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lunedì 3 febbraio 2025

UNA STORIA DI... SPORT

Trovo estremamente affascinante la capacità delle rose di mutare. Intendo i cosiddetti "sport": si tratta di mutazioni genetiche che avvengono in modo del tutto casuale e che possono produrre nuove varietà anche migliori rispetto all’originale. 

(vedi approfondimento nel mio blog https://valentinaelesuerose.blogspot.com/search?q=sport)

Esistono varietà di rose che mutano più facilmente di altre. Una di queste è sicuramente la rosa Iceberg, una floribunda di Kordes del 1958. Per chi fosse interessato alle sue origini, i suoi genitori sono

Robin Hood (hybrid musk, Pemberton, 1927) X Virgo (HT, Mallerin 1947).

La rosa Iceberg è una delle varietà di rosa più amate e apprezzate per la sua fioritura abbondante, resistente e dai colori puri e luminosi. Conosciuta per i suoi fiori bianchi candidi, è una rosa ideale per creare aiuole fiorite, bordure o anche per la coltivazione in vaso su terrazzi e balconi. Si trova facilmente nei vivai.











Nel 1991, in Australia, in una piantagione controllata della varietà  'Iceberg',  Lilia Margareth Weatherly scoprì una mutazione, che chiamò "Pink Iceberg" o "Pink Brilliant Iceberg". Si tratta ancora di una Floribunda che però era virata al rosa: le delicate sfumature di rosa dei petali producono quello che è stato descritto come un aspetto "dipinto a mano".














Ma la storia continua.

La tendenza a mutare di Iceberg viene ereditata da "Pink Iceberg": nel 1995, nella medesima piantagione, la signora Lilia Margareth Weatherly scopre una mutazione di Pink Iceberg che chiamerà "Brilliant Pink Iceberg". In questa pianta la tonalità rosa dei fiori si accentua.










E giungiamo ad una quarta mutazione,  da "Brillilant Pink Iceberg" 

La mutazione viene scoperta sempre in Australia ma da un altro vivaista, Edgar Norman Swane, nel 1998. La nuova varietà è un po' più bassa delle precedenti, ha fiori viola scuro con rovescio più chiaro, stami e antere rosso bordeaux scuro. E purtroppo non ha profumo, ma è comunque molto bella. Il suo nome è "Burgundy Iceberg" o "Burgundy Ice" e probabilmente è la più conosciuta tra le varie mutazioni.

Si trova facilmente nei vivai specializzati.





mercoledì 25 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: COSA SONO GLI SPORTS? (1° PARTE)

Succede, a volte, che una rosa decida di sorprenderci alterando il colore, la forma, il numero dei petali o il modo di crescere. Si tratta di mutazioni genetiche che avvengono in modo del tutto casuale e che possono produrre nuove varietà anche migliori rispetto all’originale.
Questo fenomeno è conosciuto in tutto il mondo con il nome di sport o sporting  ed è piuttosto raro ma considerato il grande numero di rose esistenti non sono mancate occasioni nella storia in cui una stessa Rosa abbia prodotto una o più mutazioni; può accadere anche nel nostro giardino di scoprire da un giorno all’altro che la pianta che conoscevamo abbia mutato una delle sue caratteristiche.

Bisogna distinguere innanzitutto fra mutazioni stabili ed instabili: le prime sono permanenti e producono una pianta che non ritornerà alla forma originale mentre le seconde possono in qualunque momento regredire restituendoci la pianta che l’ha generata.

Il caso più comune di instabilità genetica riguarda una delle più interessanti rose botaniche, la R. Foetida Bicolor (foto a destra), di colore arancio vivo con rovescio dei petali più chiaro, che spesso produce rami con fiori di colore giallo che altro non sono se non la R. Foetida originaria. Queste due varietà possono convivere sulla stessa pianta creando un’effetto molto particolare e curioso.

La mutazione più comune fra le rose riguarda il colore dei petali che spesso mutano tonalità mantenendo inalterate tutte le altre caratteristiche. La rosa Mutabilis , apprezzata e coltivata in tutto il mondo, ha prodotto uno sport di colore giallo chiaro nelle isole Bermuda e viene comunemente venduta con il nome di  Yellow Mutabilis ; la nuova pianta è identica all’originale se non per il colore dei fiori.


(continua)

sabato 28 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: COSA SONO GLI SPORTS? (3° PARTE)

(continua) 

Fino a qui abbiamo visto rose che hanno mutato solo il colore o il portamento ma alcune varietà si sono spinte oltre ed hanno mutato tutto ciò che era possibile mutare.

La rosa Centifolia, le cui origini risalgono alla fine del 1500, ha prodotto un gran numero di sports alcuni fra i quali di immenso valore storico e botanico, dando vita anche ad una nuova genealogia di rose comunemente note come Rose Muscose o Moss Roses. La prima mutazione ha prodotto nel 1770 circa Common Moss (foto), la prima
rosa muscosa (moss = muscosa) che differisce dalla progenitrice per la presenza di una patina resinosa e profumata sui sepali. Nel 1777 compare Unique in versione bianco puro seguita nel 1788 da Shailer’s White Moss muscosa di colore bianco.

