mercoledì 19 marzo 2025

LA GALLA DEL COLLETTO O TUMORE DELLA ROSA

Cattivissime notizie. Anzi pessime.

Ho scoperto che tre delle mie rose sono malate, e così le ho dovute togliere. Sono la Ferdinand Pichard, la Hanabi e la Alissar Princess of Phoenicia. Tutte grandi rose, le prime due variegate.

Ma di che malattia si tratta?

Nelle foto sotto vedete il male che ha colpito le mie piante. Non l'avevo mai visto prima.



Quando ho potato ho notato questa formazione nera alla base dei rami, praticamente nel punto di innesto. Non conoscendo questa malattia, in un primo momento pensavo si trattasse di marciume provocato dalle troppe piogge. Ma leggendo vari post su Facebook, in gruppi dedicati alle rose, mi sono resa conto che le mie piante erano malate di GALLA DEL COLLETTO, praticamente un tumore dovuto ad un batterio. Ho trovato una spiegazione molto esauriente nel gruppo Facebook di Dirk Milis, che seguo da tempo.


La Galla della Colletto è una comune malattia delle piante causata dal batterio del suolo Agrobacterium Tumefaciens. È presente in tutto il mondo e si verifica su arbusti legnosi e piante erbacee tra cui uva, lamponi, more e rose.

I sintomi della galla coronaria includono escrescenze rotonde, simili a verruche o a cavolini, di 5 cm o più di diametro, che compaiono sulla linea del terreno o appena sopra di essa, o sui rami e sugli steli più bassi. 























Il nome deriva proprio dalla corona simile ad una escrescenza nel punto dell'innesto o appena sopra. 

Le piante con diverse galle possono non essere in grado di far risalire l'acqua e le sostanze nutritive su per al tronco e diventare così indebolite, rachitiche e improduttive. Le piante più giovani possono morire più facilmente delle adulte, perchè sviluppano velocemente tessuto malato. 

I batteri responsabili della galla possono persistere nel terreno per molti anni e vengono rilasciati quando le galle diventano sature di umidità o quando le galle più vecchie si deformano. Le piante sensibili sono infettate da ferite o abrasioni fresche, molte delle quali sono il risultato di potatura, congelamento, lesioni, insetti del suolo, coltivazione e altri fattori che possono danneggiare le piante. Il materiale da vivaio è spesso infettato attraverso le cicatrici dell'innesto. 

COSA POSSIAMO FARE PER EVITARE CHE ACCADA? 

Non c'è nessuna prevenzione garantita, ma si può limitare la possibilità di infezione:

- Selezionare varietà resistenti quando possibile e comprare le piante da un vivaio con una buona reputazione

- evitare lesioni o ferite da potatura che possono venire a contatto con il terreno

- Disinfettare le cesoie dopo l'uso. 

E SE LA MIA ROSA E' INFETTATA?

Purtroppo la istruzione è l'unica opzione. Mentre la vostra rosa può ancora sopravvivere per anni, permetterà però alla malattia di diffondersi. La rimozione immediata è assolutamente necessaria. Rimuovere quindi la rosa e cercare di sbarazzarsi di tutte le radici. Bruciare i resti e non gettare le ceneri nel giardino o nel cumulo del compost. Rimuovere il terreno dove la rosa infetta è cresciuta, più o meno in una misura di 60X60 cm. Riempire il buco con terra fresca da un'altra parte del giardino. La sterilizzazione del terreno è un modo buono ed efficace per uccidere i batteri ma è costoso.

IL MIO VIVAIO MI HA DATO UNA ROSA INFETTA. COSA DEVO FARE?

Questo è male, davvero male. Significa che il vivaio è contaminato con i batteri. Far sapere al vivaio che ti hanno dato una pianta infetta e chiedere un rimborso. Non comprate altre rose da questo vivaio finché non prendano le dovute misure. Solo la sterilizzazione professionale dei campi di rose al vivaio è un buon metodo efficace. 

I governi degli Stati Uniti e del l'Europa stanno sviluppando un gene della rosa resistente alla malattia della galla. Speriamo nel futuro di vedere risolto questo problema.


E NEL MIO CASO, COSA STO FACENDO?

Per prima cosa, ieri ho tolto tutte e tre le piante, dopo aver potato i rami praticamente a zero. E' stato anche faticoso perchè erano piante di 6-7 anni di età, con radici profonde.

Poi ho iniziato a scavare via la terra dalle buche. Per ora ho terminato la prima. La terra che ho tolto l'ho portata nell'orto, dall'altra parte della casa, e ho portato indietro altrettanta terra sana. Speriamo che alle carote che pianterà mio marito non venga la galla delle rose.

