martedì 9 giugno 2020
LE ROSE PERNETIANE
E' il periodo in cui sono appena apparse le "ibridi di tè", questa nuova classe di rose che propone la rifiorenza e una vasta gamma di colori. Manca però ancora il giallo puro.
Dopo diversi anni di sperimentazioni, in cui fu utilizzata la "Rosa foetida persiana", Joseph Pernet-Ducher riuscì a introdurre il giallo nelle nuove rose da giardino con "Soleil d'Or" del 1900; i suoi ottenimenti, del tutto peculiari come "Rayon d'Or" (1910), si chiamarono "hybrides de lutea", poi "hybrides de thé pernetianae" e, infine, più semplicemente "Pernetianae".
Il mondo dei rosaisti anglosassoni, com'era stato restio ad accettare "La France" quale espressione di una nuova tipologia di rose, ricusò decisamente il termine Pernetianae utilizzato ancora oggi in modo informale da moltissimi rodologi. Le Pernetiane, attualmente classificate come HT, sono particolarmente affascinanti per il colore dei getti e delle foglie, oltre che per la leggiadria dei fiori, anche se trovano qualche limite nella sensibilità alla ticchiolatura.
Nella foto, la mia pernetiana "Mme Hector Leuillot" del 1903, naturalmente di Pernet-Ducher.
venerdì 3 febbraio 2023
ROSE STORICHE (4)
La rosa di cui parlo oggi è un ibrido di te: "Madame Caroline Testout". E' una cultivar ottenuta nel 1890 dal coltivatore di rose francese Joseph Pernet-Ducher, di cui ho già parlato (https://valentinaelesuerose.blogspot.com/search?q=pernet).
Numerosissime furono le rose da lui ibridate, anche perchè aveva uno scopo preciso: portare il colore giallo puro negli ibridi di tè. Come potete vedere, anche nel caso di "Madame Caroline Testout" il tentativo di portare il rosa nel fiore non è riuscito.
Caroline Testout fu una sarta parigina che chiese a Pernet-Ducher di creare una rosa a suo nome in occasione dell'apertura della sua nuova boutique londinese. Fu all'inizio del secolo e fino agli anni '30 una delle rose più vendute al mondo. Negli anni '20, la città di Portland negli Stati Uniti ne piantò decine di migliaia lungo le strade e nei parchi e giardini della città.
venerdì 27 gennaio 2023
ROSE STORICHE (3)
Continua il mio excursus tra le rose del secolo XIX che ancora sono in grado la loro bellezza e il loro valore nei nostri giardini.
Quella che presento oggi è un ibrido di tè (uno dei primi) creato dal famosissimo ibridatore francese Pernet-Ducher (al quale ho tempo fa dedicato questo post https://valentinaelesuerose.blogspot.com/search?q=pernet). Numerosissime furono le rose da lui ibridate, anche perchè aveva uno scopo preciso: portare il colore giallo puro negli ibridi di tè.
La rosa "Souvenir du Président Carnot" fu ibridata nel 1894, è una rosa a cespuglio e ha tutta la levità, la leggerezza dei primi ibridi di té. Il fiore ha 26-40 petali di un delicatissimo rosa-conchiglia che schiarisce verso il bordo del petalo. Profumatissima.
Marie François Sadi Carnot fu presidente francese eletto nel 1887.
Carnot era al culmine della popolarità quando, il 24 giugno 1894, dopo aver preso parte ad un banchetto pubblico a Lione ed aver tenuto un discorso nel quale preannunciò la rinuncia ad una possibile sua rielezione a presidente, venne pugnalato dall'anarchico italiano Sante Caserio. Carnot morì poco dopo la mezzanotte del 25 giugno a causa delle ferite riportate, venendo poi onorato con un'elaborata cerimonia funebre e con una sepoltura di stato al Panthéon di Parigi.
