mercoledì 25 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: COSA SONO GLI SPORTS? (1° PARTE)

Succede, a volte, che una rosa decida di sorprenderci alterando il colore, la forma, il numero dei petali o il modo di crescere. Si tratta di mutazioni genetiche che avvengono in modo del tutto casuale e che possono produrre nuove varietà anche migliori rispetto all’originale.
Questo fenomeno è conosciuto in tutto il mondo con il nome di sport o sporting  ed è piuttosto raro ma considerato il grande numero di rose esistenti non sono mancate occasioni nella storia in cui una stessa Rosa abbia prodotto una o più mutazioni; può accadere anche nel nostro giardino di scoprire da un giorno all’altro che la pianta che conoscevamo abbia mutato una delle sue caratteristiche.

Bisogna distinguere innanzitutto fra mutazioni stabili ed instabili: le prime sono permanenti e producono una pianta che non ritornerà alla forma originale mentre le seconde possono in qualunque momento regredire restituendoci la pianta che l’ha generata.

Il caso più comune di instabilità genetica riguarda una delle più interessanti rose botaniche, la R. Foetida Bicolor (foto a destra), di colore arancio vivo con rovescio dei petali più chiaro, che spesso produce rami con fiori di colore giallo che altro non sono se non la R. Foetida originaria. Queste due varietà possono convivere sulla stessa pianta creando un’effetto molto particolare e curioso.

La mutazione più comune fra le rose riguarda il colore dei petali che spesso mutano tonalità mantenendo inalterate tutte le altre caratteristiche. La rosa Mutabilis , apprezzata e coltivata in tutto il mondo, ha prodotto uno sport di colore giallo chiaro nelle isole Bermuda e viene comunemente venduta con il nome di  Yellow Mutabilis ; la nuova pianta è identica all’originale se non per il colore dei fiori.


(continua)

martedì 24 agosto 2021

DOMANDE COMUNI SULLE ROSE: DI QUANTA ACQUA HANNO BISOGNO LE ROSE?

Le rose, come tutte le piante, hanno bisogno di essere innaffiate o, se preferite, irrigate. La questione del fabbisogno idrico di queste piante è però molto dibattuta, perché molti coltivatori non riescono ancora a capire quale sia la giusta quantità di acqua da somministrare alle rose. Dare una risposta univoca alla questione non è comunque semplice, perché bisogna considerare la tipologia di rosa, la varietà, il suo stato di salute e le condizioni di clima e di terreno in cui la pianta cresce.

In linea generale, posso dire che le rose apprezzano acqua in grandi quantità. Le rose (come la maggior parte delle piante d'altronde) ricavano il proprio nutrimento sia attraverso le foglie, sia attraverso le radici. L'unico mezzo di trasporto per questo cibo è l'acqua.

Regola generale è che innaffiare non molto spesso ma in modo abbondante, è molto meglio che innaffiare spesso e in modo superficiale. Le annaffiature abbondanti vanno in profondità, e stimolano il sistema radicale più basso, importantissimo perchè permette alla rosa di sopravvivere sia in condizioni di siccità sia di grande freddo.  Al contrario, un'annaffiatura tenue, stimola il sistema radicale superficiale, rendendo la pianta più sensibile alle "bruciature" estive e ai freddi invernali.

Se innaffiate a pioggia, bisognerebbe evitare di bagnare le foglie, anche se, nelle giornate molto calde, bagnando le foglie si migliora la traspirazione e si allevia lo stress da caldo. Se la giornata non è calda e l'acqua rimane sulle foglie, si rischia una infezione fungina.

I manuali e gli esperti, a questo punto, iniziano a fornire le quantità di acqua necessarie usando litri al m/quadro, cosa che io, personalmente, non sono in grado di misurare. Ecco uno stralcio dal web (magari voi riuscite a utilizzare questi dati):

"Tecnicamente si sostiene che il fabbisogno idrico delle rose sia di quindici, venti litri al metro quadro, da somministrare due volte a settimana nelle stagioni intermedie, e tutti i giorni in estate. Questo fabbisogno può variare in base al clima e al terreno. In zone particolarmente piovose, la quantità di acqua può diminuire progressivamente fino a non superare i cinque litri al metro quadro; in zone aride invece si possono dare anche quaranta litri di acqua al metro quadro. Stesso discorso per la qualità del terreno: in quelli troppo drenati, bisogna dare almeno quaranta litri di acqua al metro quadro, in quelli umidi, invece, si può benissimo scendere a cinque litri al metro quadro."

L'irrigazione ottimale non è quella a pioggia, ma a goccia, e per farlo occorre un impianto apposito. Non iniziate a scuotere la testa e a dire che non ve lo potete permettere! Vi racconto la mia esperienza.

Ecco come fare per preparare voi stessi un piccolo impianto di irrigazione per il vostro roseto. Chiaramente non posso sapere su quanta superficie siano piantate le vostre rose, però l'esempio che vi faccio si adatta a molte situazioni.
Mi sono recata al Consorzio Agrario (non so questi esercizi esistano in tutta Italia, o se ci sia un equivalente; qui da noi in Emilia Romagna ci sono), mi hanno fornito di tutto il necessario che poi io ho assemblato con l'aiuto di mio babbo. 

Ho acquistato un tubo da irrigazione a goccia (su Google lo trovate sotto il nome "tubo manichetta gocciolante"), il commesso poi mi ha fornito i raccordi per il rubinetto della fontanella; occorre anche un timer da inserire nell'impianto (ce ne sono di meccanici che costano pochissimo, oppure di elettronici che costano un po' di più) e così tutti i giorni, per i minuti che scegliete voi, all'ora che scegliete voi, avviene l'innaffiatura automatica. Magari detto così sembra complicato, io lo scorso anno l'avevo chiesto ad un giardiniere che mi aveva preventivato circa 200 Euro di spesa. Poi ho soprasseduto e quest'anno ho fatto da sola, con una spesa totale di 70 Euro.
Se pensate di non assentarvi tanto, potete anche evitare il timer. 
Questa estate io ho innaffiato a goccia a giorni alterni, per 45 minuti al giorno, sempre di sera.

Le rose vanno innaffiate in tutte le stagioni, anche in inverno. Naturalmente, se l’inverno è caratterizzato da piogge torrenziali, le irrigazioni si possono anche evitare. Basta controllare lo stato della pianta e del terriccio per capire quando è il momento di irrigare. Ricordate però che la carenza idrica stressa le rose tanto quanto l’eccesso.