domenica 16 marzo 2025

LA FIERA DI VITA IN CAMPAGNA A VERONA

Dopo diversi giorni di pioggia e allerte rosse qui in Romagna, finalmente ieri splendeva il sole, e mi sono potuta godere la mia gita a Verona, alla Fiera di "Vita in Campagna".
"Vita in Campagna" è una rivista, anzi "Dal 1983 Vita in Campagna è il mensile per gli appassionati della campagna con i consigli giusti per orto, giardino, frutteto, vigneto, piccoli allevamenti, piccola meccanizzazione, tutela dell’ambiente, salute, alimentazione naturale e casa di campagna" (dal sito di Vita in Campagna).
Mio babbo è abbonato da sempre a questa rivista, e ieri doveva essere il "nostro" viaggio di piacere. Purtroppo babbo è stato in ospedale per polmonite, ed è ritornato a casa solo sabato sera. Così sono andata io da sola.


Non ho certo timore a percorrere 200 km in auto da sola, anche se viaggiare in compagnia è tutt'altra cosa. Sono partita presto, alle 7.20, e dopo due ore esatte ero già nei pressi della fiera, che apriva alle 9. Per fortuna a quell'ora c'era ancora poca gente, e ho potuto parcheggiare molto vicino.


All'ingresso ci accoglieva il Vinca Store (Vinca = Vita IN CAmpagna), di fronte al quale il bar affollatissimo mi ha visto tra i suoi primi clienti. Dopo caffè e cornetto ristorarori, ho iniziato la visita del primo padiglione, quello dedicato alle piante e alle attrezzature.



Questo è lo stand di Rose Rifiorentissime, uno dei tanti vivai che conosco, anche se solo a livello web. 


Numerosi gli espositori di piante da frutto, da orto e da giardino. Ci sarebbero volute ore intere per scoprire l'offerta di ognuno.


Veramente apprezzabile l'idea di allestire diverse aree per tenere i corsi, che sono stati numerosissimi nelle tre giornate di venerdì, sabato e domenica. Quest'area nella foto (vi si stava tenendo un corso di giardinaggio) era circondata da piante di rose, per quello l'ho fotografata.






Questo stand invece era fornitissimo di sementi da orto. Avrei voluto avere un orto di almeno un ettaro per prendere tante varietà. Invece mi sono accontentata di due varietà di carote, una arancio e una rossa, per mio marito.


ecco un bello stand di agrumi, invece sotto si vedono le piante aromatiche, uno stand di terriccio italiano, "Italiana Terricci" di Lecco, a prezzi veramente concorrenziali (l'ho fotografato per tenerlo d'occhio, potrebbe essere conveniente acquistare da loro).




Questo invece lo stand di Solabiol, azienda di prodotti per la nutrizione e la cura delle piante, che ultimamente sto usando molto.


Un esempio di orto e sotto altri agrumi.



Un bellissimo stand totalmente dedicato alla lavanda, e sotto altri frutti.


Il secondo padiglione era dedicato agli stand di alimentari (sotto il miele) e agli animali. Sotto in ordine: pappagalli, un cavallino su cui facevano trottare i bimbi, gli asinelli, i piccioni, i conigli (anche nani).








Ho seguito una interessantissima conferenza sulla biodiversità del Monte Baldo.

E poi finalmente lo stand di Vita in Campagna.

Ho acquistato questo libro dell'esperta Anna Furlan Pedoja (purtroppo mi sono persa le sue conferenze, che ha tenuto di venerdì e sabato). Vi farò una recensione della sua opera.



lunedì 24 febbraio 2025

CONTEST DI ROSE! - 2° EDIZIONE

L'anno scorso, dopo tanto tempo che lo desideravo, grazie all'appoggio di Villaggio Natura si è concretizzato il mio desiderio di organizzare una gara, un "Contest" di rose qui sul nostro territorio.

Qui l'articolo relativo.

Quest'anno sempre con Villaggio Natura, abbiamo iniziato a muoverci per tempo. 

Il "2° Contest delle Rose" si terrà sabato 10 maggio alle ore 16 presso Villaggio Natura di Russi, via Faentina Nord 125/5 a Russi (Ravenna).

















Regolamento:

- Ogni partecipante potrà portare un massimo di 3 varietà di rose (uno stelo per ogni varietà)

- lo stelo deve essere rigorosamente di 15 cm. (più corto non verrà accettato, più lungo... vi daremo le cesoie)

- tutti i fiori devono essere aperti

- presentarsi entro le ore 16; chi si presenterà più tardi non potrà partecipare

- verranno premiati forma, colore, profumo della rosa in gara

- saranno premiate le prime 3 rose classificate

- ogni partecipante avrà un premio di partecipazione.

Quest'anno chiediamo una cifra simbolica di partecipazione di € 3,00 (il ricavato sarà devoluto ad una struttura per animali domestici ancora da scegliere). Chiediamo questo piccolo contributo per scoraggiare eventuali "infiltrati" che partecipano con un bocciolo chiuso con il gambo lungo 5 cm. tanto per avere il premio di partecipazione.

