Sabato 24 maggio si è tenuta a Cotignola la festa di fine anno scolastico, per l'Istituto Comprensivo "Don Stefano Casadio" di Cotignola, che riunisce le scuole materna, elementare e media di Cotignola più le scuole materna e elementare di Barbiano.
Io stessa ho frequentato, ai miei tempi, queste scuole, e ho inserito qui i miei figli, che si sono trovati molto bene in tutti i gradi scolastici.
Ho quindi dato la mia disponibilità e messo i miei semenzali in vendita nel mercatino delle scuole, lasciando naturalmente tutto il ricavato per le attività scolastiche.
Purtroppo, essendo la stagione già avanti, di fiorito avevo ben poco. Inoltre mi rendo conto che la mia "merce" non era facile, soprattutto da gestire (non potevi portarti in giro un vaso con una rosa per tutta la durata della festa, che è finita verso le 23). Ho comunque dato quello che avevo a disposizione come piante, e anche più di due ore del mio tempo.
Vicino al mio tavolo con le rose, c'erano un tavolo con le torte fatte in casa, uno in cui una signora vendeva le proprie borse fatte a mano, e il tavolo con i semini da piantare dei bambini della materna.
Lo so che sono molto sensibile, ma vedere mamme e papà passarmi davanti senza degnarmi di uno sguardo, e volgere gli occhi solo ai banchetti dei semini e delle torte, o delle borse! Mi sono detta "mai più", non mi impelagherò mai più con le rose in un evento. Fatica mia sprecata, e poco vantaggio per gli altri.
Alla fine sono stati guadagnati per la scuola € 55 dalla vendita delle rose (si richiedeva una offerta libera), ma è una somma ridicola se confrontata con gli spostamenti a cui sono state sottoposte queste piante, e l'impiego di volontari e mezzi di trasporto. Ripeto: mai più. Sono decisa a non tenere mai più piante che non mi servano al fine dei concorsi nazionali e internazionali. Vedrò di disfarmi anche di quelle talee che mi occupano solo spazio nel vivaio, e che la gente non richiede. Ho capito che mi sono fatta dei film nel cervello, sperando che ci fossero persone che me le potessero chiedere.
E chi mi vuole male può sghignazzare quanto vuole di questi miei insuccessi. Io andrò avanti solo con lo scopo di partecipare ai concorsi, come fa il mio mentore Marc Alberici.