Agli inizi del 1800 una mutazione delle foglie che diventano più grandi e ‘stropicciate’ dà origine alla Rosa Bullata e nel 1804 nasce Spong , versione più piccola e compatta della Centifolia che ha dimostrato una certa instabilità e tendenza a ritornare alla sua forma originaria. La mutazione più incredibile avviene nel 1827 quando sui sepali compaiono delle ‘creste’ molto vistose dando origine alla bellissima Rosa Cristata meglio conosciuta come Chapeau de Napoleon. Infine nel 1821 un’altra mutazione di colore ci regala Unique Panachee, sport instabile, con petali striati nei colori bianco e rosa.

Anche il capolavoro Souvenir de la Malmaison (foto) si è dimostrato un
instancabile trasformista.  Nasce nel 1843 in Francia come cespuglio con fiori stradoppi e quartati di colore rosa incarnato ed intenso profumo   e comincia presto a stupire: nel 1845 compare la versione Souvenir de la Malmaison Rouge di colore rosa intenso seguito nel 1887 da Kronprinzessin Viktoria di colore bianco soffuso di giallo pallido al centro del fiore. Nel 1893 esordisce la versione rampicante con fiori più grandi della versione a cespuglio e con accentuato vigore. Infine nel nel 1950 compare Souvenir de St Anne’s, una rosa di raffinata bellezza con fiori poco più che singoli.

Dr. Van Fleet è uno splendido climber, ibrido di R. Wichurana, introdotto da Van Fleet nel 1910 negli USA. Porta candidi fiori semidoppi di colore bianco rosato che si aprono da eleganti boccioli affusolati con delicato profumo su una pianta vigorosa e sana con un bel fogliame lucido. Non è molto diffusa probabilmente perchè non rifiorente ma soprattutto perchè ha prodotto uno sport rifiorente che è diventata in breve tempo una delle rose più importanti e conosciute al mondo. New Dawn, nata nel 1930, è identica alla progenitrice ma è capace di rifiorire ed è stata la base per l’ibridazione di molti rampicanti moderni fra i quali Aloha (Boerner), Pink Perpetue e Parade . New Dawn a sua volta ha prodotto due sports: Awakening , nel 1935, con fiori stradoppi e quartati di colore rosa chiaro soffuso di arancio e Weisse New Dawn , nel 1959, con fiori di colore bianco puro (da non confondere con White New Dawn).

Ancora più prolifica la rosa Ophelia, di origini sconosciute, scoperta da W.Paul nel 1912, uno dei primi e più importanti Ibridi di Tea e progenitrice di molte rose moderne, che pare abbia prodotto oltre 30 sports, direttamente ed indirettamente, di diverso colore e forma, rampicanti e non.

Un'altra famosa Ibrido di Tea che ha prodotto diversi sports stabili è Peace (Gioia, Mme A. Meilland, Gloria Dei, sono altri nomi con cui è conosciuta nel mondo).
In ordine cronologico, nel 1951 ha prodotto la versione rampicante, nel 1958 "Lucky Piece", nel 1959 "Garden Party", nel 1960 "Super Star", nel 1962 "Chicago Peace", nel 1966 "Kronenbourg", nel 1991 "Love and Peace".



venerdì 11 ottobre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "RED INTUITION"


Oggi vi presento una rosa variegata, "Red Intuition" dell'ibridatore francese Delbard (1999). In realtà Red Intuition non è una sua "creazione", ma uno "sport", cioè una mutazione di una sua rosa precedente: "Belle rouge" del 1996 (foto qui a destra).

Come si può vedere dalla foto, Belle Rouge è una bella rosa, piena, ma niente di speciale se posso permettermi.

La sua mutazione Red Intuition, invece, è veramente qualcosa di particolare. 

Ma non è finita. Ci deve essere, nella specie, una certa instabilità genetica, in quanto Red Intuition ha creato a sua volta uno sport, che è stato chiamato "Pink Intuition". (foto sotto a Belle Rouge).

"Red Intuition" viene descritta come una "rosa da fioristi", cioè una rosa intesa per il mercato specialistico dei fioristi. Questo tipo di rose di solito viene coltivato in serra e può rivelarsi meno resistente di una Ibrido di Tea.

Dalla mia esperienza, posso dire che Red Intuition non soffre il nostro caldo estivo e non è particolarmente delicata.

L'aspetto è quello tipico di una Ibrido di Tea: petali turbinati, di un rosso vivo variegati di rosso più scuro. Purtroppo non ha profumo, ma fiorisce praticamente in continuazione dalla primavera all'autunno.
Forma un cespuglio alto fino a 1,5 m., e ha un fogliame lucido e sano.

Quando l'ho acquistata, l'ho voluta mettere sul lato del giardino che dà sulla strada, al posto di un'altra che ho tolto. Proprio perchè è così particolare, ho voluto "offrirla" alla vista di chiunque passi.

     

mercoledì 11 settembre 2019

LA ROSA DEL GIORNO: "QUEEN ELIZABETH"

La rosa che vi presento oggi è l'ibrido di tea "Queen Elizabeth". 
Nonostante sia dedicata alla Regina di Gran Bretagna, questa rosa non è stata prodotta da un ibridatore britannico, ma dallo statunitense Walter Lammerts, che durante la sua carriera ha creato moltissime rose ibridi di tea e grandiflora.
La classe Grandiflora ebbe proprio origine con questa rosa. Le rose Grandiflora presentano una combinazione dei caratteri delle ibridi di tea e delle floribunda, e naturalmente devono avere fiori grandi.

