venerdì 10 maggio 2024

IL CONCORSO INTERNAZIONALE DI ROSE DI FAENZA

Il Concorso internazionale per Nuove Varietà di Rose da giardino e da paesaggio è organizzato dal Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna, dall’Istituto Professionale Persolino-Strocchi e dalla Fondazione Scuola di Pratica agricola F.C. Caldesi di Faenza, ed è giunto quest'anno alla quarta edizione. Fondamentalmente, questo concorso viene a sostituire quello di Monza, dove non si svolge più mi pare dal 2015. L'altro concorso italiano è quello di Roma, che ha superato le 80 edizioni.

Il concorso è riconosciuto dalla World Federation of Rose Societies e si aggiunge ad altre ventinove manifestazioni che avranno luogo in varie parti del mondo tra cui appunto Roma.














L’evento è finalizzato ad individuare nuove varietà di rose che si adattano alle particolari condizioni climatiche del Nord Italia, che sono poco suscettibili ai patogeni e che richiedono una bassa manutenzione ivi inclusa l’assenza di irrigazione nel periodo estivo. La nostra guida di ieri nel roseto, la prof.ssa M.Eva Giorgioni, ha insistito sul fatto che in questo concorso vengono assolutamente privilegiate le rose senza malattie, mentre in concorsi in altre parti del mondo vengono privilegiate altre qualità, ad esempio la forma innovativa del fiore, o il profumo, ecc.
I partecipanti al concorso sono grossi nomi nel campo delle rose sia italiani che stranieri (nomino ad es. Barni, Tantau, Kordes...), ma anche amatori italiani e stranieri, come posso essere io.
Le categorie in gara sono 5: “Ibridi Tea a grande fiore unico”, “Coprisuolo e cultivar da paesaggio”, “Floribunda da aiuola”, “Arbustive”, “Rampicanti e sarmentose”.
Le rose in gara vengono acquisite nel mese di febbraio e giudicate nel mese di maggio dell'anno successivo; vengono perciò osservate per più di un anno nel roseto sperimentale in cui vengono messe a dimora (roseto Bazzocchi dell'Istituto Tecnico di Agraria "Persolino" di Faenza).
Per regolamento, una volta giudicate le rose devono essere DISTRUTTE in quanto proprietà dell'ibridatore. La prof.ssa Giorgioni è riuscita ad avere una deroga a questa regola, chiedendo di tenere le rose un anno in più in quando il secondo anno di permanenza nel roseto risultano molto più belle. Dopo i due anni vengono comunque distrutte.
Che spreco! ho pensato io. Se me ne regalassero anche solo un paio...

Quest'anno il Concorso avrà luogo il 25 maggio.





ROSE ANTICHE: LA ROSA ALBA

Le rose Alba hanno origini molto antiche e probabilmente erano già conosciute dai romani e proprio loro l'hanno portata in Inghilterra. Si suppone infatti che un tipo di Rosa Alba, la Alba Semiplena, fosse la rosa bianca sullo stemma degli York nella guerra delle Due Rose. (vedi foto sotto).








Le ultime ipotesi circa l'origine di queste rose dicono che non esiste una "Rosa Alba" botanica, ma che sia ibrido naturale fra la Rosa Gallica e a Rosa Corymbifera ed i caratteri della pianta fanno supporre che questa parentela sia attendibile. D’altra parte sono abbastanza comuni gli incroci spontanei fra la Rosa Gallica e la Rosa Canina, alla cui sezione appartiene anche la Rosa Corymbifera in questione. Questa è una specie selvatica diffusa in Europa, Asia Orientale e Nord Africa ed è molto simile alla comune Rosa Canina spontanea nei nostri boschi. 

