Ultimamente mi sto interessando a storie vere di rosaisti da ogni parte del globo, che nella loro vita hanno contribuito a rendere il mondo delle rose così ricco come lo conosciamo.
Nuova Zelanda: controlli di biosicurezza rendono l'importazione di piante nel paese costosa e difficile, quindi sostituire le rose storiche quando muoiono e quando i vivai smettono di coltivarle è diventato quasi impossibile.
Fu in questo contesto che l'insegnante di storia Murray Radka decise di agire quando si accorse che il ricco patrimonio di rose antiche del suo Paese rischiava di scomparire.
Nel corso della sua vita, Radka ha creato un santuario per 2.000 rose antiche nel suo giardino di 4 ettari a Brandy Hill, ad Alexandra, nell'Otago. Ha attraversato il paese in lungo e in largo, visitando vecchi cimiteri e scavando nei siti delle antiche case dei minatori d'oro. Una volta è stato persino trasportato in elicottero in un insediamento di boscaioli abbandonato per rubare delle talee.
Murray Radka, insegnante di storia di formazione, e la moglie Noeleen acquistarono Brandy Hill nel 1974. Un giorno, tornando a casa dopo un'estenuante seduta di terapia con un'alunna scampata al suicidio, Murray aveva bisogno di un po' di tempo per sé. Entrò in una libreria e prese una copia di "My World of Old Roses" del neozelandese Trevor Griffiths, un esperto di rose. "Non sapevo chi fosse e non sapevo nulla di rose antiche", racconta. "Aprii il libro a una pagina che raffigurava la rosa damascena 'Botzaris' e rimasi semplicemente sbalordito dalla sua bellezza".
Venne a conoscenza del giardino di Trevor Griffiths a Timaru, sulla costa orientale, e decise con la moglie Noeleen di trascorrere in quel luogo una vacanza in campeggio. Murray rimase folgorato da ciò che vide a Timaru. Lui e Trevor diventarono amici. Murray iniziò a comprare rose antiche: "Solo rose antiche", insiste. "Quelle nuove non mi sembrano adatte". Decise di acquistare prima tutte le Galliche che riuscì a trovare. In breve tempo seguirono le Alba e le Muscose. E poi tutte le rose antiche ancora disponibili. Altri stavano riducendo le loro collezioni di rose antiche, mentre lui stava costruendo la sua. Il personale di giardini botanici e parchi stava sostituendo le affascinanti rose antiche con rose moderne (forse) più sane e rifiorenti, così i vivai smisero di coltivare le rose antiche.
Il recupero delle rose iniziò nei primi anni '80. Tramite amici, venne a conoscenza delle antiche rose dei coloni che si trovavano in tutta la provincia e che stavano scomparendo a causa dello sviluppo edilizio. Per Murray non si trattava solo di collezionare rose, ma anche di conoscere le storie che le accompagnavano. Una storia che gli piace in particolare è quella di Jane McKnight. Nel 1870 affrontò il viaggio di 80 giorni dalla Scozia alla Nuova Zelanda. Portava con sé, insieme ai suoi tre figli, di sei, quattro e due anni, alcuni vestiti e due talee di Rosa hemisphaerica gialla 'Flore Pleno' e di Rosa rampicante bianca 'Félicité et Perpétue'.
Stava raggiungendo suo marito, James, che era arrivato prima di loro e aveva costruito una piccola casa in pietra per loro. Jane e James crebbero altri nove figli in quella capanna di due stanze. Dalla sua porta poteva osservare non solo la loro crescita, ma anche le sue rose. Ogni fiore portava nel suo profumo preziosi ricordi di una casa lontana e dei propri cari rimasti indietro.
Con il passare degli anni, Murray vide la sua famiglia crescere: quattro figli, Brian, Craig, Glenn e Grant. Anche la sua famiglia di rose adottive si espanse. Smise di contare, sperando che Noeleen non se ne accorgesse, mentre anno dopo anno sempre più rose sopravvissute trovavano rifugio sui pendii erbosi, tra gli alberi di Brandy Hill. Per monitorarle e registrarle meglio, iniziò a coltivare le sue rose in gruppi, in base alla loro classificazione. Si accorse ben presto che non era proponibile tagliare continuamente l'erba che cresceva attorno ad esse, e trattarle sempre con i fungicidi; provò con il diserbante e anticrittogamici, ma le rose non prosperavano. Allora decise di lasciarle crescere a prato, senza trattamenti, e le rose prosperarono.
La Tragedia bussò alla porta della famiglia di Murray l'11 novembre 2000. Il figlio Craig era morto in un incidente d'auto. "Da quel momento, la nostra vita cambiò per sempre. Craig amava Brandy Hill tanto quanto me. Lo riportammo a casa e celebrammo un funerale come nessun altro ad Alexandra. Ero arrabbiato. Il mondo mi sembrava nero e brutto. Sarei stato felice di morire lì, in quel preciso istante. Ma non potevo fare questo alla mia famiglia.
Dovevo ritrovare la bellezza nella mia vita. L'ho trovata in giardino. Salvare e propagare le rose, vedere le radici di una talea spuntare e poi la fioritura: è lì che ho ritrovato la gioia. La gente dice: <<Murray, hai salvato le rose>>. Ma no, sono state loro a salvare me".
Oggi purtroppo Murray non sta bene, è stato stato operato per un tumore all'intestino, ha una malattia polmonare e un aneurisma alla base del cervello. Ma lui è ancora lì, nel suo giardino dove ha salvato tante rose antiche, a ricevere i visitatori.
C'è la robusta Gallica rosa che aveva scoperto tra le erbacce ai margini del cimitero di Gimmerburn; la delicata rosa bianca trovata in un giardino abbandonato di un antico sito sacro Māori; e i petali color ciliegia intenso e arruffati della rosa misteriosa avvistata da un pilota locale e recuperata da un cottage abbandonato vicino al fiume Manuherekia. Molte di queste rose non sono identificabili. Potrebbero essere uniche al mondo.
La bellezza che ha ispirato Murray a combattere il dolore è lì. Ma poche rose hanno ancora le loro etichette, e molte sembrano fragili come Murray stesso.
"Sento che le mie rose sono state trascurate. Sono stato distratto dal tentativo di salvare le sventurate altrove e, più di recente, dalla mia salute. Ora devo dedicare il mio tempo ad assicurarmi di farle ricrescere e di propagare tutto ciò che sembra vulnerabile."
Ha iniziato un programma di lavoro di 18 mesi su sentieri e strutture di sostegno. Gli amici lo stanno aiutando a fotografare, rietichettare e catalogare ogni pianta. E un giovane e appassionato propagatore che ha rilevato un vivaio di rose si è offerto di far germogliare le rose per lui.
È un lavoro importante. Questa è ormai una collezione significativa a livello nazionale, forse internazionale. Il suo valore è sottolineato dal fatto che Murray è stato contattato dal Consiglio di Timaru per contribuire al restauro di 200 rose perdute nel giardino del defunto Trevor Griffiths, il coltivatore di rose che per primo ha acceso la sua passione.
I figli di Murray hanno promesso di fare il possibile per salvare Brandy Hill a lungo termine, ma hanno vite frenetiche e necessità finanziarie diverse. È la stessa sfida che affrontano molte collezioni storiche: come sopravvivere dopo la scomparsa del loro primo curatore? Queste rose hanno dimostrato una straordinaria resilienza nel corso degli anni, proprio come l'uomo che le ha salvate. Gli amanti delle rose antiche di tutto il mondo sperano che Murray possa trovare il tempo e i mezzi necessari per garantire la loro sopravvivenza anche senza di lui.