La "Queen Elizabeth" fu introdotta nel 1954 in onore dell'incoronazione della Regina Elisabetta avvenuta nel 1952.
E' una rosa diffusissima, praticamente si trova in ogni giardino tradizionale (magari l'avete anche senza saperlo).


Quando fiorisce, forma grandi mazzi eleganti di boccioli rosa, appuntiti, ma occasionalmente si possono trovare anche singoli boccioli su steli piuttosto lunghi. Pertanto è anche una buona rosa da taglio.

Quando i boccioli si aprono, i petali centrali formano una coppa profonda, mentre quelli esterni ricadono all'indietro, più chiari, creando un gradevole contrasto di toni anche con gli stami gialli centrali.
Il profumo non è forte ma dolce e leggero. Fiorisce durante tutta la stagione.
Crea un cespuglio piuttosto stretto ma che può raggiungere anche i 2,5 m. di altezza, tanto che a volte può essere trattata come una piccola rampicante e fatta crescere contro un muro. Esiste anche uno sport rampicante, ma è troppo vigorosa tanto che i rami risultano troppo rigidi e difficili da piegare.
Esistono altri due sport, uno bianco e uno giallo.

Può soffrire di ruggine verso la fine della stagione, perciò attenzione a fare in tempo i dovuti trattamenti.

"Queen Elizabeth" ha ricevuto una marea di premi da quando fu introdotta nel 1954, incluso il premio per la "Rosa dell'Anno" 1979.
Se non l'avete già nel vostro giardino, potreste prenderla in considerazione.

martedì 22 giugno 2021

SEI UN NUOVO LETTORE CAPITATO SUL MIO BLOG PER CASO?

Salve, nuovo lettore. 
Sei capitato su questo blog per caso? Magari hai digitato sul motore di ricerca le parole "rose, coltivazione, giardino, ecc." ma non sai bene perchè? 
Di fatto, al momento non hai nemmeno una rosa, e neanche un gran giardino, magari solo un terrazzo, o un balcone, o un patio...

Eppure qualcosa ci deve essere, se sei finito qui. Nel tuo inconscio, si sta risvegliando un richiamo atavico, la coltivazione del verde è nel DNA di tutti gli uomini (e donne naturalmente), e la coltivazione delle rose può essere un'idea come un'altra... Ma perchè proprio le rose? Non c'è un perchè, ci sono solo i gusti personali, le preferenze, le simpatie, con le quali nasciamo e che a poco a poco, con l'esperienza del mondo, vengono a galla e ci fanno diventare amanti di un certo sport, di un hobby, di un luogo...

Se sei finito qui, caro nuovo lettore, forse dal tuo subconscio sta cercando di uscire un messaggio: dedicati alle rose, ti piacerà!

Allora perchè non provare? Recati da un vivaista, ma non farti consigliare, almeno non subito; piuttosto prenditi un po' di tempo per visitare tutto il vivaio: sicuramente una, due, anche tre rose ti colpiranno. Scegline una, chiedi al vivaista di cosa si tratta, e portala a casa (dopo averla pagata naturalmente!). Ti svelo un segreto: non sei tu ad avere scelto quella rosa, è la rosa ad avere scelto te!

Se il "tradizionale" percorso verso la passione per le rose non ha subito radicali cambiamenti nel tuo caso, probabilmente avrai scelto una rosa Ibrido di Tè. Per ora non preoccuparti del tipo, pensa solo ad averne cura. Se pensi di tenerla in vaso, cambiale subito il vaso in cui si trova con uno più grande, aggiungendo terriccio misto a terra normale, e un po' di concime (il guano di uccello va benissimo). Poi mettila in una posizione in cui possa godere di molto sole. Innaffiala spesso, soprattutto nelle prime settimane dopo l'acquisto.

Se invece hai spazio per metterla a terra, scegli una posizione soleggiata, scava una buca profonda un po' più del vaso in cui si trova la rosa al momento dell'acquisto. In fondo alla buca metti il solito guano, e ricopri con terra da giardino. Innaffia abbondantemente e tienila costantemente innaffiata, soprattutto adesso che è estate.

Ecco, il primo passo verso l'hobby della coltivazione delle rose è
compiuto. Ti ritroverai a cercare notizie più approfondite in internet, forse anche ad acquistare libri sul tema. Un po' alla volta verrai a sapere che esistono tante varietà di rose, non solo le HT. Ti appassionerai volta a volta di una certa rosa, se te lo puoi permettere (in termini di spazio) la acquisterai, per passare alla successiva, perchè le rose non finiscono mai, come la passione per loro...

Ecco caro nuovo lettore, se stai per iniziare questa esperienza, non posso fare altro che dirti, sinceramente, "benvenuto nel club, vedrai che ti appassionerà". E ti prego, scrivimi per farmi sapere qualcosa. E se vuoi metti Like al mio blog, e iscriviti nei lettori. Grazie!

venerdì 27 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: COSA SONO GLI SPORTS? (2° PARTE)

(continua) 

Chi non conosce Mary Rose? Questa eccezionale varietà di colore rosa malva, introdotta da David Austin nel 1983, ha prodotto diversi sports, uno più bello dell’altro. La prima mutazione ci ha regalato Winchester Cathedral di colore bianco puro ed una seconda mutazione ha prodotto Redoutè di un colore rosa incarnato che, secondo lo stesso Austin, è la più bella fra loro. Le tre piante sono identiche per quanto riguarda portamento, rifiorenza, fogliame e profumo e differiscono solamente nel colore (vedi foto sotto).