L’attuale interesse per queste rose, come varietà da giardino, è piuttosto limitato, principalmente per i pochi colori disponibili e per il fatto che non rifioriscono. Tuttavia sono fra le rose più rustiche che si conoscano, vegetano con un minimo di attenzioni nelle condizioni più difficili, sopportano un’ombra parziale meglio della maggior parte delle altre rose, sono molto resistenti alle malattie. Lo splendido fogliame grigio-verde è profumato come quello di tutte le rose che provengono dalla Rosa Canina. I fiori sono di una delicata bellezza e si trovano dipinti in molte pitture rinascimentali, i colori sono quelli pastello dal bianco al rosa. 
Le rose Alba formano in genere un cespuglio di dimensioni piuttosto ampie, con portamento elegante, e si possono far crescere come piccoli rampicanti. 

Ecco alcune varietà di Rosa Alba:















CELESTIAL




















MAXIMA





















MAIDEN'S BLUSH (ALBA INCARNATA)
















FELICITE' PARMENTIER
-------------------------------------------

LA MIA ROSA ALBA
Avendo il desiderio di possedere almeno una pianta per ogni varietà di rose antiche, come rosa Alba ho scelto un tipo molto particolare e poco conosciuto: la Rosa Alba Cannabifolia, così chiamata perchè ha le foglie molto particolari che richiamano un'altra famosa pianta...




lunedì 6 maggio 2024

MERENDA NEL PICCOLO ROSETO

Il 20 aprile scorso una mia collega mi chiese: pensi di aprire anche quest'anno il tuo roseto, come facesti due anni fa? (L'anno scorso purtroppo non feci niente a causa dell'alluvione). La domanda mi ha preso un po' alla sprovvista perchè sinceramente non avevo ancora pensato di organizzare nulla, e quindi alla mia collega risposi di no.

Però con la sua domanda riuscì a mettermi la pulce nell'orecchio, per cui, nel giro di due giorni, avevo già progettato una "Merenda" con visita del roseto, fissata per il sabato 27 aprile. Le previsioni davano tempo incerto, per cui il mercoledì precedente un'altra mia collega mi disse che secondo lei avrei fatto meglio ad spostarla.

E così è stato e devo ringraziare la mia collega Lorena. Perchè non solo il 27 aprile è piovuto, ma quel giorno mi è anche scoppiato un grandissimo raffreddore per cui nel pomeriggio ero veramente KO.

Ma non mi sono arresa e sempre affidandomi a Lorena (lei ha il Meteo di pancia, sente come sarà il tempo), abbiamo deciso di fissare la nuova data per il sabato successivo, il 4 maggio.













E la decisione è stata quanto mai azzeccata e ripagata. La temperatura era mite, il cielo in un primo momento nuvoloso ma poi si è aperto e si è fatto vedere il sole. Le mie rose sono state molto apprezzate, e gli amici che sono intervenuti (una ventina) hanno portato qualcosa per la merenda, per cui io sono rimasta molto contenta.

La carissima e geniale amica Lucia Baldini, dietro mia richiesta, ci ha letto alcune poesie in dialetto romagnolo (quasi tutte sue). Una l'ha anche dedicata particolarmente a me, da commuoversi. Inserisco il testo con la traduzione e il video della lettura.

L'è ora d'féa i cumplimeit a la Valentina
la somna, la puda, l'adaqua ogni piantina
la fa fiurì la bleza, l'è la su pasion,
guardeas d'atoran aquè l'è propi un'emuzion;
al su roas agli è prufom, armuneia e culor
un'urazion e un ringraziameit a nostar Signor.

E' il momento di fare i complimenti a Valentina,
lei semina, pota, innaffia ogni piantina
fa fiorire la bellezza, è la sua passione,
guardarsi attorno qui è proprio un'emozione;
le sue rose sono profumo, armonia e colore
una preghiera e un ringraziamento a nostro Signore.


E dopo aver ammirato ed osservato le rose, e ascoltato Lucia, ci siamo dati alla merenda dolce e salata, innaffiata di dolci bibite e di due tisane buonissime.