Caserio motivò il suo gesto come un atto politico, poiché Carnot non concesse la grazia a Auguste Vaillant, l'anarchico francese condannato a morte per aver provocato un attacco dinamitardo alla Camera dei deputati il 9 dicembre 1893, ferendo una ventina di parlamentari, nell'ambito di una campagna di attentati contro il governo e la borghesia francese accusati di corruzione e ritenuti responsabili delle disuguaglianze sociali. Caserio venne ghigliottinato il 16 agosto 1894.
martedì 13 ottobre 2020
SOTTO LA LENTE: MME. HECTOR LEUILLOT
Ho già parlato, qualche mese fa, delle rose pernetiane, cioè di quegli ibridi di tè
creati dall'ibridatore francese Pernet e che all'inizio erano state classificate in una categoria a parte, confluita poi nelle HT.
Io possiedo una rosa pernetiana, ed è la Madame Hector Leuillot, naturalmente creata Pernet, nel 1903. E' quindi molto "vecchia" avendo già più di un secolo, ma ha tutte le caratteristiche per essere presa in considerazione quanto e anche più delle rose più moderne.
Intanto il colore: come è tipico delle pernetiane, anche nel caso della Madame Hector Leuillot si può parlare di colori multi-tono. In questa varietà possono essere descritti come giallo dorato con sfumature di albicocca e tracce di rosa.La rifiorenza: è molto rifiorente, da quando l'ho acquistata fino ad ora, non è mai rimasta ferma.I fiori: sono doppi, molto pieni (26-40 petali), e molto profumati. Secondo me il profumo è proprio ciò che rende particolare questa rosa: non è solo un profumo di rosa antico, si avverte anche una forte nota di qualcos'altro, che, nella mia poca esperienza, riesco ad assimilare al profumo di lonicera o caprifoglio. E quindi un profumo diverso, raro secondo me.
Il cespuglio: le misure medie sono di 120 x 80 cm., me può essere tenuta anche come un piccolo rampicante.
Io la considero un piccolo gioiello, e la consiglio vivamente. L'ho acquistata presso il vivaio Vivaverde di Monica Cavina (Zello - BO).
Sul mio blog trovate la pagina dedicata a Mme. Hector Leuillot a questo link https://valentinaelesuerose.blogspot.com/p/rosa-n-87-pernetiana-mme-hector-leuillot.html
martedì 4 settembre 2018
MUTAZIONE?
Può infatti capitare di assistere a "sport", ovvero mutazioni spontanee di parti della pianta, ad es. una rosa bianca che improvvisamente produce qualche fiore con striature rosse o altri colori ecc...
Se noi utilizziamo i semi di quei fiori o riproduciamo per talea quei rametti modificati, possiamo ottenere rose diverse e a volte con caratteri nuovi, impossibili da ottenere con l'ibridazione (più è complessa la genealogia della rosa, più è facile che queste mutazioni si verifichino...).
Penso che una mia rosa abbia subito una mutazione, anzi, "a naso" direi che ne sono certa.
La rosa che ho identificato con il n. 42, un ibrido di tea, forse "Spot Light" di Barni, la possiedo da ormai 5 anni. Con mio gran dispiacere, mi è sempre sembrata priva di profumo.
Bene, da quest'ultima fioritura di agosto-settembre, i fiori hanno iniziato a... puzzare!
Davvero!
La spiegazione che mi dò è questa: che sia tornato in superficie il carattere della rosa che ha dato origine al colore giallo nelle rose, e cioè la "rosa foetida persiana".
Vediamo di cosa si tratta.
E' ubrido molto antico, di capitale importanza per la storia delle rose, l’unica a fiore giallo conosciuta in Europa fino agli esordi del XX secolo. Il colore giallo, nelle rose, è un carattere genetico del tutto residuale e recessivo: per questo motivo, nonostante Foetida Persiana fosse conosciuta in Europa sin dal ‘600, e nonostante i numerosi tentativi intrapresi, gli ibridatori non riuscirono mai ad ottenere nuove varietà di colore giallo. Joseph Pernet-Ducher, nell’anno 1900, utilizzandola in combinazione con un ibrido di tea, inaugurò il nuovo secolo con la prima rosa veramente gialla, la “soleil d’or”, capostipite di tutte le rose moderne di colore giallo o arancione.
E' chiamata "fetida" perchè ha un odore che alcuni trovano spiacevole. La mia "mutante" ha un odore che sicuramente TUTTI troverebbero spiacevole. Assomiglia molto all'odore dei denti di leone (quando ero piccola io, i bambini lo chiamavano "fiore della pipì"), però più forte. Volete passare da me a dare una annusatina?