Entrambe le mutazioni sono stabili e sono quindi state commercializzate in tutti i continenti ma la voglia di sorprendere di Mary Rose non si è fermata qui: sono occorse infatti ulteriori mutazioni che hanno prodotto versioni striate ma che si sono dimostrate instabili e quindi non adatte ad essere vendute. 

Restando fra le rose ibridate da David Austin, anche Heritage , con bellissimi fiori delicati di colore rosa chiaro ed intenso profumo, ha mutato il suo colore in bianco crema regalandoci Rose Marie che per qualche strano motivo è stata ritirata dal commercio poco dopo la sua introduzione ma che rimane, a nostro modesto parere, una delle più belle rose inglesi di sempre.

Sono frequenti i casi in cui una rosa ha mutato il proprio modo di crescere anzichè il colore, trasformando il portamento da cespuglioso a rampicante.  Lady Hillingdon, Devoniensis, Iceberg,  Old Blush, Gruss an Aachen e Crimson Glory sono un’ottimo esempio di rose a cespuglio che hanno dato alla luce la versione sarmentosa.

La deliziosa polyantha Cecile Brunner (nella foto) ha prodotto uno sport
di colore bianco, la White Cecile Brunner , una versione con sviluppo molto più ampio e vigoroso conosciuta con il nome di Bloomfield Abundance ed infine una versione rampicante, la Climbing Cecile Brunner , il cui impressionante vigore (quasi una rambler) ci fa sorridere al pensiero della piccola pianta da cui si è generata.

Molto raro è il caso invece di una rosa rampicante che muta in una forma cespugliosa ma la natura è imprevedibile e la bellissima Felicitè et Perpetue ha voluto deliziarci con una piccola perla conosciuta con il nome di Little White Pet.

(continua)

venerdì 12 luglio 2019

DOMENICO AICARDI E IL "SEMINATORE" O "IBRIDATORE"

Ritengo assolutamente interessante quanto ho letto sul libro "Le Rose" di Domenico Aicardi sulla figura del seminatore o ibridatore di rose. Pertanto lo trascrivo di seguito. 

Domenico Aicardi (1878-1964) iniziò lavorando all'ibridazione dei garofani. Nel 1928 acquistò in Francia 100 rosai, da questo modesto patrimonio iniziale, a soli due anni di distanza, si aggiudicherà tutti i premi al Concorso di Roma del 1933. Le rose di sua creazione hanno abbellito numerosi e importanti giardini e fornito fiori recisi per i fiorai di mezzo mondo.

(Tratto dal libro "Le Rose" di Domenico Aicardi, 1951.)

"Con il nome di seminatore intendo definire chiunque si dedichi alla semina delle rose, sia come dilettante, sia come professionista, allo scopo di produrre nuove varietà; tanto colui che utilizza i semi raccolti su qualsiasi rosa, quanto quelli ottenuti in seguito ad incroci: operazione quest'ultima da ibridatore.

Quando si dice seminatore di rose, non si intende un seminatore nel senso comune, perchè le rose non si seminano per riprodurle alla stessa stregua di altri vegetali, ma per la ricerca di nuove varietà. [Infatti] Il seme non riproduce fedelmente nelle rose le caratteristiche della pianta madre, salvo che nelle specie pure, giacchè per la maggior parte sono ibridi.
Le specie pure si possono fissare in 93 per le asiatiche, 10 per le europee, 18 per le americane, formando un totale di 121 specie pure in tutto il mondo.
La seminagione pura e semplice non dà quasi mai soggetti migliori, mentre l'incrocio o l'ibridazione possono dare origine a tipi interessanti per vigore e bellezza: ciò avviene per il fenomeno di "eterosi".

La semina considerata come passatempo costituisce uno "sport", ma quando è praticata con indirizzo professionale, diventa un mestiere, un'arte. Nel primo caso non è necessario che il seminatore abbia conoscenze o preparazione speciali, poichè per buona parte si tratta di fortuna e chiunque vi si può avventurare, nulla rischiando.

Nel secondo caso, invece, oltre al possesso di un'attitudine alla valutazione, sono necessarie conoscenze di botanica e di genetica, nonchè una buona preparazioen nella nomenclatura enella classificazione delle rose. Tutto ciò, s'intende, congiunto ad altre doti, come pazienza, costanza, ordine, intuito, percezione e, soprattutto, buon gusto."

Alcune rose create da Domenico Aicardi:










Cristoforo Colombo

















Signora Piero Puricelli

















Elettra















Gloria di Roma













Saturnia






lunedì 25 novembre 2019

LE MIE ROSE VARIEGATE

Ecco una disamina delle mie amatissime rose variegate, 4 in totale.

RED INTUITION
Questa varietà deriva da uno sport (mutazione spontanea) di una rosa rossa (Bel Rouge, Delbard 1996), che Guy Delbard scoprì nel 1999. 
Dopo che è stata controllata a lungo la stabilità della mutazione, è stata introdotta nel 2004. E’ una varietà veramente ottima per il fiore reciso, poiché forma una pianta vigorosa, quasi priva di spine, con steli ben lunghi e diritti. Il fogliame è brillante, verde medio, ed i fiori sono ben grandi e doppi, di forma classica, rosso vivo strati e quasi damascati di rosso scuro. Non è profumata ma rifiorisce molto bene ed ha un’ottima resistenza alle malattie.
La mia pagina dedicata a Red Intuition è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-13.html.

