mercoledì 29 gennaio 2020

NURSERY!

Siamo a fine gennaio, mi sforzo di sentire intorno a me aria di primavera...
Ieri, veramente, soffiava un fortissimo vento di scirocco che ha portato la temperatura massima diurna a 16°C... poteva veramente essere un assaggio di primavera.
Ora che i giorni si stanno allungando, mi è tornata la voglia (e a dire il vero anche il materiale) per scrivere questo blog.

Alcune novità da quando ho scritto l'ultima volta:


- ho raccolto i cinorrodi, cioè i frutti delle ibridazioni primaverili, e anche alcuni cinorrodi non impollinati da me, cioè frutto di autoimpollinazione o di impollinazione dovuta ad agenti naturali (in questo caso si dice OP che significa "Open Pollination"
- ho messo i semi di ogni cinorrodo in una bustina di plastica con terriccio umido, etichettando bene la bustina con il nome dell'incrocio
- tutte le bustine così preparate, le ho messe in frigorifero, dentro ad una borsina
- ho passato i mesi di fine ottobre, novembre, dicembre e anche gennaio, a guardare, ogni quanto potevo, le bustine. E ho trovato spesso semini appena germinati o anche piantine lunghe 1-2 cm. In questi casi, mi sono affrettata a preparare un vasetto (= bicchierino da caffè di carta) con del terriccio molto umido, e a porvi il semino germinato o la piccolissima piantina
- ho man mano posto questi "tesori" dentro la serra, sul mio balcone riparato. La serra è ben equipaggiata (mi ha insegnato il mio amico ibridatore M. Alberici): tappetini riscaldanti, su cui mettere i semi appena germinati, e comunque stufetta elettrica per mantenere una temperatura di 13,5°C, il tutto collegato ad un termostato elettronico.
Le piantine già grandi, cioè con più foglie oltre i cotiledoni, le ho trasferite sul ripiano più alto della serra, dove non ci sono i tappetini riscaldanti.

Nella foto dove si vede la serra intera: in alto ho posto le piantine più sviluppate, sul ripiano centrale e quello basso, sopra i tappetini riscaldanti, ho posto i vasetti con i semi appena germogliati o che stanno germogliando, e altri vasetti in cui ho posto i semi, già vernalizzati, ma che non hanno dato segno di vita, sperando che il calore dei tappetini dia loro la voglia di "svegliarsi".

lunedì 25 novembre 2019

LE MIE ROSE VARIEGATE

Ecco una disamina delle mie amatissime rose variegate, 4 in totale.

RED INTUITION
Questa varietà deriva da uno sport (mutazione spontanea) di una rosa rossa (Bel Rouge, Delbard 1996), che Guy Delbard scoprì nel 1999. 
Dopo che è stata controllata a lungo la stabilità della mutazione, è stata introdotta nel 2004. E’ una varietà veramente ottima per il fiore reciso, poiché forma una pianta vigorosa, quasi priva di spine, con steli ben lunghi e diritti. Il fogliame è brillante, verde medio, ed i fiori sono ben grandi e doppi, di forma classica, rosso vivo strati e quasi damascati di rosso scuro. Non è profumata ma rifiorisce molto bene ed ha un’ottima resistenza alle malattie.
La mia pagina dedicata a Red Intuition è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-13.html.

   


ORANGES'N'LEMONS
La rosa Papagena - Oranges'n'Lemons è una rosa floribunda selezionata da McGredy Roses International (Nuova Zelanda, 1985).
Questa particolare varietà ha fiori striati giallo ed arancio, doppi, larghi, composti da 40 petali mediamente profumati (profumo fruttato). 
E' una rosa rifiorente che si sviluppa fino a 100 cm (può essere coltivata come rampicante) per 60 cm di larghezza. Pianta molto vigorosa e resistente alle malattie con fogliame medio verde scuro. Si può prestare per la produzione di reciso.
La mia pagina dedicata a Oranges'n'Lemons è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-29.html

    


FERDINAND PICHARD
Ferdinand Pichard è un ibrido perpetuo prodotto da  Rémi Tanne (France, 1921). 
Quasi un’epigona del gruppo, produce fusti lunghi ed arcuati che si riempiono di fiori e che ne rendono possibile l’utilizzo anche come piccolo rampicante.
Le foglie sono grandi e verde scuro, molto resistenti alle infezioni fungine. 
Il fiore, a coppa, ha una variegatura instabile; le ampie pennellature di rosso cremisi si stendono a capriccio, talvolta su fondo bianco, talaltra sul rosa chiaro: probabilmente dipende dal clima, perché questa rosa non ama l’eccessiva insolazione.
Ottimo il profumo, che ricorda quello delle Bourbon, con una nota leggera di violetta.
La mia pagina dedicata alla Ferdinand Pichard è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-37.html.

  


HANABI
Hanabi è una rosa rampicante moderna bicolore di Tom Carruth. In giapponese Hanabi significa fuochi d’artificio e questa rosa dai fiori semi-doppi, rosso striato di bianco e rosa, con al centro evidenti stami gialli, sembra rappresentare proprio lo scoppio di un bengala. 
Il profumo è lieve, di mela e rosa. Grazie alla flessuosità dei rami ed a una grandissima quantità di fiori prodotti, Hanabi offre uno straordinario effetto di massa e di copertura fin dal basso, con un sviluppo contenuto di circa 2,5 metri.
La mia pagina dedicata ad Hanabi è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-53.html