venerdì 31 maggio 2024

LE NOSTRE AMICHE COCCINELLE

Ieri ho "acchiappato" un momento della vita di una coccinella che non avevo mai visto. Allora ho approfondito ed ecco qua alcune notizie su questi graziosi e utilissimi insetti. 

Qui sotto il loro ciclo vitale. 










Gli adulti vivono da uno a due anni, a seconda della rigidità dell'inverno.

La femmina della coccinella depone un gruppo di uova. Le uova sono di colore giallo o arancio chiaro e possono essere molto numerose, per via dell'elevata fecondità della femmina. Alcune specie possono addirittura produrne fino a 2.000, vengono deposte in gruppo nelle vicinanze delle fonti di cibo per le larve (come ad esempio le colonie di afidi o cocciniglie).












Quindi, se vedete un gruppetto di "palline" giallo sopra o sotto una foglia delle vostre piante, non distruggetele!!!

Dopo una settimana le uova schiudono. Dalle uova escono le larve, che si nutrono di insetti parassiti: acari, afidi, cocciniglie.










Dopo circa 15 giorni la larva diventa pupa (sono riuscita a trovare una coccinella proprio in questo stadio, foto sotto).
















Dopo circa 8 giorni la pupa diventa adulta.

Con l'arrivo dell'autunno, le coccinelle si preparano a svernare, trovando riparo nella corteccia degli alberi oppure sotto foglie secche cadute sul terreno. Si risvegliano a primavera ed è in questa stagione che avvengono gli accoppiamenti. Le femmine depongono fino a 50 uova che si schiudono nel giro di 4-5 giorni.

lunedì 27 maggio 2024

IL NUOVO ROSETO DELL'ORTO BOTANICO DI VITERBO

 Viterbo – Torna Aromataria, inaugurazione di un nuovo roseto e centinaia di farfalle

(da https://etrurianews.it/2024/05/23/viterbo-torna-aromataria-inaugurazione-di-un-nuovo-roseto-e-centinaia-di-farfalle/)

"La manifestazione si terrà sabato 25 e domenica 26 maggio, dalle 10:00 alle 19:00, presso l’Orto Botanico e offrirà ai visitatori la possibilità di partecipare a numerose attività pensate non solo per gli appassionati ma anche per le famiglie. Una particolare attenzione è stata rivolta all’organizzazione di momenti dedicati ai più piccoli. Sarà un’opportunità straordinaria per passare un’intera giornata immersi nella natura.

L’evento centrale dell’iniziativa sarà l’inaugurazione del nuovo roseto che sarà preceduta da una sessione di studio dedicata alla “Rosa, regina dei fiori“, con diversi approfondimenti volti a illustrare l’importanza di questa meravigliosa pianta nei diversi ambiti: dalla botanica alla storia fino alle tecniche più avanzate di coltivazione ed ibridazione. A conclusione, Carlo Carulli, esperto di rose, guiderà la visita inaugurale del roseto. Durante la manifestazione sarà possibile parlare con esperti di rose che potranno rispondere a tutte le curiosità dei visitatori sulla coltivazione e cura delle rose."

Anche in questa manifestazione è entrato il mio "zampino", grazie all'amico Carlo Carulli che ha insistito, con i suoi collaboratori, perchè nel nuovo roseto ci fosse posto anche per "una giovane ibridatrice italiana" che poi sarei io, visto che sono l'unica donna a rappresentare la categoria degli ibridatori. Un grazie immenso a Carlo per la fiducia che ha riposto in me, fiducia che spero presto di riuscire a dimostrare quanto sia ben riposta.

Carlo mi ha inviato la foto della dell'insegna che apre lo spazio dedicato alle rose moderne all'interno del roseto dell'Orto Botanico, e delle mie due rose in questo momento (foto di sabato scorso, spero che presto fioriranno).





















Probabilmente non è facile leggere quanto scritto sulla targa, perciò lo riporto:

Il termine "Rose moderne", pur non avendo una valenza in termini botanici, è ampiamente utilizzato nei sistemi di classificazione delle rose e universalmente condiviso. Analogamente alle rose classiche, anche le "moderne" sono suddivise in gruppi ornamentali. Non esiste una linea di demarcazione temporale condivisa per cui una rosa possa definirsi "moderna"; alcune rose incluse tra le moderne sono state ottenute oltre un secolo e mezzo fa. L'attribuzione al gruppo si basa sulla presenza di caratteristiche distintive quali la rifiorenza e l'introduzione di nuovi colori, tra cui il rosso e successivamente il giallo, caratteri ottenuti grazie all'incrocio con rose provenienti dall'Oriente. Il lavoro di esperti vivaisti ha portato alla creazione di diverse varietà e nuovi gruppi ornamentali, quali le rose HT (Ibridi di Tea) e le Floribunda, per citarne alcuni.

Nel roseto è presente una selezione di rose moderne che, seppur ridotta in numero, rappresenta una quota significativa degli ibridatori che hanno contribuito all'implementazione delle varietà. Tra gli "interpreti" di questa importante spinta innovativa, una menzione particolare merita David Austin, artefice della linea delle "Rose Inglesi". Queste rose sono il frutto dell'incrocio tra rose classiche e rose moderne e presentano caratteristiche miste, quanto a colori, profumi, portamento e rifiorenza. A completare il settore sono inoltre presenti rose di Barni, Tantau, Kordes, Meilland, Carruth, Davide della Libera e tanti altri ancora. Da segnalare la presenza di due varietà di recente introduzione di Valentina Bordini, una giovane ibridatrice italiana.