   


ORANGES'N'LEMONS
La rosa Papagena - Oranges'n'Lemons è una rosa floribunda selezionata da McGredy Roses International (Nuova Zelanda, 1985).
Questa particolare varietà ha fiori striati giallo ed arancio, doppi, larghi, composti da 40 petali mediamente profumati (profumo fruttato). 
E' una rosa rifiorente che si sviluppa fino a 100 cm (può essere coltivata come rampicante) per 60 cm di larghezza. Pianta molto vigorosa e resistente alle malattie con fogliame medio verde scuro. Si può prestare per la produzione di reciso.
La mia pagina dedicata a Oranges'n'Lemons è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-29.html

    


FERDINAND PICHARD
Ferdinand Pichard è un ibrido perpetuo prodotto da  Rémi Tanne (France, 1921). 
Quasi un’epigona del gruppo, produce fusti lunghi ed arcuati che si riempiono di fiori e che ne rendono possibile l’utilizzo anche come piccolo rampicante.
Le foglie sono grandi e verde scuro, molto resistenti alle infezioni fungine. 
Il fiore, a coppa, ha una variegatura instabile; le ampie pennellature di rosso cremisi si stendono a capriccio, talvolta su fondo bianco, talaltra sul rosa chiaro: probabilmente dipende dal clima, perché questa rosa non ama l’eccessiva insolazione.
Ottimo il profumo, che ricorda quello delle Bourbon, con una nota leggera di violetta.
La mia pagina dedicata alla Ferdinand Pichard è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-37.html.

  


HANABI
Hanabi è una rosa rampicante moderna bicolore di Tom Carruth. In giapponese Hanabi significa fuochi d’artificio e questa rosa dai fiori semi-doppi, rosso striato di bianco e rosa, con al centro evidenti stami gialli, sembra rappresentare proprio lo scoppio di un bengala. 
Il profumo è lieve, di mela e rosa. Grazie alla flessuosità dei rami ed a una grandissima quantità di fiori prodotti, Hanabi offre uno straordinario effetto di massa e di copertura fin dal basso, con un sviluppo contenuto di circa 2,5 metri.
La mia pagina dedicata ad Hanabi è all'indirizzo http://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-53.html

  

mercoledì 9 febbraio 2022

LA ROSA "BELLA DI MONZA" - UN INTERESSANTISSIMO ARTICOLO DI SABRINA MASNATA

Ho conosciuto Sabrina Masnata tramite Facebook, grazie alla comune passione per le rose. Nella vita lavorativa fa l'insegnante di inglese, nel tempo libero è nientemeno che presidente dell'associazione "Quellicheatrasta Cistannobene", curatrice del delizioso e romanticissimo Roseto di Murta, frazioncina di Genova, e rosaista esperta.

Ho trovato questo suo articolo e, dietro suo permesso, lo riporto con piacere sul mio blog, perchè parla di una rosa italiana con alle spalle un po' di mistero.

«Numerosi esemplari di piante rare e preziose sono qui coltivate [nel roseto di Murta, n.d.r.] grazie agli sforzi dei giardinieri. …e qui vediamo anche con la stessa frequenza la varietà di rosa bengala (chinensis) ottenuta in questi giardini reali e nota come rosa bella monzese. La persona che l’ha creata è Luigi Villoresi che ha contribuito a rendere questi giardini a lui affidati belli e fruttuosi, introducendo centinaia di miglioramenti e novità’.

Nel 1777, i monarchi d’Asburgo, sovrani del ducato di Milano, commissionarono la costruzione di un magnifico palazzo circondato da parchi e giardini, nei pressi di Monza. Lo splendido edificio fu residenza di Ferdinando d’Austria, tra l’altro brillante botanico, fino all’arrivo dei francesi nel 1796. Con la proclamazione del Regno d’Italia, il palazzo di Monza divenne la dimora del vicerè: Eugène Rose de Beauharnais, figlio nato dal primo matrimonio dell’Imperatrice Josephine. In questi anni, come ormai ben sappiamo, anche la storia della rosa stava cambiando. 

Dall’Oriente arrivavano le nuove regine del giardino: le rose cinesi.
La Lombardia dell’Illuminismo era un ambiente molto fertile anche per gli studi di botanica che non si arrestarono dopo il ritorno degli austriaci nel 1814, anzi continuarono con nuovo impulso. In particolare, i Giardini Reali di Monza divennero un centro di sperimentazione e produzione di molte rose dal sangue cinese che erano, allora definite del Bengala (perchè prima di essere introdotte in Europa, venivano studiate e propagate dall’Orto Botanico di Calcutta, in India ‘Gioiello della Corona’ britannica).
Poco dopo essersi insediato, il vicerè Behauarnais assunse un giovane agronomo come capo giardiniere: Luigi Villoresi che non solo progettò e curò quello che il celebre paesaggista inglese Loudon, nel 1835, definì: ‘il più bel giardino in Italia’, ma riuscì ad ottenere diverse rose tra le quali una chinensis chiamata Rosa modoetiensis ‘Villoresi’, Rosa semperflorens ‘Villoresi’ oggi nota come ‘Bella di Monza’. Di Villoresi Loudon scrisse: ‘Ottenne dai semi della Rosa Bengala, fecondati con altre rose, più di cinquanta varietà diverse, tra cui alcune profumatissime e Bellissime’. Della ‘Bella di Monza’, il medico Mezzotti scrive sempre nel 1835: ‘Nessuna rosa, io penso, raggiunge i meriti di quelle di questi Giardini Reali, che sono praticamente sempre in fiore e tra cui spicca la ‘Rosa di Monza’. Nella prima metà del 1800, il secolo delle rose, la rosa di Villoresi compariva nel cataloghi dei vivai di tutta Europa, anche in quello del grande Vibert che nel suo Essai sur les roses la cita come rosa molto resistente.

