lunedì 11 luglio 2016

LA ROSA IMPERATRICE FARAH (ovvero QUANTO CREDERE AI CATALOGHI)

Questa mattina vorrei parlare della mia rosa Imperatrice Farah, di Delbard (1992). Nei cataloghi online trovo delle descrizioni assolutamente entusiastiche. Ad esempio:
"Forse la rosa di Delbard che ha ricevuto più premi in assoluto, ben 8 medaglie. Se esposta a pieno sole il rosso carminio del bordo dei petali contrasta ancora di più con il cuore bianco candido di questa elegante rosa dei fiori enormi."
Per il colore, questa descrizione ha ragione, ma quanto ai fiori enormi... 

Questa un'altra descrizione:
"Fiori grandi, con boccioli appuntiti dai petali color bianco candido, che arrossano i bordi con l'età. Pianta eretta. Profumata. Molto rifiorente."
D'accordissimo per il molto rifiorente , ma quanto al profumata... diciamo un lievissimo effluvio di rosa tradizionale, non di più.

Eccone un'altra, molto poetica:
"Il bottone elegante bianco e puro è orlato da ciglia di color carminio che si apre in un fiore generoso di petali orlati, 17-25 in totale. Cresce cespuglioso, eretto 100-110 cm; magnifico fogliame verde chiaro. Un rosaio molto forte e resistente alle malattie ottimo per aiuole o coltivazione in vaso."
Qui concordo con il fogliame verde chiaro, e con il fatto che sia molto resistente alle malattie. Difatti, quando la scorsa primavera tutto il mio roseto è stato attaccato dall'oidio, questa pianta è stata l'UNICA a non esserne affetta. 

Poi, su un blog, trovo anche questa stroncatura pazzesca:

"Il "problema" di questa Rosa non è il fiore quando è ben sviluppato, che può piacere o meno (ma io trovo comunque orrende -scusate- le sue colorazioni), ma tutto il resto. Ha un portamento sgraziato, fatto di mille steli allampanati lunghissimi e completamente ricoperti di spine, armati in una maniera tale che impallidirebbe persino un istrice. Il fogliame è di un verde chiaro spento da giovane, e contribuisce a rendere meno digeribile la tinta dei fiori, che di per se stessa è fluorescente e, a mio modo di vedere, assai volgare nel 90% dei casi. 
Poi c'è il problema dei bocci che.. non sbocciano! Molto spesso questa Rosa produce dei "fiori" che sembrano davvero carciofi transgenici. Invece dell'elegante forma ad urna e di bei petali distesi ci si ritrova con un ammasso di petali rigidi, squamosi, tutt'altro che attraenti, e tutto il fiore assume un'aria contratta e rincagnata decisamente poco allettante. Oltretutto in totale sproporzione con la mole esagerata della pianta."
Inserisco un paio di foto in cui si vede quanto sia cresciuta in altezza e in larghezza la mia pianta... devo concordare che appare veramente sgraziata.

Alla fine di tutto questo, una domanda: quanto sono veritieri i cataloghi?

venerdì 8 luglio 2016

LE MIE ROSE "BLU"

Come ho già scritto, possiedo due rose che appartengono al gruppo delle rose "blu", o meglio "viola": la Eminence (che ho classificato con il n. 20), un ibrido di tea di Jean-Marie Gaujard (1962), e la Sterling Silver (n. 40), un ibrido di tea di Gladys Fisher (1957).
Non mi esalta nessuna delle due, al tempo le acquistai perchè mi intrigava l'idea della rosa color viola, poi ho visto che i risultati sono questi.




Rosa Sterling silver (a sinistra)



Rosa Eminence (a destra)













Durante la visita ai Vittori Vivai rimasi entusiasta della rosa Veilchenblau (nella foto), una meravigliosa cascata di fiori color prugna. Questa una descrizione dal web: "Sarmentosa vigorosa che produce grandi mazzi di fiori piccoli, semidoppi, di color lavanda porpora, con occasionali spruzzi di bianco, che a maturazione virano al lilla bluastro. Molto profumati. Bellissima da allevare insieme a una clematide con i fiori bianchi". Unico neo (per i miei gusti): non è rifiorente.

Ho pensato quindi di "sostituirla" con la Rhapsody in Blue (foto a destra), rifiorente, di cui ho trovato questa descrizione in internet: "Questa varietà ha generato vivo interesse ed entusiasmo nel mondo delle rose. È di color viola iridescente, che nel tempo sfuma in blu ardesia – una delle varietà che si approssima maggiormente all’appellativo di ‘rosa blu’. Forma un arbusto alto e folto, che ripete bene la fioritura e si mantiene molto sano. Il suo profumo è dolce. 1,4m. x 0,9 m."