lunedì 1 agosto 2016

MOLTIPLICAZIONE PER TALEA: direttamente in terra

Sulla moltiplicazione delle rose tramite talea ci sarebbero da scrivere veramente dei volumi. Vedrò di attenermi all'essenziale.

OGGI INIZIO DALLA TALEA IN TERRA

La talea è un metodo di moltiplicazione che consiste nel far radicare una porzione di ramo prelevato da una pianta madre. 

Il periodo migliore per eseguire la talea di rosa dipende dal tipo di ramo da far radicare.
Tra giugno e luglio, nel caso vengano usate talee non ancora lignificate, cioè di colore verde e dalla corteccia giovane.
Tra novembre e dicembre se si tratta di talee lignificate, cioè rami dalla corteccia scura e consistente.
Anche l'utilizzo dell'ormone radicante (in polvere o liquido) dipende dal tipo di ramo prelevato per la talea: legnoso o semi-legnoso.

Talea legnosa:
E’ la talea che permette di avere le percentuali più alte di successo, si realizza con legni maturi… tra gli appassionati li chiamiamo i legni “agostati” o legni che hanno avuto a disposizione agosto per maturare sulla pianta. Non beneficiano degli ormoni radicanti che si possono tranquillamente non utilizzare.

Talea semi-legnosa:
E’ una talea prelevata durante la fase vegetativa della pianta. Su queste talee bisogna eliminare quasi tutta la parte aerea e lasciare solo un paio di foglie che saranno vitali permettendo la continuazione della fotosintesi. Vanno assolutamente eliminati anche i bocci dei fiori e le cime tenere. Dopo aver reciso la parte aerea bisogna utilizzare del mastice o della cera per evitare una eccessiva trasudazione della talea. Questo tipo di talea ha bisogno di molta umidità perché a differenza della talea legnosa continua la sua fase vegetativa anche interrata. Spesso si realizzano queste talee anche in torba bruna o bionda pressata. Le talee semi-legnose si avvantaggiano molto dell’apporto di ormoni radicanti. Il ramo deve essere passato negli ormoni radicanti, bisogna rimuovere gli ormoni in eccesso e poi interrarlo.

Una volta scelti i rametti di rosa, si passa allo step successivo. 
I rami vanno accorciati con l'ausilio della forbice da giardino e la loro lunghezza deve essere di circa 20 cm. La base deve essere recisa con un taglio netto, orizzontale. Qualcuno taglia anche leggermente (per alcuni centimetri) la base in verticale. L'ho visto fare al mio vicino di casa, e lo faccio anche io.
 Si procede a pulire la parte da interrare, eliminando le foglie. Poi si devono tenere tali rami in un secchio pieno d'acqua per 2-3 giorni. Successivamente , se è il caso, si passa l'estremità da interrare nell'ormone radicante in polvere.

Poi riempite un vaso dal diametro di circa 10-12 cm con una miscela (data in parti uguale) di torba, terra di giardino e sabbia, da mantenere moderatamente umida. Interrate la talea di rosa circa due terzi della lunghezza.

Per stimolare ulteriormente la radicazione, infilate sulla talea una bottiglia di plastica alla quale avrete eliminato il fondo.

Trascorsi 50-60 giorni vedrete spuntare i primi germogli dalla talea eseguita tra giugno e luglio. Per le talee autunno-invernali, invece, bisognerà attendere la primavera successiva per vedere i primi germogli. La piantina di rosa sviluppata dalla talea dovrà essere lasciata in vaso e irrigata settimanalmente fino a quando non sarà pronta per la messa a dimora (dopo 12-24 mesi). La messa a dimora può avvenire in piena terra o in un vaso dal diametro di 20 cm.

lunedì 25 luglio 2016

IL MITO DELLA ROSA NERA

Può sembrare sorprendente, ma gli esperti affermano che la rosa nera si può ottenere senza grandi difficoltà. Ogni anno, nelle serre degli ibridatori di tutto il mondo, nascono sicuramente molte varietà il cui colore è vicino al nero, quanto meno in buona parte del fiore o in certi periodi dell'anno.

E ALLORA?
Come mai queste rose non vengono moltiplicate e messe in commercio?
Il tutto dipende da un problema tecnico. I colori scuri, infatti, assorbono la luce e con essa il calore. Questo assorbimento di calore provoca, attraverso reazioni chimiche conosciute ma non controllabili, un rapido deterioramento del colore o addirittura una bruciatura dei petali, che nel giro di qualche ora si seccano e si sbriciolano.
Le varietà attualmente in commercio sono quindi quelle che compatibilmente con il loro colore rosso scurissimo, ed almeno in parte dei petali quasi nero, meno si deteriorano per effetto del sole.
Varietà di rose di colore rosso scurissimo ne esistono del resto fin dagli inizi del secolo, e negli anni ne è stata migliorata la forma, l'eleganza dei fiori e la rifiorenza.
Il profumo, invece, per una felice e sconosciuta combinazione di geni, è quasi sempre stato presente nelle rose di colore molto scuro e si riesce a trasmetterlo nei loro ibridi con sufficiente frequenza (cfr. V. Barni, C. Medici, Sublime Rosa).

ROSA NERA IN NATURA
In Turchia, in un paese di nome Halfeti, esiste una rosa nera che cresce così in natura, non frutto di ibridazioni. "Rara e stagionale, questa rosa non è frutto di esperimenti di biotecnologia, né di finzione cinematografica, ma è il risultato dell'influenza che hanno sul colore dei petali di un fiore, il terreno, dal quale cresce, e l'acqua, che assorbe." In realtà il colore è un cremisi molto scuro, che si avvicina abbastanza al nero.
Purtroppo sembra che questa rosa sia in via di estinzione. A fine anni '90, la costruzione di dighe volute dal governo turco ha comportato l'allagamento totale di Halfeti, ad oggi riemersa solo in parte, obbligando gli abitanti a trasferirsi a circa 10 km di distanza. Qui, il terreno non è risultato perfettamente adatto alle necessità della rosa nera. I coltivatori hanno così tentato di ripiantare le rose in serre più vicine al loro luogo di origine. La situazione è migliorata, ma non ancora risolta.