Una chinensis che vorremmo avere nella collezione del Roseto di Murta proprio per la storia che racconta. Unico problema: purtroppo, non la si trova più in commercio perché probabilmente è estinta. Pare, infatti, che anche l’esemplare in coltivazione al Roseto di Monza possa non essere la pianta originale, ma la Rosa chinensis ‘Serratipetala’ che abbiamo già nel giardino, o forse è la ‘Serratipetala’ ad essere la ‘Bella di Monza’ di Villoresi? Il viaggio delle rose antiche, specialmente le molte varietà nate dopo l’arrivo delle prime chinensis a fine ‘700, era complesso e spesso non è facile tracciarlo e attribuire chiaramente la paternità (o maternità) delle rose.
Anche un altro ibrido di cinese: ‘Cramoisi supérieur’ pare legare il suo nome a quello di Villoresi. Secondo quanto si legge sul sito, https://www.helpmefind.com/rose/plants.php, utile portale di studio e ricerca sulle rose al quale contribuiscono esperti da tutto il mondo, la versione a cespuglio, nata da seme di ‘Slater’s Crimson’ China e introdotta ufficialmente nel 1832 dal francese Coquereau, probabilmente esisteva già dal 1818 e nel 1832 era già coltivata a Monza. Da questa pianta, pare essersi originata come ‘sport’ proprio la Rosa chinensis ‘Serratipetala’ alias ‘Bella di Monza’. Potrebbe dunque anche questa magnifica rosa sempre in fiore essere in realtà una delle creazioni date per perdute di Villoresi? Le sue rose furono inglobate nei cataloghi francesi e tedeschi che, probabilmente, ne cambiarono il nome, cancellandone la paternità. Non è detto, quindi, che siano estinte come sembra. A me piace pensare che siano ancora presenti nei nostri giardini e di tanto in tanto, amo ricordare e onorare sul sito del roseto la memoria di questo importante personaggio della botanica italiana che ha contribuito con il suo genio a creare e diffondere bellezza nel mondo».























martedì 4 settembre 2018

MUTAZIONE?

Lo sapevate che le rose che avete in giardino, che coltivate da anni, possono subire delle mutazioni?

Può infatti capitare di assistere a "sport", ovvero mutazioni spontanee di parti della pianta, ad es. una rosa bianca che improvvisamente produce qualche fiore con striature rosse o altri colori ecc... 
Se noi utilizziamo i semi di quei fiori o riproduciamo per talea quei rametti modificati, possiamo ottenere rose diverse e a volte con caratteri nuovi, impossibili da ottenere con l'ibridazione (più è complessa la genealogia della rosa, più è facile che queste mutazioni si verifichino...).

Penso che una mia rosa abbia subito una mutazione, anzi, "a naso" direi che ne sono certa.
La rosa che ho identificato con il n. 42, un ibrido di tea, forse "Spot Light" di Barni, la possiedo da ormai 5 anni. Con mio gran dispiacere, mi è sempre sembrata priva di profumo.
Bene, da quest'ultima fioritura di agosto-settembre, i fiori hanno iniziato a... puzzare!
Davvero!




La spiegazione che mi dò è questa: che sia tornato in superficie il carattere della rosa che ha dato origine al colore giallo nelle rose, e cioè la "rosa foetida persiana".
Vediamo di cosa si tratta.

E' ubrido molto antico, di capitale importanza per la storia delle rose, l’unica a fiore giallo conosciuta in Europa fino agli esordi del XX secolo. Il colore giallo, nelle rose, è un carattere genetico del tutto residuale e recessivo: per questo motivo, nonostante Foetida Persiana fosse conosciuta in Europa sin dal ‘600, e nonostante i numerosi tentativi intrapresi, gli ibridatori non riuscirono mai ad ottenere nuove varietà di colore giallo. Joseph Pernet-Ducher, nell’anno 1900, utilizzandola in combinazione con un ibrido di tea, inaugurò il nuovo secolo con la prima rosa veramente gialla, la “soleil d’or”, capostipite di tutte le rose moderne di colore giallo o arancione.

E' chiamata "fetida" perchè ha un odore che alcuni trovano spiacevole. La mia "mutante" ha un odore che sicuramente TUTTI troverebbero spiacevole. Assomiglia molto all'odore dei denti di leone (quando ero piccola io, i bambini lo chiamavano "fiore della pipì"), però più forte. Volete passare da me a dare una annusatina?

mercoledì 14 febbraio 2024

A PROPOSITO DI ROSE RAMPICANTI

Le rose rampicanti non sono tra le mie preferite, ma non si può negare che, utilizzandole al meglio, creino degli effetti strepitosi nei giardini.

Domenico Aicardi ci dice che 

"tutte le rose rampicanti hanno un vasto e largo impiego nell'ornamento dei giardini. Il loro adattamento è altrettanto cario quanti sono i tipi.

