martedì 10 maggio 2016

Tenacia delle rose

Ci sono rose che dimostrano un attaccamento alla vita veramente eccezionale. Ho già raccontato delle peripezie della mia rosa indicata con il n. 4, una ibrido di tea rosso scuro, dai fiori molto profumati. Nella sua vita ha subito tre trapianti, e non so quante rasature con il tagliaerba. E ogni volta è ricresciuta, e ora fa bella vista di sè nel mio giardino.
Ebbene, una ulteriore prova di questa tenacia l'ha data una rosa nel giardino di mia mamma. Questa primavera mia mamma ha fatto ripulire il giardino (una parte era abbastanza incolta e piante varie avevano proliferato). Il giardiniere ha tolto tutto, in blocco, togliendo anche una rosa. Ebbene, evidentemente era rimasta una radice, ed ecco la povera rosa rispuntata! Auguri!

Tra le mie rose, invece, ieri è fiorita una talea dell'autunno 2014, della quale non sapevo ancora il colore (indicata con il n. 38). E' giallo chiaro, con un profumo leggerissimo. Sono contenta! Mi piacciono le rose gialle, e quest'inverno avevo provato un grande dispiacere quando era morta l'unica gialla ottenuta da seme.

lunedì 9 maggio 2016

E' fiorita una rosa ottenuta da seme

E' la prima delle mie roselline ottenute da seme la scorsa primavera, a fiorire quest'anno (quella che ho chiamato con la lettera A). Si vede come le foglie siano state attaccate dall'oidio, ma la pianta ha resistito, grazie anche alle cure prodigate, e ha prodotto questo bocciolo. Uno dei primi post pubblicati in questo blog, era proprio sulla semina delle rose, e conteneva tre link a siti che spiegano esaurientemente il procedimento. Lo ripeto di seguito brevemente.
A partire già dalla fine di agosto, e per tutti i mesi di settembre, ottobre, anche novembre, si raccolgono i cinorrodi quando sono maturi, cioè belli rossi o arancioni. Poi si tengono in un luogo fresco e asciutto fino a gennaio circa. Allora si possono aprire, si prelevano i semi, e li si puliscono. Io li ho anche lavati in acqua + una piccolissima parte di acqua ossigenata, perchè non si sviluppino muffe. 
Quando sono in acqua, si può anche già fare una prima scelta: i semi che galleggiano sono quelli non fecondati, e quindi si possono buttare. Poi ho messo i semi rimasti in un contenitore da frigor, (quindi chiuso con il coperchio) posandoli su alcuni fogli di scottex umidi. Ogni tanto cambiavo lo scottex e, se necessario, rilavavo i semi. Dopo circa due mesi, i semi cominciano ad aprirsi, a mostrare la radichetta. Ho preparato dei bicchieri di plastica forati in fondo (basta usare un ferretto incandescente). Sul fondo ho messo un piccolo strato di argilla espansa, e sopra del normalissimo terriccio. Con una matita ho fatto un buchetto nel terriccio, profondo al massimo 2 cm., vi ho posato il semino e ho ricoperto con altro terriccio. Dopo poche settimane, esce la piantina. Entro tre mesi la piantina fiorisce. In autunno ho spostato le piantine in vasi più grandi, sempre con terriccio e argilla espansa sul fondo. Purtroppo durante l'inverno diverse piantine non ce l'hanno fatta. Ne sono rimaste sei.