martedì 12 aprile 2022

UNA BELLA ROSA BOTANICA

La rosa di cui parlerò oggi è una rosa selvatica o botanica, presente (ma rara) in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli V.G., Liguria, Emilia R., Toscana, Marche, Abruzzo e Molise. Si tratta della Rosa Glauca, conosciuta anche con i nomi di Rosa paonazza, Rosa ferruginea Auct., Rosa rubrifolia Vill.

Cos'ha di particolare tanto da avermi incuriosito? Il suo fogliame, che è del tutto peculiare a tinte cangianti, dal verde glauco all’amaranto.

La rosa glauca produce una pianta arbustiva di medie dimensioni, che

senza difficoltà supera i 2 metri di altezza e che anche in larghezza si sviluppa abbondantemente. Non è stolonifera, per cui il cespuglio si infoltisce restando sempre un unico ceppo. Fiorisce ad aprile-maggio in pianura, e a giugno–luglio in montagna. Le roselline hanno cinque petali e dimensioni ridotte (3-5 cm di diametro), ma una sorprendente colorazione. Presentano corolla bianca al centro e fucsia-ciclamino all’esterno. Anche le giovani foglie ed i germogli hanno una valenza ornamentale molto accentuata, sfoggiando tinte vivaci, tendenti all’amaranto e al bronzo.

La rosa glauca è estremamente rustica, di poche esigenze, resistentissima a tutte le malattie classiche delle rose coltivate e di veloce sviluppo. Adatta al pieno sole ma anche alla mezz’ombra (soprattutto in pianura ed al Sud Italia). Indifferente al pH del terreno. Si può utilizzare come elemento ornamentale in parchi e giardini, sia per la realizzazione di siepi e barriere che di splendidi esemplari singoli. Adatta al vaso solo su grandi terrazze.

Come tutte le rose selvatiche, la rosa glauca non ha bisogno di potature (se si dispone di molto spazio). Se si ha bisogno di contenerla, bisogna ricordare che questa, come tutte le rose botaniche italiane, produce un’unica fioritura all’anno che è già programmata sui rami dell’anno precedente. Eliminare quei rami significherà dunque privarsi dei fiori per un anno intero. Per questo motivo si consigliano dei tagli sul vecchio (grossi rami al centro del cespuglio), utili anche a tenere sana e “giovane” la pianta, e dei tagli di accorciamento o diradamento, sui rami giovani, quelli fioriferi, così da non perdere completamente la fioritura.

Si trova in vendita nei vivai specializzati in rose.


venerdì 8 aprile 2022

LE ROSE NOISETTE

I fantastici ragazzi di LOMAR RADIO 432, Lorenzo e Martin, si sono dati alla coltivazione delle rose. (clicca la foto per visitare Lomar Radio)










Che li abbia influenzati io? Molto probabile (mea culpa mea culpa), anche perchè lo scorso settembre portai loro in dono una decina di rose ibridate da me, e ora finalmente, grazie al clima un pochino più mite, hanno potuto interrarle, creando un roseto che presto andrò a visitare.

Mancano loro ancora un paio di rampicanti, che presto arriveranno. Hanno scelto due rose Noisette "Gloire de Dijon". Ottimo gusto e ottima scelta, d'altronde da loro non ci si poteva aspettare di meno.

Gloire de Dijon è una rosa del 1853 di Jacotot conosciuta anche col nome di Old Glory Rose. E’ una rosa sarmentosa di buone dimensioni, sontuosa, famosa per la sua bellezza e molto diffusa in passato ma molto apprezzata ancora oggi.  I fiori sono grandi, a coppa, profumati, ricchi di petali di seta, dai mutevoli colori dell’aurora, più chiari con il tempo.























Le rose del gruppo Noisette hanno una storia interessante. Questa storia inizia a Charleston, nel Sud Carolina nel 1814, quando Philippe Noisette, appartenente ad un famiglia di floricoltori francesi, e sovrintendente dell’orto Botanico della città, donò al suo vicino, un locale coltivatore di riso di nome John Champney, alcuni semi di rosa cinese, la Old Blush. 

Incrociando la Old Blush con una moschata, Champney ottenne una nuova varietà di rose, e per sdebitarsi, regalò i semi a Philippe Noisette. Entusiasta della varietà ottenuta, Philippe inviò i semi in Francia al fratello Louis, anch’egli esperto orticolture, che iniziò a diffondere le rose prima con il nome del fratello e, successivamente, con il semplice nome di famiglia, Noisette.

Le rose appartenenti a questo gruppo sono per lo più rampicanti, con poche e rade spine e un bellissimo fogliame ricco e leggero.

I fiori, elegantissimi, sono di colori tenui, pastello, ed emanano un forte profumo: dolce e fruttato.

Grazie al loro portamento morbido, e alla loro fioritura continua e abbondante, vengono utilizzate per coprire archi, pergole o grandi recinzioni. Bellissime anche se lasciate libere come grandi e morbidi cespugli.