Esse possono utilizzarsi per: 

- coprire muri e pareti di ogni genere, pergolati e pergole, tralicci, cancellate, portali, colonne, archi, verande;

- servono a costituire mascheramenti, divisioni, siepi, difese, a formare ghirlande, cordoni, "pillars".

Però bisogna sempre tenere presente lo scopo cui le rose rampicanti sono destinate. Un tipo può essere ottimo per costituire una colonna e non per coprire un pergolato e un traliccio. 

Per portare le rose rampicanti al massimo del loro rendimento è necessario saperle ammaestrare in tempo e nei modi voluti. Tutti sappiamo che la linfa delle piante tende a portarsi in alto, cioè verso la cima di ciascun ramo; ciò avviene tanto più speditamente e con maggior affluenza quanto più i rami sono dritti ed eretti; di modo che le gemme apicali, essendo in condizioni di sviluppo più favorevoli, germogliano e sviluppano più precocemente ed a detrimento di quelle che si trovano in basso che, per mancanza di nutrizione, per la maggior parte rimangono latenti.

Le rose rampicanti, a differenza di quelle cespugliose, devono essere ben vestite sino dal piede, cioè coperte di foglie e fiori dalla  base alla cima. Quando il piede di una rosa rampicante è nudo, viene a mancare uno dei fattori decorativi di grande importanza e perde molto della sua prestanza."

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Vediamo ora gli utilizzi delle rampicanti e alcune tra le varietà più adatte (gli elenchi di varietà non pretendono assolutamente di essere esaustivi - tra parentesi alcuni vivai che le tengono).

ROSE RAMPICANTI PER MURI E GRATICCI

in genere di taglia contenuta (attorno ai 3 metri, possono talvolta, e in condizioni ottimali, raggiungere altezze ragguardevoli). Vanno incluse in questo gruppo le forme rampicanti di HT e di Floribunda, ad esempio, che si caratterizzano per la fioritura molto lunga o ripetuta, per il portamento ordinato e la crescita contenuta. Durante la stagione vegetativa emettono un numero piuttosto scarso di nuovi getti, tendendo ad invecchiare rapidamente.

Altissimo, rosso, rampicante moderna, fiori semplici, da climi freschi (Vittori Vivai)













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Boule de Neige, bianco, Noisette, cresce fino a 3 metri formando un cespuglio lasso e foglioso. Si spezza facilmente e va maneggiata con cura, predilige climi caldi. Rifiorente (Vivaio Fior di Rosa)











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Cassandre, rosa ciliegia, Rampicante moderno, rifiorente, leggermente profumata (Vittori Vivai)














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Castor, rosa, Polyantha-Ibrido di Moschata-Tappezzante, rosa dalla fioritura quasi continua, usata sia come tappezzante o anche per archetti, muri, graticci e obelischi (il Rosificio)










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Cocktail, mélange di rosso, rosa e giallo, Arbustiva Moderna, piccolo rampicante o grosso arbusto, rifiorente, profumata, adatta per muretti o graticci (Vittori Vivai, Veimaro, Fior di Rosa, Rose.it)













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Guinée, rosso scuro, Rampicante moderna, fiore simile alle HT, sensibile a qualche avversità, dopo una prima fioritura seguono scarsi fiori o nulla del tutto. Molto profumata, rosaio popolarissimo (Vittori Vivai, Rose.it)










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M.me Gregoire Staechelin (conosciuta anche come La Belle Espagnole), rosa, HT, profumata, bei cinorrodi piriformi (Vittori Vivai, il Rosificio, Rose.it)















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Phyllis Bide, polyantha, color albicocca-salmone, profumo assente o molto lieve (il Rosificio,  Fior di Rosa)










ROSE RAMPICANTI PER ARCHI

Alcune rose rampicanti (Climber) crescono così in fretta che seppellirebbero un arco di rose sotto di loro. Sono da preferire quindi varietà che raggiungono un’altezza massima di 2-3 metri. Sviluppano germogli relativamente morbidi che si avvolgono delicatamente attorno all’impalcatura. 

Anche le Rose Rambler fanno la loro figura su un arco di rose, però hanno bisogno di un po’ più di attenzione perché i germogli crescono ostinatamente verso l’alto. Per ottenere più fiori, piegate alcuni rami in orizzontale. 

(per la differenza tra Climber - Rampicanti, e Rambler - Sarmentose, vedi questo articolo).


Guirlande d'Amour, ibrido di Moschata, bianca, di Lens, profumo forte (Vivaio Fior di Rosa)












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Frau Eva Schubert, ibrido di Wichurana, Lambertana, di Hugo Tepelmann, rosa, occasionalmente rifiorente (Pharmarosa.it)














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Super Dorothy, rosa col rovescio più chiaro, di Karl Hetzel, occasionalmente rifiorente (Rose.it, Vivaio Fior di Rosa, Novaspina, Vittori Vivai)












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Super Excelsa, rosso scuro col centro chiaro, di Karl Hetzel, occasionalmente rifiorente (il Rosificio)



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Ghislaine de Féligonde, ibrido di Multiflora, giallo chiaro, di Eugène Turbat, molto profumata (il Rosificio, Vivai Veimaro, Novaspina, Vivaio Fior di Rosa)


























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Teasing Georgia, rosa inglese di D. Austin, gialla con sfumature albicocca, profumo medio. In realtà è nata come rosa ad arbusto, ma se  la si alza su elementi di viticcio, può facilmente raggiungere un’altezza di tre metri. Fiorisce fino ai primi geli.






























