E' la prima delle mie roselline ottenute da seme la scorsa primavera, a fiorire quest'anno (quella che ho chiamato con la lettera A). Si vede come le foglie siano state attaccate dall'oidio, ma la pianta ha resistito, grazie anche alle cure prodigate, e ha prodotto questo bocciolo. Uno dei primi post pubblicati in questo blog, era proprio sulla semina delle rose, e conteneva tre link a siti che spiegano esaurientemente il procedimento. Lo ripeto di seguito brevemente.
A partire già dalla fine di agosto, e per tutti i mesi di settembre, ottobre, anche novembre, si raccolgono i cinorrodi quando sono maturi, cioè belli rossi o arancioni. Poi si tengono in un luogo fresco e asciutto fino a gennaio circa. Allora si possono aprire, si prelevano i semi, e li si puliscono. Io li ho anche lavati in acqua + una piccolissima parte di acqua ossigenata, perchè non si sviluppino muffe.
Quando sono in acqua, si può anche già fare una prima scelta: i semi che galleggiano sono quelli non fecondati, e quindi si possono buttare. Poi ho messo i semi rimasti in un contenitore da frigor, (quindi chiuso con il coperchio) posandoli su alcuni fogli di scottex umidi. Ogni tanto cambiavo lo scottex e, se necessario, rilavavo i semi. Dopo circa due mesi, i semi cominciano ad aprirsi, a mostrare la radichetta. Ho preparato dei bicchieri di plastica forati in fondo (basta usare un ferretto incandescente). Sul fondo ho messo un piccolo strato di argilla espansa, e sopra del normalissimo terriccio. Con una matita ho fatto un buchetto nel terriccio, profondo al massimo 2 cm., vi ho posato il semino e ho ricoperto con altro terriccio. Dopo poche settimane, esce la piantina. Entro tre mesi la piantina fiorisce. In autunno ho spostato le piantine in vasi più grandi, sempre con terriccio e argilla espansa sul fondo. Purtroppo durante l'inverno diverse piantine non ce l'hanno fatta. Ne sono rimaste sei.
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