mercoledì 11 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (3° parte)

(da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Preparazione dei fiori destinati a funzionare da femmina - tutti i fiori di rosa essendo ermafroditi, possono essere destinati a funzionare da maschio o da femmina purchè siano fecondi e non stradoppi. La loro preparazione deve avvenire di buon mattino, qualche tempo prima che i raggi solari arrivino sulle piante. Vi assicuro che nulla vi farà rimpiangere la levata mattutina, specialmente se siete amanti dei fiori, perchè nulla vi è di più bello, di più piacevole, che trovarsi in un roseto in fiore prima che i raggi solari abbiano fatto evaporare gli umori della notte.


Vi sono fiori le cui antere schiudono quando sono ancora in boccio; ciò è insito nella varietà, e solo la pratica può fare individuare tali soggetti, che dovranno essere preparati in anticipo, magari il giorno precedente la schiusura del fiore.


La preparazione dei fiori destinati a funzionare da femmina consiste nella castrazione, cioè nell'asportazione di tutti gli stami. Nell'eseguire questa operazione bisogna essere accurati. Si comincia con l'asportare dalla corolla tutti i petali tirandoli con le dita o tagliandoli con le forbicine alla base, poi con le dita o con il coltellino si recidono i filamenti che reggono tutte le antere, badando che di queste non ne rimanga nemmeno una (io uso le forbicine anche in questo caso). Spesso gli stami sono sciolti e la castrazione riesce spedita e facile, ma a volte sono impigliati fra i pistilli od affondati entro il disco che copre il ricettacolo; in questo caso bisogna servirsi delle pinzette, avendo cura di non offendere i pistilli e soprattutto gli stigmi (io uso il lato non tagliente delle forbicine).

Tolte tutte le antere, la castrazione è compiuta e per il momento non rimane che insacchettare, o incappucciare, oppure coprire con un batuffolo di cotone il ricettacolo, in modo da mettere gli organi femminili o meglio gli stigmi al riparo di ogni interferenza di polline estraneo.

Nel caso il fiore destinato a funzionare da femmina fosse contemporaneamente adatto anche come maschio per altri incroci, al momento della castrazione, le antere, anzichè essere disperse, saranno raccolte con cura entro una scatoletta o un tubetto, sui quali si scriverà il nome della varietà fornitrice di polline.

L'impollinazione deve essere eseguita nella stessa giornata in cui è avvenuta la castrazione: nel giorno seguente gli stigmi potrebbero già essere in condizione di non ricevere".

lunedì 9 novembre 2020

LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE SECONDO DOMENICO AICARDI (2° parte)

 (da "LE ROSE - moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", di D. Aicardi, Ed. Apeiron)

"Prima conviene stabilire quale pianta debba funzionare da maschio o da femmina in base alle caratteristiche migliori per la funzione cui è chiamata. Si può allargare con facilità il campo delle ricerche ricorrendo a genitori diversi esistenti fra le varietà di una stessa specie e non di rado alle specie diverse, soprattutto quando tra esse esiste affinità.

L'operazione manuale dell'incrocio è un gioco da ragazzi, che si può ridurre alle parole castrare ed impollinare. La castrazione e l'impollinazione si possono eseguire in maniere diverse; però il risultato non risiede su queste due operazioni concomitanti, semplicissime.

Innanzitutto per fare gli incroci è indispensabile possedere un certo numero di piante destinate a funzionare da genitore. Quanto più queste sono numerose, tanto meglio è; in caso contrario, sopra tutto per il polline, bisogna ricorrere all'ausilio di varietà in giardini di amici o conoscenti.

Epoca in cui si possono eseguire gli incroci: in piena aria si inizia la fecondazione artificiale non appena vi sono fiori sufficienti, sempre quando la stagione sia favorevole e la temperatura si mantenga dai 20°C in su e si sospende verso la metà di luglio ed anche più tardi, secondo la latitudine, sapendo che i frutti impiegano da tre a quattro mesi per maturare ed i semi devono essere seminati al più tardi entro il dicembre.

In serra calda da gennaio in poi".

A questo punto l'autore fa seguire una lunga lista di materiale indispensabile per eseguire castrazione e impollinazione, alcuni di questi oggetti sono stati anche sostituiti da altri più moderni. Vi dico solo cosa utilizzo io:

- forbicine appuntite (tipo da pedicure)

- piccolo contenitore per raccogliere il polline (io uso una scatolina rotonda di plastica)

- pennarellino indelebile

- sacchettini di carta

- puntatrice