Inizio di autunno, tempo di fiori e di bacche. In particolare tempo di rose, simbolo indiscusso della primavera.
Le fioriture autunnali sono diverse da quelle primaverili ed è necessario, e piacevole, soffermarsi a coglierne le sfumature. Osservare come da gioiose, sgargianti e così ricche da sembrare persino eccessive, divengano, con il passare del tempo, più struggenti ed effìmere. L'urgenza della riproduzione e già stata adempiuta dalla fioritura primaverile, ciononostante i fiori durano a lungo sulla pianta, anche più di una settimana, grazie alle temperature più fresche.
Ma quali sono le rose più adatte all'autunno?
Escluse naturalmente le non rifiorenti che hanno un'unica fioritura primaverile, quasi tutte ricominciano a schiudere le corolle non appena i temporali di fine estate hanno rinfrescato l'aria, ma la seconda fioritura è spesso, per qualità e quantità, meno interessante di quella primaverile.
Le rose Tè, invece, sembrano essere fatte apposta per l'autunno.
Cespugli leggeri e ariosi a fioritura continua, con forma quasi sferica e dimensioni variabili da uno a due metri, sono stati ottenuti incrociando, a partire dai primi anni dell'Ottocento e fino all'inizio del XX secolo, le rose Cinesi, anch'esse perfette per l'autunno, con R. gigantea. Schiudono, su tutta la lunghezza degli eleganti rami flessuosi, fiori dai petali grandi, numerosi e setosi, simili ad ali di farfalla, che accarezzati dal vento diffondono tutt'intorno piacevoli fragranze di tè verde fruttato, talvolta leggermente acre, tanto da richiamare il profumo del mosto, che proprio in questo periodo riposa nelle cantine.
Quali varietà consigliare?
'Lady Hillingdon' (a destra) è un cespuglio dagli steli rossastri e dal fogliame appena cuoioso, verde lucido con sfumature bronzo, in mezzo al quale risaltano i boccioli appuntiti, che si schiudono gialli e poi diventano albicocca. Piacevole non solo per il modo in cui fiorisce, ma anche per come sfiorisce, spogliandosi dei petali ancora turgidi, che cadono a uno a uno senza lasciare antiestetici seccumi.
Bella anche 'Anna Olivier' (a sinistra) per i romantici fiori ricchi di petali. Particolarmeme grandi e vistosi rispetto alle dimensioni del cespuglio, che non raggiunge il metro, in estate sono di un pallido rosa, mentre quando le temperature si abbassano tendono al giallo primula.
Gialle anche 'Mlle Franziska Krüger', le cui corolle pendule sono impregnate di toni bronzo e rosa, e 'Lady Mary Corry', che produce a profusione fiori crema dal cuore rosa.
E chi ama le rose rampicanti? Non avrà molta scelta nel gruppo delle Tè, ma non rimarrà deluso da 'Paul Ledé' (a destra), con fiori pieni tra il giallo alba e il rosa albicocca, dolcemente profumati, che si schiudono su rami lunghi fino a tre metri, o da 'Gloire de Dijon', nata nel 1853 dall'incrocio tra 'Desprez à Fleurs Jaunes' e 'Souvenir de la Malmaison', e subito divenuta famosa per le grandi corolle doppie e piatte, dai petali traslucidi giallo avorio sfumato di salmone, portate da rami flessuosi che possono raggiungere i quattro metri.
Per aumentare le possibilità di scelta e disporre di piante che diventino più alte, meglio orientarsi verso le Noisette, un gruppo di rose nate negli Stati Uniti all'inizio dell'Ottocento, nelle cui vene scorre sangue cinese. Piante di forma delicata, di altezza variabile tra due e dieci metri, hanno rami morbidi, ricchi di tante foglie e di tanti fiori a mazzi, nelle diverse sfumature del giallo, dal primula al burro passando per le tonalità camoscio, zolfo e albicocca-arancio, fino ad arrivare al color oro, al rame e al mattone.
Come le Tè, anche le Noisette sono sempre gradevolmente profumate, ma l'aroma è decisamente di agrumi, di frutta, pesca, albicocca o banana e talvolta di muschio.
Tra le migliori 'Crépuscule' (a sinistra), un'eccellente varietà che raggiunge i cinque metri, con rami giovani rosso trasparente, coperti di piccole foglie verde chiaro, e fiori che fondono tonalità albicocca, giallo, salmone e camoscio, e 'Aimée Vibert', vigorosissima, con fiori bianco puro profumati di anisetta.
(da http://www.trafioriepiante.it/infogardening/giardino/RoseAutunno.htm)
lunedì 24 settembre 2018
venerdì 21 settembre 2018
QUEI BUCHI ROTONDI NELLE FOGLIE...
...di rosa, più antiestetici che effettivamente dannosi.
La responsabile?
MEGACHILE o Mosca Tessitrice delle rose, che è un piccolo imenottero molto simile alle api, di colore brunastro con il corpo fittamente coperto da peluria.
La Megachile centuncularis è un’ape solitaria che usa proteggere la prole nelle cellette d’allevamento, utilizzando ventagli circolari di foglie di rosa.
L’adulto produce caratteristiche lesioni semicircolari nel tessuto fogliare delle rose; il lembo asportato servirà per la costruzione delle cellette larvali che, simili a piccole botti, contengono il miele e l’uovo.
Una volta trovata la pianta più adatta, si poggia su una foglia e con una velocità invidiabile, ne taglia un lembo che sarà allungato se serve per la parete della celletta, oppure tondo se servirà da coperchio, il tutto usando le mascelle come una forbice.
Una volta raccolto il ventaglio se lo arrotola ben bene fra le zampette e un po’ appesantita, riparte verso casa.
Generalmente le lesioni provocano danni di modesta entità per cui, considerato anche il ruolo ecologico dell’insetto (gli adulti esercitano attività impollinatrice), non vengono generalmente attivati mezzi di controllo diretti per combatterlo.
La velocità con cui opera è davvero impressionante, difficile riuscire a fotografarla mentre in pochi secondi, si poggia e preleva il cerchietto di foglie.
(da http://giardinodellerose.altervista.org/megachile/?doing_wp_cron=1537516213.7465150356292724609375)
La responsabile?
MEGACHILE o Mosca Tessitrice delle rose, che è un piccolo imenottero molto simile alle api, di colore brunastro con il corpo fittamente coperto da peluria.
La Megachile centuncularis è un’ape solitaria che usa proteggere la prole nelle cellette d’allevamento, utilizzando ventagli circolari di foglie di rosa.
L’adulto produce caratteristiche lesioni semicircolari nel tessuto fogliare delle rose; il lembo asportato servirà per la costruzione delle cellette larvali che, simili a piccole botti, contengono il miele e l’uovo.
Una volta trovata la pianta più adatta, si poggia su una foglia e con una velocità invidiabile, ne taglia un lembo che sarà allungato se serve per la parete della celletta, oppure tondo se servirà da coperchio, il tutto usando le mascelle come una forbice.
Una volta raccolto il ventaglio se lo arrotola ben bene fra le zampette e un po’ appesantita, riparte verso casa.
Generalmente le lesioni provocano danni di modesta entità per cui, considerato anche il ruolo ecologico dell’insetto (gli adulti esercitano attività impollinatrice), non vengono generalmente attivati mezzi di controllo diretti per combatterlo.
La velocità con cui opera è davvero impressionante, difficile riuscire a fotografarla mentre in pochi secondi, si poggia e preleva il cerchietto di foglie.
(da http://giardinodellerose.altervista.org/megachile/?doing_wp_cron=1537516213.7465150356292724609375)
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