lunedì 15 giugno 2020

A PROPOSITO DI IRRIGAZIONE DELLE ROSE

Ho ripreso in mano un libro acquistato alcuni anni fa, "Le Rose - Moderne coltivate ed allevate da amatori, floricoltori, seminatori", del famoso ibridatore italiano Domenico Aicardi. E' un libro che all'apparenza può sembrare datato, scritto nel 1951. Invece, leggo nella quarta di copertina: "questa monografia... intende essere in primo luogo un rigoroso punto di riferimento per chiunque voglia interessarsi, giorno dopo giorno, alla storia e alla coltivazione della Regina dei Fiori. Per competenza e passione viene universalmente considerato il contributo più importante che sia stato edito sull'argomento negli ultimi cento anni: una luce che continua a illuminare il cammino dei neofiti e degli esperti."

Una parte mi ha colpito in questo particolare momento in cui il caldo inizia a farsi sentire: quello che riguarda l'irrigazione delle piante di rose, e che riporto di seguito.

"Annacquare sembra una cosa facile e di nessun conto, mentre è un'operazione delicata, che richiede una certa pratica, dovendola eseguire a tempo e a modo. L'acqua, come sappiamo, è l'elemento più importante per mantenere attiva e turgida la vegetazione; senza la sua presenza i concimi restano inattivi; pertanto per nessuna ragione bisogna dilazionare l'annaffiamento a quando il terreno comincia a disseccarsi, peggio se fosse già asciutto. Ogni qualvolta somministrate acqua alle rose, siate generosi. Se al momento, per qualsiasi causa, l'acqua di cui disponete non fosse sufficiente a bagnarle tutte, annacquatene soltanto una parte come si deve, quelle che restano le bagnerete non appena vi sarà possibile. La peggior cosa che si possa fare nell'annaffiare è non dar acqua a sufficienza, poichè ciò non porta alcun giovamento reale e si perde liquido e tempo. Se avete acqua a volontà, non gingillatevi con il tubo di gomma in mano, deponetelo in terra vicino al piede della pianta e lasciatevelo fino a quando l'acqua rigurgiti ed abbiate la certezza che sia arrivata sino alle radici profonde.

[...] l'acqua di irrigazione, per trovarsi nelle condizioni termiche migliori, dovrebbe avere la stessa temperatura del terreno, poichè se è troppo calda accelera la vegetazione e se è troppo fredda la rallenta, portando nei due casi squilibrio alla circolazione della linfa.

Un altro pregiudizio è quello che non si debba eseguire l'annaffiamento di giorno con il sole cocente. Le rose non sono come certe piante ortive o da fiore, specialmente annuali, ch'è preferibile annacquare di sera. Esse sono piante legnose, dal sistema radicale vigoroso e profondo e con la chioma mantengono un'ombra rotante al loro piede, che impedisce il riscaldamento eccessivo del terreno".

Penso che questi paragrafi possano essere di utilità per tutti; io stessa avevo un comportamento errato riguardo a queste situazioni.

martedì 9 giugno 2020

LE ROSE PERNETIANE

Joseph Pernet-Ducher (1859-1928) è stato un coltivatore e ibridatore di rose francese. Nato vicino a Lione, era figlio di coltivatori: infatti lui rappresenta la terza generazione che svolge questo mestiere nella sua famiglia. Nel 1879 iniziò il suo apprendistato nel settore rose d'allevamento con il vivaio Ducher di Lione. Nel 1882, sposò Marie Ducher, figlia del proprietario, e conseguentemente adottò il nome di "Pernet-Ducher" per indicare il nuovo connubio.

E' il periodo in cui sono appena apparse le "ibridi di tè", questa nuova classe di rose che propone la rifiorenza e una vasta gamma di colori. Manca però ancora il giallo puro.


Dopo diversi anni di sperimentazioni, in cui fu utilizzata la "Rosa foetida persiana", Joseph Pernet-Ducher riuscì a introdurre il giallo nelle nuove rose da giardino con "Soleil d'Or" del 1900; i suoi ottenimenti, del tutto peculiari come "Rayon d'Or" (1910), si chiamarono "hybrides de lutea", poi "hybrides de thé pernetianae" e, infine, più semplicemente "Pernetianae". 
Il mondo dei rosaisti anglosassoni, com'era stato restio ad accettare "La France" quale espressione di una nuova tipologia di rose, ricusò decisamente il termine Pernetianae utilizzato ancora oggi in modo informale da moltissimi rodologi. Le Pernetiane, attualmente classificate come HT, sono particolarmente affascinanti per il colore dei getti e delle foglie, oltre che per la leggiadria dei fiori, anche se trovano qualche limite nella sensibilità alla ticchiolatura.

Nella foto, la mia pernetiana "Mme Hector Leuillot" del 1903, naturalmente di Pernet-Ducher.