliabile per evitare un'eccessiva crescita di infestanti, e perché aiuta anche a tenere più umido il terreno, però non va fatta con la torba (che si utilizza solo nelle miscele di terriccio e in grado diverso a seconda del grado di acidità richiesto dalle piante...che
per le rose è molto basso!).
Per la pacciamatura si usano materiali come il lapillo vulcanico 10/14 o la corteccia, ma non sono molto efficaci se sotto non metti un telo apposito per la pacciamatura, che tiene buio il terreno in modo da non far crescere l'erba - contro la gramigna ci sono addirittura dei teli appositi perché quella s'infila dappertutto lo stesso.
Quindi, se non pensi di piantare sotto le rose delle piante vivaci perenni o altre essenze che si sostituiscano alle erbacce, e vuoi evitare di rovinarti con le spine ogni volta che devi pulire, puoi acquistare la giusta metratura di telo pacciamante e sistemarlo seguendo alcune semplici regole, e poi coprirlo con la pacciamatura di decorazione.
La cosa più importante da fare è tenere innaffiate nel modo giusto le Rose, e in generale le piante, che hai messo giù da poco: fidati della pioggia solo quando è stata sufficientemente abbondante e considera che non hanno ancora radici abbastanza estese per cercare acqua da sole...quindi almeno una volta a settimana, quando farà più caldo e sarà partita la vegetazione, fai un'abbondante innaffiatura."