venerdì 30 marzo 2018

Novità di primavera nel mio roseto

Chi mi conosce, ormai sa che ad ogni primavera mi piace rinnovare, anche solo con una nuova piantina, il mio roseto.
Anche quest'anno mi sono data alle novità.
Intanto ho dovuto togliere i sei rosai che avevo traslocato appena lo scorso anno nella parte dietro del giardino. Lì mio marito vuole costruire un gazebo, quindi ho dovuto lasciargli spazio.
Di quelle 6 piante, tre le ho messe davanti, le altre le ho regalate ad amici, insieme ad altre cinque. In tutto ho dato via 9 piante, che non mi piacevano o che avevo "doppie".
Naturalmente ne ho acquistate delle nuove. In gennaio mi sono messa al computer e ho "scavato" con cura nei cataloghi online di diversi vivai italiani.
Confrontando le rose che mi piacevano con i vivai che le offrivano, mi sono soffermata in particolare su due: Vivaio Novaspina nel padovano, e vivaio Susigarden in Friuli.
Entrambi sono stati velocissimi e molto scrupolosi nell'imballaggio. Le rose sono arrivate salve e anzi in ottima salute.
Così è come risulta in pianta il  mio roseto ora: 


I nuovi acquisti:

n. 10: Rosa Bourbon/China “Sophie’s Perpetual” (unknown, 1922)


n. 13: HT “Red Intuition” (Delbard, 1999) (le seguenti foto sono tutte tratte dal web)



n. 15: Grandiflora “Twilight Zone” (Carruth, 2009)


25. Floribunda “Airbrush” (Kordes & Sons, 2002)


26. Floribunda Polyanta “Souvenir de Gilles Villeneuve” (Marc Alberici, 2011)


28. HT “Maestro” (Samuel Darragh McGredy IV, 1972)


29. HT cespuglio Floribunda “Oranges and Lemons” (Samuel Darragh McGredy IV, 1985)


33. Rosa inglese “Benjamin Britten” (David Austin, 1992)


38. HT “Mrs. Oakley Fisher” (Cant, 1921)


49. Shrub “Midnight blue” (Carruth, 2004)


71. Shrub rose “Night Owl” (Carruth, 2011)


72. Tea “Mme Antoine Mari” (Antoine Mari, 1890)

martedì 24 ottobre 2017

TUTTO SULLE COCCINELLE

Le coccinelle sono degli insetti della stessa famiglia dei coleotteri. Si caratterizzano, mediamente, per una livrea colorata, che consente di tenere alla larga i predatori.
Il corpo, di forma emisferica od ovoidale, è corredato da un capo piccolo ed antenne corte e clavate. L’apparato boccale è molto sofisticato e presentano 6 zampe articolate.
Sono proprio le zampe a costituire una delle principali armi di difesa dei coccinellidi.
Grazie ad un sistema, denominato reflex-bleeding, le coccinelle emettono dalle articolazioni un odore repellente. Assieme al cattivo odore, viene rilasciato anche un liquido, innocuo per l’uomo, tossico per piccoli predatori come lucertole ed uccelli. Se non bastasse, le coccinelle si difendono ritraendo le zampe sotto le elitre, rendendone impossibile la cattura.

Le coccinelle Si nutrono normalmente di piante e funghi. Alcune sono anche entomofaghe, ovvero ghiotte d’insetti. È questa specie che viene utilizzata nella lotta biologica, poiché spesso si cibano di afidi, cocciniglie, acari e cotonello degli agrumi.


Le uova vengono deposte in piccoli gruppi, (foto a dx) a volte sui corpi delle prede. Tra le uova fertili vi sono anche degli esemplari non fertili, che fungono da nutrimento per le larve, i cui stadi di crescita sono 4.
Dopo la deposizione, le femmine tornano a cacciare ma rimangono nei dintorni. Perciò, se nel loro girovagare, tornano sul luogo in cui si trovano le uova, sono capaci di mangiarle. 
Anche le larve sono cannibali. Queste ultime hanno un corpo allungato, maculato e a volte di colore scuro. Sono sprovviste di ali ma dotate spesso di tubercoli o placche sclerificate.
Lo stadio di pupa è uno solo. In questa fase, l’insetto assume la forma convessa, ma conserva i resti dell’esoscheletro della larva in muta, che funge spesso da strato protettivo.
Una delle caratteristiche più curiose dei coccinellidi è la loro capacità di adattarsi alle condizioni avverse. Se necessario infatti, questi insetti possono cambiare il loro regime alimentare, diventando, di volta in volta, amanti di liquidi zuccherini, frutti, polline e di esemplari della stessa famiglia o specie.
E’ temibile: infatti, se allo stadio adulto può divorare fino a 90 afidi al giorno, allo stadio larvale (foto a dx) è più vorace, in quanto ne può inghiottire fino a 150!
E’ utilizzata contro numerose specie di afidi in tanti tipi di coltivazioni.
La lotta biologica con le coccinelle indigene ADALIA consiste nell’aiutare gli insetti utili e a favorire il loro insediamento nel giardino. Il controllo degli afidi si fa dunque in modo naturale. Tra le piante che attirano particolarmente le coccinelle troviamo il rafano, i cavolfiori ed i broccoli. Vi sono inoltre sia erbe aromatiche che fiori considerati particolarmente in grado di attirare le coccinelle e gli insetti predatori.
Troviamo: tarassaco, calendula, potentilla, fiordaliso, geranio, menta, gelso, aglio, prezzemolo, aneto.
Io ho piantato menta,  calendula e anche timo (anche se non sono sicura che quest'ultimo attiri le coccinelle o altri insetti utili); e quando trovo una coccinella in giro, la metto in una scatolina da caramelle vuota che tengo sempre in borsa, e la libero a casa, sperando che si trovi bene nel mio giardino.