Prima di versare nella buca la terra pulita, ho voluto disinfettare la buca. Ma non sapevo come fare. Alla fine ho acceso un fuocherello con carta, cartone e bastoncini di legno. Avrà bruciato una decina di minuti, non so se siano sufficienti, ma il fuoco faceva molto fumo e temevo che i vicini chiamassero i pompieri.

Poi ho foderato la buca con cenere di legna (teniamo sempre d'acconto la cenere che fa il caminetto durante l'inverno). Infine ho messo la terra pulita.

A scampo di ogni futura contaminazione, nel posto delle tre rose malate metterò rose IN VASO, così passerà un po' di tempo prima che le radici passino dal terriccio del vaso al terreno del giardino.

Questo è quanto ho fatto io. Non so se esistano "ricette" diverse, se qualcuno sa di altri metodi sarei contenta di conoscerli.

Ah, dimenticavo: col senno di poi, mi sono ricordata che queste tre rose già negli anni scorsi (almeno 1 o 2) avevano già dato segni di sofferenza: rami che si seccavano all'improvviso, diminuita vigoria. Quindi tenete sempre d'occhio le vostre piante!

domenica 16 marzo 2025

LA FIERA DI VITA IN CAMPAGNA A VERONA

Dopo diversi giorni di pioggia e allerte rosse qui in Romagna, finalmente ieri splendeva il sole, e mi sono potuta godere la mia gita a Verona, alla Fiera di "Vita in Campagna".
"Vita in Campagna" è una rivista, anzi "Dal 1983 Vita in Campagna è il mensile per gli appassionati della campagna con i consigli giusti per orto, giardino, frutteto, vigneto, piccoli allevamenti, piccola meccanizzazione, tutela dell’ambiente, salute, alimentazione naturale e casa di campagna" (dal sito di Vita in Campagna).
Mio babbo è abbonato da sempre a questa rivista, e ieri doveva essere il "nostro" viaggio di piacere. Purtroppo babbo è stato in ospedale per polmonite, ed è ritornato a casa solo sabato sera. Così sono andata io da sola.


Non ho certo timore a percorrere 200 km in auto da sola, anche se viaggiare in compagnia è tutt'altra cosa. Sono partita presto, alle 7.20, e dopo due ore esatte ero già nei pressi della fiera, che apriva alle 9. Per fortuna a quell'ora c'era ancora poca gente, e ho potuto parcheggiare molto vicino.


All'ingresso ci accoglieva il Vinca Store (Vinca = Vita IN CAmpagna), di fronte al quale il bar affollatissimo mi ha visto tra i suoi primi clienti. Dopo caffè e cornetto ristorarori, ho iniziato la visita del primo padiglione, quello dedicato alle piante e alle attrezzature.



Questo è lo stand di Rose Rifiorentissime, uno dei tanti vivai che conosco, anche se solo a livello web. 


Numerosi gli espositori di piante da frutto, da orto e da giardino. Ci sarebbero volute ore intere per scoprire l'offerta di ognuno.


Veramente apprezzabile l'idea di allestire diverse aree per tenere i corsi, che sono stati numerosissimi nelle tre giornate di venerdì, sabato e domenica. Quest'area nella foto (vi si stava tenendo un corso di giardinaggio) era circondata da piante di rose, per quello l'ho fotografata.






Questo stand invece era fornitissimo di sementi da orto. Avrei voluto avere un orto di almeno un ettaro per prendere tante varietà. Invece mi sono accontentata di due varietà di carote, una arancio e una rossa, per mio marito.


ecco un bello stand di agrumi, invece sotto si vedono le piante aromatiche, uno stand di terriccio italiano, "Italiana Terricci" di Lecco, a prezzi veramente concorrenziali (l'ho fotografato per tenerlo d'occhio, potrebbe essere conveniente acquistare da loro).




Questo invece lo stand di Solabiol, azienda di prodotti per la nutrizione e la cura delle piante, che ultimamente sto usando molto.


Un esempio di orto e sotto altri agrumi.



Un bellissimo stand totalmente dedicato alla lavanda, e sotto altri frutti.


Il secondo padiglione era dedicato agli stand di alimentari (sotto il miele) e agli animali. Sotto in ordine: pappagalli, un cavallino su cui facevano trottare i bimbi, gli asinelli, i piccioni, i conigli (anche nani).








Ho seguito una interessantissima conferenza sulla biodiversità del Monte Baldo.

E poi finalmente lo stand di Vita in Campagna.

Ho acquistato questo libro dell'esperta Anna Furlan Pedoja (purtroppo mi sono persa le sue conferenze, che ha tenuto di venerdì e sabato). Vi farò una recensione della sua opera.