Prima di passare alla vangatura, cospargere attorno alle piante uno strato di letame fino quasi a coprire il terreno; se avete la fortuna di conoscere dei contadini, potete usare quello di cavallo o di mucca (non di gallina perchè a volte produce delle bruciature). In mancanza di letame fresco, si può usare il letame pellettato: stenderlo tranquillamente attorno alla pianta, perchè non brucia, ed aggiungere qualche manciata di concime minerale, composto più o meno con i seguenti titoli: 4 - 12 - 4 (4 di azoto, 12 di fosforo, 4 di potassio); se il potassio fosse anche leggermente più alto, on guasta.
Occorre comunque tener presente che l'azoto esalta innanzitutto la vegetazione e con essa la tendenza a rifiorire, conferisce brillantezza ai colori, però indebolisce la resistenza delle aggressioni da funghi, come l'oidio e la ticchiolatura, quindi l'azoto non deve essere mai superiore al fosforo e al potassio.
Quest'ultimo accentua la resistenza del fogliame alle malattie, in special modo alla ticchiolatura, vero flagello delle rose. Il fosforo, invece, è indispensabile per esaltare l'apparato radicale e conferire sostanza, resistenza e durata tanto alle foglie che ai fiori, prolungando il periodo della fioritura; inoltre è meglio che abbondi, dal momento che nei nostri terreni è sempre scarso.
(da "Una vita tra le rose" di Giulio Pantoli).