ROSE PER PALI, COLONNE, LAMPIONI
Quelle adatte a questi scopi sono le rose Climbing, quelle rose rampicanti le cui dimensioni si possono definire “contenute” (2,5-4 mt) e il cui portamento risulta essere molto più rigido rispetto alle Rambler, con un numero notevolmente inferiore di ricacci nuovi. Sono quasi tutte rifiorenti e derivano, in molti casi, da sport di rose H.T., Floribunda, Arbustive. Molte possono essere usate per essere addossate a pali, colonne e lampioni, attorno a cui possono essere avvolte senza creare ingombro o confusione. Queste rose si definiscono da pillar e sono rosai climber dal portamento eretto. L’altezza è variabile e può andare dai due ai quattro metri. Inoltre molti alti arbusti (come alcuni Ibridi di Moschata o Rose Inglesi) possono essere usate come rose da pillar. Anche le Noisette non troppo esuberanti si prestano molto bene a questo scopo.
Sono numerosissime e quindi la mia lista è tutt'altro che esaustiva.

Alba Semi-Plena, bianca con stami gialli, molto profumata (Quando Fioriranno le Rose, Vivaio Fior di Rosa, Rose.it, Rose Glorio, Vivai Veimaro)





















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Aloha, rosa corallo, di Eugene S. Boerner, HT rampicante, profumata, rifiorente (Rose.it, Vivaio Fior di Rosa)





















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Autumn Delight, Ibrido di Moscata, di Bentall, bianca, profumo forte (Le Rose di Regina)













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American Pillar, rosa, Ibrido di Wichuriana, di W. Van Fleet, profumo assente o leggero (il Rosificio, Vivaio Fior di Rosa, Rose.it, Quando Fioriranno le Rose, Vittori Vivai)




















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Blanc Pur, bianca, Noisette, di Mauget, fioritura unica ma abbondante, profumata (Vivaio Fior di Rosa)






















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Compassion, rosa-arancio, di Harkness, HT rampicante, profumo forte (Novaspina, Vivaio Fior di Rosa, Vittori Vivai)

























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Eric Tabarly, rossa, di Meilland, profumata,rifiorente (Vivai Veimaro, Rose.it)



















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Polka, rosa albicocca, di Mouchotte-Meilland, profumata, rifiorente (Rose.it, Vivai Veimaro)
















GRANDI RAMPICANTI DA ASSOCIARE AD UN ALBERO
Queste sono le rampicanti "rambler", quelle rose che presentano uno sviluppo estremamente esuberante, con rami molto lunghi e flessuosi, prodotti in numero abbondante durante la stagione vegetativa. La maggior parte di queste rose, deriva da Sarmentose botaniche (Wichurana, Multiflora, Sempervirens etc…)ed hanno ereditato, oltre all’estrema vigoria, anche la mancata rifiorenza, salvo alcuni sporadici casi. Alcune sono rose botaniche o arbustive che raggiungono notevoli dimensioni e si possono crescere come rampicanti. Molte tra queste cultivar vengono utilizzate per essere associate a degli alberi, anche di grandi dimensioni.

Aglaia, sin. ‘Yellow Rambler’, di J. B. Schmitt, giallo-bianco, Multiflora sarmentosa, precoce, non rifiorente, può crescere come grande arbusto senza sostegni (Quando Fioriranno le Rose)














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Aimée Vibert, bocci rosa, fiori bianchi, Noisette, di Vibert, una sola fioritura, ma lunga, profumata (Rose.it, Vivaio Fior di Rosa, Novaspina, Vittori Vivai)














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Alchymist, variabile da giallo crema a rosa, di Kordes, Arbustiva con carattere sarmentoso, non rifiorente, rustica, ma predilige climi caldi (Rose.it, Vivaio Fior di Rosa)

















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Belle Portugaise, rosa chiaro, Ibrido di Gigantea, di Henry Caieux, non rifiorente, molto profumata, raggiunge i 5 metri, anche i 10 se appoggiata ad un albero (Vivaio Fior di Rosa, Novaspina)


















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Breeze Hill, rosa pallido, ibrido Wichurana, tra le migliori sarmentose non rifiorenti, di Walter Van Fleet, profumo medio (Novaspina)














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Chevy Chase, rosso-rosa ciliegia, Multiflora sarmentosa, non rifiorente, tardiva, di Hansen. Profumo forte. Lenta nella crescita, diventa nel tempo di taglia considerevole, molto amata (Rose.it)


















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City of York, giallo crema, Wichurana sarmentosa, rosa che quando è fiorita è di grande effetto, anche da lontano. Di Tantau, profumo medio. Non è rifiorente. Molto spinosa (Rose.it, 

















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Blairii n° 2, rosa, Ibrido cinese, di Blair, molto vigorosa, profumatissima, fiori poco durevoli, fioritura abbondante, non rifiorente (Vivaio Fior di Rosa, Vittori Vivai)
























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Bleu Magenta, rosa-porpora, Rampicante multiflora, i fiori si aprono di color rosa-porpora e trascolorano al malva. Non rifiorente (Vivaio Fior di Rosa, Novaspina, Rose.it)

















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Treasure Trove, rosa albicocca, di John Treasure, rampicante sarmentosa, molto profumata (Vittori Vivai, Novaspina, Fior di Rosa)
















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Wedding Day, bianca o giallo chiaro, di F. Stern, sarmentosa, profumo forte di agrumi (Rose.it)