lunedì 29 giugno 2020

MISSIONE COMPIUTA!

Che dire della giornata di ieri, della "toccata e fuga" in Veneto/Friuli al solo scopo di recuperare una rosa reputata rarissima?
A mio vedere, è stata una giornata bellissima!
Il viaggio è andato bene, a parte il caldo, ma non c'era traffico.
La prima tappa è stata ad Alvisopoli, che ricade sotto la provincia di Venezia, dove, come mi aveva indicato Benedetta Piccolomini, abita una signora, Giuditta, riproduce la rosa Moceniga per talea.

La signora Giuditta, il marito Benito e la figlia Angela si sono dimostrati gentilissimi. Giuditta mi ha venduto la pianta di Moceniga più bella tra quelle che aveva, e quando Benito mi ha detto “sono stato io che ho trovato la pianta di rosa Moceniga nel bosco!” ho avuto il piacere di fare una foto con lui, per poter meglio documentare questa mia avventura.

Questa mattina la mia Moceniga ha già un nuovo fiore aperto.

A sostegno della rarità della rosa, Francois Joyaux, professore emerito di Civiltà orientare all’Istituto Nazionale di Lingue e Civiltà orientali, docente all’Università di Parigi e collezionista di rose antiche, non ha dubbi, la rosa Moceniga non è una mutazione, ma una varietà antica andata perduta a Parigi e ritrovata ad Alvisopoli. Delle tremila varietà di rose galliche censite all’inizio dell’800 dall’ibridatore Noisette, oggi ne sopravvivono 300 e la Moceniga è una di quelle estinte nel suolo francese.

A domani per la visita al castello di Cordovado!



mercoledì 24 giugno 2020

L'AVVENTURA CONTINUA

Come promesso, vi racconto come sta continuando la mia avventura, alla ricerca della rosa "Moceniga" di cui ho pubblicato ieri.

Per prima cosa, rifacendomi alla persona intervistata nell'articolo che ho riportato nel post di ieri, ho cercato su Facebook il signor Ivo Simonella. Ho avuto la fortuna di trovare il suo profilo, per cui gli ho mandato un messaggio tramite Messenger. Lui, molto gentilmente, mi ha risposto così:

"Buongiorno, la rosa in questione, Moceniga, è tuttora presente nel bosco e nei giardini prospicienti ad Alvisopoli. [nella foto, uno scorcio di Alvisopoli]
Può contattare direttamente il Comune di Fossalta di Portogruaro, e provare a chiedere a loro maggiori informazioni".

Ecco quindi un ulteriore indizio: il Comune di Fossalta.

Il logico passo successivo è stato quindi, quello di contattare il comune di Fossalta. Prima mi sono limitata all'indirizzo generico, di quelli che iniziano con "info". Poi, non ricevendo risposta, ho affinato la ricerca utilizzando gli indirizzi specifici. Ho visto che il vicesindaco aveva anche la carica di assessore all'ambiente, quindi ho disturbato proprio il vicesindaco. Quasi contemporaneamente mi sono giunte la sua risposta, e quella del primo contatto generico del Comune. Quest'ultima diceva così:

"Buongiorno,
purtroppo la rosa non è in vendita e non si può asportare, essendo bene tutelato.
Per completezza di informazioni, la proprietà del Parco dove si trova la rosa è di ATER VENEZIA."

la qual cosa mi ha piuttosto spiazzato. Ma la risposta del vicesindaco è stata più rinfrancante:

"Signora Bordini, spero di farle cosa gradita darle un paio di riferimenti per aiutarla nella sua ricerca.
Per quanto riguarda la possibilità di acquisto della rosa le invio il nominativo di un noto vivaista della zona che oltre a dedicarsi alla sua attività è una persona che ama il suo lavoro e diffonde le conoscenze che interessano il mondo floreale e penso sia la persona giusta per darle le risposte che cerca.
La persona in questione è il Signor Roberto Davide Valerio del Vivaio Bejaflor di Portogruaro (VE). Telefono XXXX.XXXXX. Se le interessa e sempre non ne sia ancora a conoscenza le posso indicare un bel libro di Andrea di Robilant "Sulle tracce di una rosa perduta" dove potrà trovare interessanti informazioni e risalire alla storia della rosa Mocenigo.
Sperando di esserle stato utile, le porgo i miei più cordiali saluti".

Questa è stata la luce che  mi ha indicato il passo successivo. Ho contattato tramite Messenger di FB il signor Valerio, il quale mi ha risposto immediatamente, con questo messaggio:

"Buongiorno Valentina. Piacere di conoscerla. Allora... un pianta di rosa Moceniga si trova anche presso il parco pubblico del castello di Fratta (sempre a Fossalta) e se prende una talea non credo che morirà nessuno. So che anche degli inquilini anziani delle case Ater si erano fatti un po' di talee, ma non li conosco di persona. Potrebbe essere più informata Benedetta Piccolomini, altra rosofila, che abita nel castello di Cordovado. Lei se non ha un cespuglio, sicuramente conosce i signori che hanno fatto le talee."

Su internet ho trovato facilmente i riferimenti al castello di Cordovado. Sul sito ufficiale c'erano anche due contatti: la signora Piccolomini con email e telefono, e un'altra signora.
Dopo due email senza risposta alla signora Piccolomini (ho cercato articoli su di lei: in italiano non è riportato, ma in un paio di articoli tedeschi viene chiamata con il suo titolo di Gräfin, contessa), mi sono fatta coraggio, e le ho scritto su Whatsapp. Ed ecco la sua risposta:

"Ciao Valentina, sicuramente potrai acquistare una piantina di rosa Moceniga ad Alvisopoli, telefonando alla signora Giuditta [poi mi ha inviato il contatto], di cui ti invierò il numero telefonico; se vorrai potrai venire ad ammirarne un esemplare ormai cresciuto nel giardino del Castello di Cordovado domenica 21 o domenica 29 giugno che sarà aperto alle visite dalle 10 alle 18. Cordiali saluti, Benedetta".

YUHU!!! La mia ricerca è terminata!
Ieri ho chiamato la signora Giuditta, l'ho avvisata che domenica sarei passata da lei ad acquistare una piantina di rosa Moceniga, e poi, naturalmente con la famiglia, proseguiremo per il Castello.

E' o non è divertente la passione per le rose?????