Il tempo piovoso di questo periodo è una vera e propria manna per le erbacce infestanti. Per quanto ci si adoperi per toglierle, strapparle, sradicarle, due giorni dopo riappaiono lì, più belle che mai. Ovunque nel giardino, e anche ai piedi delle rose. Qui noto soprattutto il convolvolo, che con grande entusiasmo tenta di abbarbicarsi sui rami delle mie adorate rose.
Per combattere tutto ciò, si può ricorrere alla pacciamatura, cioè alla collocazione, ai piedi delle piante, di uno strato di materiale organico a lenta decomposizione, come paglia, corteccia di pino, ecc., dopo aver regolarmente concimato e zappettato il terreno.
Ho chiesto consiglio, su questo argomento, a Maria Vittori dei Vittori Vivai, che, sempre molto disponibile e gentilissima, mi ha così risposto:
"La pacciamatura non è "necessaria" ma consigliabile per evitare un'eccessiva crescita di infestanti, e perché aiuta anche a tenere più umido il terreno, però non va fatta con la torba (che si utilizza solo nelle miscele di terriccio e in grado diverso a seconda del grado di acidità richiesto dalle piante...che
per le rose è molto basso!).
Per la pacciamatura si usano materiali come il lapillo vulcanico 10/14 o la corteccia, ma non sono molto efficaci se sotto non metti un telo apposito per la pacciamatura, che tiene buio il terreno in modo da non far crescere l'erba - contro la gramigna ci sono addirittura dei teli appositi perché quella s'infila dappertutto lo stesso.
Quindi, se non pensi di piantare sotto le rose delle piante vivaci perenni o altre essenze che si sostituiscano alle erbacce, e vuoi evitare di rovinarti con le spine ogni volta che devi pulire, puoi acquistare la giusta metratura di telo pacciamante e sistemarlo seguendo alcune semplici regole, e poi coprirlo con la pacciamatura di decorazione.
La cosa più importante da fare è tenere innaffiate nel modo giusto le Rose, e in generale le piante, che hai messo giù da poco: fidati della pioggia solo quando è stata sufficientemente abbondante e considera che non hanno ancora radici abbastanza estese per cercare acqua da sole...quindi almeno una volta a settimana, quando farà più caldo e sarà partita la vegetazione, fai un'abbondante innaffiatura."
domenica 1 maggio 2016
venerdì 29 aprile 2016
Rosa di Anna (ottenuta da seme)
Ho già scritto delle rose nate da seme la scorsa primavera, e di quella che ho regalato alla mia amica Anna: sembrava avere un fiore un po' strano, con i petali piuttosto "corti".
Ebbene, sorpresa, la rosa si è ulteriormente aperta, e ne è risultato un bel fiore, rosso vivo. Peccato non abbia profumo! (foto a destra)
Pare che le rose nate dai semi ottenuti da rose innestate, siano rose selvatiche, cioè ereditano il carattere dal portainnesto piuttosto che dalla pianta innestata. Queste rose selvatiche rimangono pertanto piccoline. Però... non è sempre detto, come mi ha spiegato Maria Vittori dei Vittori Vivai di Forlimpopoli. Può anche capitare che si ottengano delle piante che si sviluppano come rose "normali".
Tra le mie "sopravvissute" all'inverno (6 in tutto), quattro sembrano abbastanza piccoline, mentre due sono un po' più alte. Non sono molto belle, ma non ho certo delle pretese... i miei sono tutti esperimenti!
Ecco le "bambine", hanno già un anno. Due le ho lasciate in vaso, 4 le ho messe a terra.
Ebbene, sorpresa, la rosa si è ulteriormente aperta, e ne è risultato un bel fiore, rosso vivo. Peccato non abbia profumo! (foto a destra)
Pare che le rose nate dai semi ottenuti da rose innestate, siano rose selvatiche, cioè ereditano il carattere dal portainnesto piuttosto che dalla pianta innestata. Queste rose selvatiche rimangono pertanto piccoline. Però... non è sempre detto, come mi ha spiegato Maria Vittori dei Vittori Vivai di Forlimpopoli. Può anche capitare che si ottengano delle piante che si sviluppano come rose "normali".
Tra le mie "sopravvissute" all'inverno (6 in tutto), quattro sembrano abbastanza piccoline, mentre due sono un po' più alte. Non sono molto belle, ma non ho certo delle pretese... i miei sono tutti esperimenti!
Ecco le "bambine", hanno già un anno. Due le ho lasciate in vaso, 4 le ho messe a terra.
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