martedì 9 giugno 2020

LE ROSE PERNETIANE

Joseph Pernet-Ducher (1859-1928) è stato un coltivatore e ibridatore di rose francese. Nato vicino a Lione, era figlio di coltivatori: infatti lui rappresenta la terza generazione che svolge questo mestiere nella sua famiglia. Nel 1879 iniziò il suo apprendistato nel settore rose d'allevamento con il vivaio Ducher di Lione. Nel 1882, sposò Marie Ducher, figlia del proprietario, e conseguentemente adottò il nome di "Pernet-Ducher" per indicare il nuovo connubio.

E' il periodo in cui sono appena apparse le "ibridi di tè", questa nuova classe di rose che propone la rifiorenza e una vasta gamma di colori. Manca però ancora il giallo puro.


Dopo diversi anni di sperimentazioni, in cui fu utilizzata la "Rosa foetida persiana", Joseph Pernet-Ducher riuscì a introdurre il giallo nelle nuove rose da giardino con "Soleil d'Or" del 1900; i suoi ottenimenti, del tutto peculiari come "Rayon d'Or" (1910), si chiamarono "hybrides de lutea", poi "hybrides de thé pernetianae" e, infine, più semplicemente "Pernetianae". 
Il mondo dei rosaisti anglosassoni, com'era stato restio ad accettare "La France" quale espressione di una nuova tipologia di rose, ricusò decisamente il termine Pernetianae utilizzato ancora oggi in modo informale da moltissimi rodologi. Le Pernetiane, attualmente classificate come HT, sono particolarmente affascinanti per il colore dei getti e delle foglie, oltre che per la leggiadria dei fiori, anche se trovano qualche limite nella sensibilità alla ticchiolatura.

Nella foto, la mia pernetiana "Mme Hector Leuillot" del 1903, naturalmente di Pernet-Ducher.

mercoledì 3 giugno 2020

IL RIFUGIO DELLA ROSA

E' proprio vero che nessuno è profeta in patria...
Esiste un bellissimo roseto a una trentina di chilometri da casa mia, e sono venuta a sapere della sua esistenza da un servizio andato in onda sulla Rai! Si chiama IL RIFUGIO DELLA ROSA.

Si tratta di un'area di 5.000 mq con 500 piante di rose, peonie arboree ed arbustive, bulbose, salvie... nel comune di Alfonsine. Il roseto è di proprietà di una deliziosa coppia di signori, Gianna e Dino Martini, che lo gestiscono in quasi totale autonomia.
Durante la visita si sono dimostrati di una ospitalità squisita; rivedo nella signora Gianna la passione per le rose, e il desiderio di raccoglierne sempre di più, che ritrovo anche in me stessa.

Il roseto è composto da piante di varie tipologie, arbustive, sarmentose, climbing, rambler, antiche e moderne, rifiorenti o a fioritura unica. Vi sono rose Botaniche, Galliche, Damascene, Alba, Centifoglia, Muscose, Portland, Bourbon, Cinesi, Noisette, Tea, Ibridi Perenni, Ibridi di Moscata, Rugose, Floribunda, Ibridi di Te, Inglesi. Alcune di queste rose sono state ritrovate in vecchi casolari, lungo i fossi nelle campagne.

Molte sono ancora senza nome, sì, perchè nate spontaneamente nel roseto. 
Si può anche ammirare il Pancratium Marittimum, chiamato anche Giglio di Mare, che vive nelle spiagge della Sardegna, della Toscana e del Sud d’Italia e che un tempo era presente anche nelle nostre.

Proprietari: Dino e Gianna Martini
Indirizzo: Via Reale Lavezzola n.89, località Villa Pianta di Alfonsine
Modalità di visita: gratuita su prenotazione (340 0039435).


Durante la visita ho fatto tantissime foto, ne pubblico qualcuna.