sabato 29 gennaio 2022

I CARATTERI DELLE ROSE - COME DESCRITTI DA DOMENICO AICARDI (2)


- HABITUS
L'accrescimento, il modo di vegetare, l'estensione che acquistano tutti gli organi durante lo sviluppo costituiscono l'abito. Così dicasi del volume e della forma d'ogni organo. L'habitus perfetto deriva dall'armonia, dall'equilibrio, dalla proporzione di ogni organo a se stante ed in rapporto a tutti gli altri considerati nel complesso. La tendenza che hanno certe piante a produrre soltanto uno o due rami forti senza un congruo numero di rami secondari minori non è desiderabile; peggio se i rami primari sono sprovvisti di vegetazione alla base. Tutto lo sviluppo vegetativo aereo deve essere aggraziato, uniforme per natura e non per costrizione.
 

(continua)
- RIFIORENZA (remontance)
Non si deve confondere con fiorescenza. E' uno dei caratteri più pregevoli e più desiderabili nelle rose, essendo la proprietà di vegetare e fiorire senza interruzione durante tutto il periodo in cui l'accrescimento si mantiene attivo. Quanto più una pianta ha pronunciato questo carattere, tanto più è in condizioni di emettere nuovi rami e produrre nuovi fiori. Molto probabilmente esso dipende da un solo gene.

- FIORESCENZA
Questo termine non deve confondersi con quello di infiorescenza con il quale s'intende la maniera che hanno le piante di rifiorire a fiore singolo od a grappoli, o ad ombrella, a mazzetti, ecc. Nel nostro caso viene usato per la tendenza a fiorire ed interessa tanto la quantità come la massa, lo sviluppo, la durata dei fiori, sempre in correlazione all'epoca e al complesso vegetativo inerente al tipo e alla varietà. 
Ad esempio: sappiamo che ci sono varietà che fioriscono una volta sola all'anno. Se questa fioritura produce una gran quantità di fiori, al massimo della loro dimensione, e durano molto nel tempo, allora possiamo dire che quella varietà di rosa ha una buona fiorescenza.

(continua)


venerdì 28 gennaio 2022

I CARATTERI DELLE ROSE - COME DESCRITTI DA DOMENICO AICARDI (1)

Quando si acquista, oppure si ibrida una rosa, bisognerebbe tenere conto dei suoi caratteri dominanti, per ottenere da lei quello che più sta a cuore: salute e lunga vita, bellezza, profumo.

I non-specialisti sicuramente non riconoscono tutti  i caratteri che concorrono a formare una rosa "bella", ma "a occhio" ognuno di noi può rendersi conto almeno di quelli più visibili.

Domenico Aicardi, nel suo libro "Le Rose - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori" fornisce una lista molto completa di questi caratteri:

- RESISTENZA ALLE MALATTIE
E' la caratteristica più preziosa di qualunque essere vivente, e di conseguenza anche delle rose. Non poche varietà di rose che per qualche carattere superlativo fecero la loro comparsa come "stelle", essendo facile preda delle malattie, non soltanto ebbero vita effimera, ma utilizzate come genitori, trascinarono questa tara nella discendenza con grave danno per tutte le generazioni future. Le piante soggette ad ammalarsi perdono prematuramente le foglie e, con esse, il vigore, quindi presto o tardi sono condannate a morire.
Tra le rose ibridate da me e fiorite la scorsa primavera, ce n'era una di un colore e un profumo meravigliosi. Purtroppo, era anche l'unica ad ammalarsi gravemente di oidio. E quindi l'ho dovuta, a malincuore, scartare.

- VIGORE
Interessa il complesso morfologico della pianta, dalle radici ai fiori, e si riferisce allo sviluppo massimo che può essere raggiunto in rapporto al tipo od alla varietà. E' questo un carattere molto desiderabile.

- ROBUSTEZZA
Non deve confondersi con il vigore, per quanto generalmente si riferisca a tutta la struttura della pianta ed in particolare ad ogni organo, come rami, steli, base del ricettacolo ecc.; il carattere antagonista è esile, gracile.

- RUSTICITA'
Significa resistenza a tutte le avversità o decessi naturali, come ai geli, ai venti, alle intemperie di ogni genere, alla siccità od umidità eccessivi, alla carenza di nutrizione, alla povertà del suolo ecc. Robustezza, vigore e rusticità formano un trinomio desiderabile, che dovrebbe essere posseduto da ogni rosa. Quando questi tre caratteri sono posseduti da una pianta, la sua coltivazione può divenire una sine cura.

(continua)