Questo metodo per forzare le talee ad emettere prima il callo poi le radici l'ho letto su un forum, e ho provato a metterlo in pratica.
L'idea deriva da una forumista che aveva mandato per posta delle talee ad un collega. Causa indirizzo sbagliato, dopo una quindicina di giorni le talee le tornarono indietro, e quando le aprì, sorpresa: essendo state avvolte nello scottex umido, avevano fatto il callo e alcune anche la radichetta. Illuminata dalla scoperta, questa forumista ha divulgato la propria esperienza, aggiungendo che provava a simulare la stessa situazione della "posta" utilizzando dei rametti non troppo lunghi, tagliati alla base proprio in corrispondenza di un nodo, e avvolgendoli in carta da cucina umida (non inzuppata). Ogni varietà poi chiusa in un sacchetto da frigor.
Poi sono nate delle varianti al metodo: ad esempio qualche appassionato ha provato a mettere i rametti avvolti nello scottex in una bottiglia di plastica invece che in un sacchetto.
Il tempo in cui lasciare le talee nella carta umida sono 15 giorni. Come ho già detto, io ci ho provato, con un successo "a metà", nel senso che il callo è apparso in quasi tutti i rametti, ma la radichetta l'ho vista solo in un caso, e il giorno dopo si era già seccata. Comunque ho piantato ognuno dei rametti con il semplice callo in un bicchiere di plastica a cui avevo praticato in fondo dei fori. I bicchieri li ho riempiti con un composto di sabbia, terriccio, terra da giardino e torba (per non farci mancare niente). Purtroppo non ho la perlite, altrimenti si può aggiungere anche quella. In fondo ho messo qualche pallina di argilla espansa.
Altra variante: invece di utilizzare la carta scottex e i sacchetti del freezer o la bottiglia, si può utilizzare carta da giornale e una scatola. Io ho preso una scatola da scarpe e l'ho foderata di nailon, poi ho avvolto le talee in carta da giornale umida (ma non inzuppata), e le ho chiuse nella scatola. Ogni tanto, nel corso della quindicina, le ho controllate e ho aggiunto una spruzzata d'acqua se era il caso. Il callo si è quasi sempre formato, e ho piantato anche queste ultime talee nella stessa miscela di terriccio, nei bicchieri di plastica. Per ora sembra che poche si siano seccate, ma staremo a vedere.
L'importante è che non si "muovano" i nodi: se parte il germoglio, allora di sicuro non farà le radici e dopo un po' la talea morirà.
venerdì 16 settembre 2016
martedì 13 settembre 2016
FIORITURA DI SETTEMBRE
Continua la fioritura di settembre, tradizionalmente migliore di quelle estive, meno eclatante comunque della prima fioritura, che quest'anno, anticipando di circa quindici giorni sulla stagione, è stata quella di aprile-maggio.
Ho aggiornato foto delle rose (clicca sui numeri per vedere le relative pagine): 44, 25, 31, 23, 16, 43, 32, 17, 14.
Qui a destra, la n. 25 e la n. 44 insieme.
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