Tutti gli amanti delle rose sanno sicuramente che una nuova rosa si può acquistare in vaso oppure a radice nuda.
Le rose a radice nuda sono piante estirpate dai campi di produzione nel loro riposo vegetativo, che presentano radici, appunto, nude, senza terra, e porzioni di rami.
La stagione di impianto delle rose a radice nuda va da novembre a marzo, (escludendo i periodi di grande gelo), perché in questo periodo le rose sono in fase di riposo vegetativo.
Le rose si piantano in luna calante.
A questo scopo il terreno nel quale verranno poste non dovrà essere gelato e nemmeno bagnato. Il lavoro dovrà essere eseguito in una giornata senza vento e senza sole, meglio una giornata con cielo coperto, per non contribuire a disidratare la nuova rosa.
Le rose a radice nuda normalmente si presentano con una parte verde fatta di rami e con le loro radici, come se fossero state potate molto basse e poi sradicate.
Si potrà procedere ad accorciarne le radici, qualora le stesse fossero lesionate, marce o troppo lunghe. La parte verde, ossia i rami, si potranno accorciare anche all’inizio della primavera, lasciandoli ad un’altezza di massimo venti centimetri. Li si potrebbe accorciare anche in inverno al momento dell’impianto, ma il clima rigido soprattutto del nord Italia potrebbe danneggiarli.
Le radici delle rose a radice nuda si potranno immergere in una miscela di acqua, terra e letame. Questa miscela poi si potrà versare nella buca di impianto prima di riempire di terra la buca stessa. Questa fase consente di creare un film protettivo sulle radici della nuova rosa. Se si realizza questa fase non è necessario porre altro concime dentro la buca e si dovrà bagnare di meno la pianta al termine dell’impianto. Questa fase naturalmente non esclude le concimazioni successive delle rose.
Veniamo allora ai singoli punti per trattare una rosa a radice nuda da quando ci viene consegnata:
1.Se la stagione lo permette, accorciare i rami a circa 20 centimetri.
Eliminare le radici danneggiate e tagliare un po’ le punte delle radici in modo da stimolarne la crescita.
2. Bagnare le rose immergendole in un secchio riempito di acqua, o nella miscela di cui sopra, 12 ore prima della messa a dimora. In questo modo, le radici assorbiranno bene l’acqua. Per questo, le rose dovrebbero essere immerse nell'acqua fino al punto dell’innesto.
3. Scavare una buca di circa 40 centimetri di diametro. Dovrebbe essere abbastanza profonda da non far piegare le radici quando la pianta verrà inserita. Smuovere bene la terra della buca in modo che le radici possano insinuarsi facilmente nel terreno. Spargere nella buca del terriccio per rose e del concime (il guano va benissimo). Posizionare la pianta.
4. Compattare la terra con i piedi intorno alla rosa e poi annaffiare lentamente con 4-5 litri di acqua. In questo modo, l’acqua arriverà direttamente alle radici.
Fatto questo, ammassare un po’ di altro composto, terriccio o terra sino a coprire i 2/3 dei rami. Non bisognerà troppo questo mucchio: servirà solo a proteggere la rosa dalla disidratazione (in caso di forti venti, ad esempio). Intorno a marzo, si scoprirà la pianta fino al livello del suolo. Non appena la rosa inizierà a creare le prime giovani foglioline (solitamente intorno a fine febbraio/marzo), accorciare i rami anneriti, eliminare i rametti troppo esili e rovinati e concimare la rosa con del concime minerale.