venerdì 15 marzo 2024

PERCHE' LA CORTECCIA DI PINO E' DANNOSA PER LE ROSE

Da Wikipedia
Pacciame = L'insieme di foglie secche, di corteccia e di stecchi che si ammucchiano per terra sotto gli alberi o sulle acque stagnanti.












Le rose (e tutte le piante in generale) amano avere una spessa pacciamatura organica. Questa fa sì che il terreno rimanga umido anche con clima caldo e secco, inoltre col tempo questo strato si decompone e diventa humus.

C'è però pacciamatura e pacciamatura. 

Ricerche hanno dimostrato che una pacciamatura di corteccia di pino è dannosa per le rose trapiantate da poco, e spesso anche per quelle adulte.

La corteccia di pino tende ad esaurire il nitrogeno dal terreno, e ciò causa sofferenza alle rose giovani, che in poche parole "muoiono di fame". Anche per le rose adulte la corteccia può rappresentare uno stress.

Se vi piace comunque la pacciamatura di corteccia di pino da un punto di vista estetico, si può lavorare sulla quantità di nitrogeno nel terreno. 

Occorre spargere attorno alle rose uno strato abbastanza alto di letame compostato o compost di foglie, quindi sopra si può mettere lo strato di corteccia di pino. Il compost di letame o di foglie creerà una barriera tra il terreno e la corteccia, cosicchè il nitrogeno verrà preso dal compost e non dal terreno.

ROSE GIOVANI: POTARE O NON POTARE?











Le rose piantate da poco non hanno un apparato radicale molto esteso, per cui non possono arrivare in profondità alla ricerca di acqua. Per questo motivo dobbiamo annaffiarle regolarmente soprattutto durante il primo anno.

Non tutte le rose hanno bisogno di essere POTATE, anzi, probabilmente queste sono la minoranza. Sicuramente le HT e le Floribunda vanno potate, ma le rose selvatiche o botaniche non vanno mai potate, altrimenti soffrono.

Le rose nuove vanno potate immediatamente dopo essere state interrate. Perchè? Perchè deve esserci un equilibrio tra la parte radicale e la parte aerea. Le rose nuove hanno bisogno di sviluppare un buon apparato radicale per procurare acqua e energia sufficienti per la crescita. Se la crescita della parte aerea è molto maggiore di quella delle radici, la pianta cadrà in uno stato di stress molto nocivo. La rosa che non riesce a procurare acqua sufficiente per i rami lunghi, semplicemente muore. Quindi: potarla subito dopo averla interrata. Lasciare una lunghezza dei rami di circa 20 cm.

Per i primi tre anni di vita la nostra pianta di rose non avrà più bisogno di interventi di potatura. Dopo i tre anni si può iniziare a potarla per darle una bella forma estetica se necessario. Va comunque sempre potata per togliere rami morti o troppo sottili.

lunedì 11 marzo 2024

RUGOSA: BELLEZZA E RESISTENZA PER UN GIARDINO SENZA SFORZI

Finalmente oggi ho trovato un interessantissimo articolo in cui si parla della Rosa Rugosa in termini molto elogiativi.
Sono anni che io ammiro le rose rugose, sia quelle selvatiche sia gli ibridi di rugosa; ne ho anche fatto nascere parecchie da seme e tentato di venderle, ma nessuno le ha mai richieste. Alla fine ne ho regalato un paio e basta.
Sono felice perchè questo articolo online della rivista "The Wardrobe Magazine" corrisponde in pieno a quello che penso io.
Metto il link ma ve lo riporto anche per intero in questo post:

















Se desideri un giardino che stupisca per la sua bellezza naturale senza richiedere cure costanti, la Rosa Rugosa è la scelta perfetta. Con la sua capacità di prosperare in condizioni diverse, dai climi freddi ai suoli poveri, questa pianta dimostra una resistenza e adattabilità invidiabili. Il suo fascino non si limita ai fiori profumati o ai colorati cinorrodi, ma include anche un fogliame lussureggiante che cattura lo sguardo in ogni stagione.