Per iscrizione:

tramite Whatsapp al n. 327 6082575

tramite email a: marketing@villaggionatura.com.

Quindi, amici rosofili, annotatevelo in agenda, iniziate a coltivare amorevolmente le rose che intendete portare al concorso, e poi venite al Contest! Il 10 maggio a Villaggio Natura a Russi!

RIPRODUZIONE CON MARGOTTA

Lo scorso settembre ho voluto provare la riproduzione di rose tramite margotta.

La margotta è una tecnica di moltiplicazione agamica delle piante utilizzata in alternativa alla talea, e consiste nel far radicare un ramo ancora collegato alla pianta madre.

Da qualche tempo volevo provarla, e fare il confronto con la talea, per vedere se i risultati ottenuti erano migliori o peggiori. Soprattutto intendevo provare la margotta su una varietà di rosa che non riesco a duplicare tramite talea.

Il periodo migliore:

qui le opinioni variano. Io ho provato a metà settembre per un semplice calcolo che ho fatto: poto le rose da metà febbraio circa in poi, quindi ho calcolato 5 mesi per la radicazione. Forse sono un po' pochi, ma quest'anno mi è andata così.

Occorrente: coltellino da innesto, terriccio, buccia di banana o ormone radicante, fascette di plastica, dispositivo per la margotta. Per quest'ultimo elemento c'è vasta scelta: un semplice sacchetto, una bottiglia di plastica, una sfera per margotta (si possono acquistare da internet cercando appunto "sfera per margotta"), oppure ancora una sfera di plastica di quelle che contengono i gadget o giocattolini per i bimbi e che si prendono dalle macchinette per 1 Euro o 2 Euro.














Il sacchetto è sicuramente il dispositivo più semplice da utilizzare.

Anche una bottiglia di plastica dà buoni risultati.

Le sfere per margotta le ho ordinate online, e mi sono arrivate in queste dimensioni:















cioè con il diametro di 5, 8 e 10 cm. Ora che ho provato, posso dire che quelle con il diametro di 5 cm. sono troppo piccole, le ideali sono quelle più grandi cioè di 8 e 10 cm. di diametro. Comunque quando mi sono arrivate non lo sapevo, e le ho provate tutte.

Come si procede:

scegliere un ramo e decidere una posizione sul ramo su cui cercheremo di far formare le radici. Con il coltellino da innesto incidere la parte verde superficiale del ramo, cioè la corteccia, facendo due giri completi alla distanza di 1 cm. o poco più (dipende dallo spessore del ramo). Fare una incisione verticale tra le due incisioni orizzontali e "sbucciare" questa parte incisa (vedi foto sotto).



























Sulla parte scortecciata mettere un po' di ormone radicante, oppure utilizzare la buccia di una banana, che è una sorta di radicante naturale.














Io ho ritagliato una strisciolina di buccia, l'ho arrotolata intorno alla parte interessata e l'ho fermata con un filo di erba che ho trovato in giardino. In questo modo abbiamo tutti prodotti biodegradabili.

A questo punto ho riempito le due emisfere di terriccio ben compresso (tenetevi abbondanti) e molto bagnato, e ho richiuso la sfera utilizzando le fascette. Nella foto sotto ho utilizzato 3 sfere piccole e una pallina da gadget (quest'ultima chiusa con lo scotch).














Come ho detto prima, queste sfere di 5 cm di diametro si sono dimostrate troppo piccole, o meglio, data la loro piccolezza le ho potute utilizzare solo con rami molto piccoli, che non hanno tenuto, si sono seccati.

Due giorni fa, quindi dopo 5 mesi esatti, ho raccolto le sfere i cui rami non si erano seccati. Come vedete dalla foto, ho tagliato subito sotto al bordo della sfera.














Aprendo la sfera, il risultato che ho trovato è stato questo:














Ho subito trapiantato il ramo in un vaso pieno di terriccio ben bagnato.

Posso trarre ora alcune conclusioni:

- come già detto, meglio non utilizzare rami troppo piccoli e quindi le sfere di 5 cm. di diametro;

- ho capito che quando si apre la sfera, il panetto di terriccio dovrebbe rimanere integro (a forma di palla) e non aprirsi insieme alla forma di plastica, perchè in questo modo si rischia la rottura delle radici (come mi è proprio successo in un caso). Vista l'esperienza, potrebbe essere utile foderare l'interno della sfera (o meglio delle due emisfere) con del cellophane da cucina.

- differenze con la talea? Dato il numero ristretto di varietà su cui ho provato la margotta, non posso avere avuto dei risultati definitivi, ma così a occhio posso dire che le rose che non sono riuscita a riprodurre per talea, non hanno radicato nemmeno con la margotta; quelle che hanno radicato bene con la talea hanno fatto altrettanto con la margotta.