La magia della Rosa Rugosa nel tuo giardino
La Rosa Rugosa trasforma ogni giardino in un vero e proprio spettacolo naturale, grazie alla sua fioritura abbondante e prolungata che decora lo spazio verde da giugno fino ai primi geli. I suoi fiori, disponibili in una gamma di colori che va dal bianco al rosa, dal rosso al viola, non sono solo un trionfo visivo ma anche un’esplosione olfattiva, con il loro profumo intenso e avvolgente che arricchisce l’atmosfera del giardino. Questa pianta non si ferma alla bellezza effimera dei fiori: i cinorrodi di colore rosso brillante o arancione che seguono la fioritura non solo amplificano la gamma cromatica del giardino ma diventano anche una risorsa preziosa per attirare uccelli e altri animali selvatici, incrementando così la biodiversità dell’ambiente.
Inoltre, il suo fogliame lussureggiante, con foglie verde scuro, lucide e profondamente venate, continua a offrire un interesse visivo per tutto l’anno, mutando in splendide tonalità giallo-dorate o porpora in autunno. La Rosa Rugosa si rivela quindi non solo un elemento di bellezza estetica ma anche di vitalità ecologica per ogni giardino, testimoniando come possa essere valorizzata in modo significativo anche la più sottovalutata tra le piante.












Perché scegliere la Rosa Rugosa
Prima di immergerci nei dettagli, è essenziale capire le ragioni dietro la popolarità crescente della Rosa Rugosa. Ecco alcuni punti chiave:
- Adattabilità: Cresce bene in una varietà di suoli, anche quelli meno fertili, purché ben drenati. La sua capacità di florire in condizioni diverse rende questa rosa un’aggiunta versatile a qualsiasi giardino.
- Resistenza al freddo: Si adatta a climi molto rigidi, resistendo senza problemi anche agli inverni più duri. Questa caratteristica la rende ideale per ambienti con temperature estreme.
- Bassa manutenzione: Una volta stabilita, richiede cure minime, rendendola ideale per giardinieri esperti e principianti. La sua autonomia riduce notevolmente il tempo e lo sforzo necessari per la cura del giardino.
- Attrattiva per la fauna selvatica: I suoi cinorrodi sono una fonte di cibo per uccelli e piccoli mammiferi, aumentando la biodiversità del giardino. Questo aspetto non solo arricchisce l’ecosistema ma contribuisce anche a creare un giardino più vivace e dinamico.

La Rosa Rugosa è resistente alle malattie, riducendo ulteriormente la necessità di trattamenti chimici e promuovendo un giardino più sano e sostenibile. La sua fioritura prolungata offre un spettacolo visivo e olfattivo che dura per mesi.












Utilizzi versatili in giardino
Nonostante la sua semplicità, la Rosa Rugosa offre un’ampia gamma di utilizzi nel paesaggio del giardino, grazie alla sua straordinaria flessibilità.

- Creazione di siepi: Ideale per formare siepi dense e profumate che fungono da barriere naturali o elementi decorativi. Questa funzione non solo abbellisce l’area ma offre anche privacy e protezione contro il vento.
- Bordure e aiuole: Può essere utilizzata per realizzare bordure colorate e profumate lungo i sentieri o nelle aiuole, creando un’accoglienza visiva e olfattiva per ospiti e passanti.
- Controllo dell’erosione: Il suo robusto sistema radicale aiuta a stabilizzare i pendii e a prevenire l’erosione del suolo, facendo della Rosa Rugosa una soluzione naturale ed efficace per problemi di landscaping.
- Giardini costieri: La sua tolleranza alla salsedine la rende una scelta perfetta per giardini situati in zone costiere, dove poche altre piante sopravvivono, contribuendo a mantenere vivaci e colorati questi spazi sfidanti.

L’aggiunta di questa versatile pianta non solo arricchisce l’estetica del giardino ma introduce anche benefici ecologici importanti, come il sostegno alla fauna locale e il miglioramento della qualità del suolo.
























Consigli per la cura della Rosa Rugosa
La Rosa Rugosa è indubbiamente una pianta di facile gestione, ma alcuni consigli possono aiutarti a garantire la sua crescita ottimale e a godere al massimo della sua bellezza.

- Irrigazione: Nelle prime fasi di crescita, assicurati che la pianta riceva abbastanza acqua, soprattutto in condizioni di siccità. Questo aiuterà a stabilire un sistema radicale forte e profondo, essenziale per la salute a lungo termine della pianta.
- Potatura: Non strettamente necessaria, ma utile per mantenere la forma desiderata e promuovere una fioritura rigogliosa. La rimozione dei rami vecchi o danneggiati può inoltre prevenire problemi di malattie e parassiti.
- Fertilizzazione: Un leggero apporto di compost o fertilizzante organico all’inizio della primavera può favorire una crescita più vigorosa. Questo step contribuisce a nutrire la pianta, assicurando un aspetto sano e fiori abbondanti.

Seguendo questi semplici passaggi, potrai assicurarti che la tua Rosa Rugosa non solo sopravviva ma fiorisca magnificamente, diventando un punto focale del tuo giardino per molti anni.
























Rosa Rugosa: splendore e semplicità in giardino
La Rosa Rugosa rappresenta una scelta eccellente per chiunque desideri un giardino ricco di colori, profumi e vita, con il minimo sforzo. La sua resistenza alle malattie, la sua capacità di adattarsi a diversi ambienti e la sua semplicità di cura la rendono un vero gioiello nel mondo del giardinaggio. Questa pianta non solo sopravvive ma prospera in una varietà di condizioni, dimostrando una versatilità e robustezza ineguagliabili.

Se stai cercando una pianta che possa offrire bellezza duratura senza richiedere attenzioni costanti, la Rosa Rugosa è la soluzione ideale per trasformare il tuo spazio esterno in un paradiso naturale. Oltre a essere esteticamente piacevole, la pianta gioca un ruolo cruciale nell’attrarre la fauna selvatica, contribuendo così alla biodiversità del tuo giardino.
(Fine articolo)

Come ho già scritto all'inizio, ho diverse rose botaniche rugose (sia col fiore magenta che col fiore bianco) duplicate tramite seme. Ma ho anche due Ibridi di Rugosa che ho acquistato e a cui tengo molto:


Quest'anno le mie Rugose Botaniche e Basye's Purple Rose non le ho potate, mentre Ibisco l'ho potata leggermente. Souvenir de Trelazé mi è arrivata da poco a radice nuda, quindi deve ancora crescere.

LA ROSA GIGANTEA

 










La Rosa Gigantea è una rosa botanica, cioè si trova in natura e non è frutto di ibridazione. Come dice il nome, ha uno sviluppo eccezionale, infatti può raggiungere anche 20 metri di altezza, ed è probabilmente la rosa più grande al mondo.

E' originaria del sud e sud-est della Cina, dove si trova nelle foreste delle regioni tropicali. La sua fioritura è continua, il fiore è molto grande (15 cm. circa di diametro). La corolla è bianca, semplice, di 5 petali, con stami gialli. Il profumo è forte, di chiodi di garofano e caprifoglio. Non è soggetta a malattie fungine.

Essendo così bella e sana, è stata utilizzata nei programmi di ibridazione del XIX e XX secolo, anche se i veri successi si sono avuti nelle ibridazioni di questo secolo (ricordiamo soprattutto i lavori di incrocio dell'indiano Viru Viraraghavan e di sua moglie).

La Rosa Gigantea è di grande importanza per la storia delle rose in quanto è coinvolta nella genealogia di: rose Tè, Noisette, Bourbon, Ibridi Perpetui e di conseguenza anche Ibridi di Tè e Floribunda.