mercoledì 23 dicembre 2020

LA FAMIGLIA DI IBRIDATORI E ROSAISTI "SERRA"

Per la serie "Piccoli Ibridatori Italiani" parlo oggi di un ibridatore di cui ho sentito parlare (e visto le rose) su un gruppo Facebook (che tratta naturalmente di rose).

Si chiama Roberto Serra e, prendendo il materiale dal sito dei Rosai Serra, pubblico  la sua storia e quella  della sua famiglia.

Era il maggio del 1922 quando nonno Alessandro decise che il suo destino ed inconsapevolmente anche quello della sua famiglia sarebbe stato, da lì in poi, indissolubilmente legato alle rose.

Questi magici fiori ed il loro imprevedibile profumo lo avevano affascinato sin dall’adolescenza ed appena ne ebbe la possibilità cominciò a dedicarsi ad essi, prima solo come hobby e subitamente dopo come lavoro, occupandosi della custodia e della manutenzione nel parco del castello di Gaglianico insieme al figlio Roberto sin dal 1948.

Tra tutti i castelli del biellese, quello di Gaglianico è certamente il più interessante ed il meglio conservato. È stato più volte oggetto di studio sia dal punto di vista storico, che da quello architettonico. Il parco circostante fu completamento rifatto fra il 1933 ed il 1935, ma non fu possibile ricostruirlo sul progetto originario del disegnatore francese André Le Nôtre. Venne quindi riprogettato dall’architetto Luigi Daneri come un caratteristico giardino all’italiana. Ai tempi erano 140.000 metri quadri di parco comprendenti una serra in vetro, dove venivano coltivate piante fiorite e da appartamento. Ma il compito principale e più importante era quello di curare le prime rose che abbellivano i giardini del maniero: rose antiche, ibridi di Tea e rampicanti di varie tipologie. Erano i suoi gioielli, come amava definirle Alessandro, vista la rara bellezza in un contesto così preziosamente storico.

Il tempo passa e al figlio Roberto, ormai, quel compito era diventato troppo stretto. Lui voleva creare, sperimentare e sentirsi parte di quella natura che egli stesso preservava con tanta passione. Arriviamo così nel 1964 e i tempi sono ormai maturi per fondare la sua prima azienda in Candelo, trattando roseti di tutti generi.

Fra le tante attività di quegli anni egli si dedica alla progettazione ed alla creazione di giardini e si occupa prevalentemente della coltivazione di rose per reciso servendo i negozi di fiori del circondario. Con il passare del tempo e la cresciuta esperienza nel settore, a metà degli anni ‘70 inizia a dedicarsi all’ibridazione ottenendo così le sue prime varietà di rose che sono a tutt’oggi presenti nel catalogo.

I primi apprezzati successi furono Aurora, Carezza, Nikita e poi, a seguire, Rugiada, Preludio, Rouge et Noire ed Alice.

 La migliore delle sue varietà è “Rugiada”, un ibrido di Tea di colore rosa screziato. Oltre ad un'altra decina di ibridi di Tea creò anche alcune floribunde come “Red Devil” e rampicanti come “Orange Gold Serra”. L’ azienda intanto continuava ad avere successo ma Roberto da solo riusciva solo a coltivare circa 20.000 piante di rosa. Servivano forze nuove e quindi subentrarono i due figli Rosa e Alessandro, contagiati da quella stessa passione con la quale il nonno aveva cominciato più di cinquanta anni prima.

Speriamo di aver trasmesso questa passione, oltre a Voi, anche alle nostre nuove generazioni che ci succederanno, Andrea, Alice e Davide, in modo che possano nel prossimo futuro portare avanti questo lavoro con lo stesso sentimento, sacrificio ed impegno di chi li ha preceduti.

"Perché la rosa non è soltanto un fiore… è anche magia."

(anche le foto sono prese dal sito dei Rosai Serra)




RUGIADA










                                          ALICE








ARABESQUE








                                         ROUGE ET NOIR











BLANCHE DE BLANCHE



martedì 22 dicembre 2020

L'IBRIDATORE ITALIANO MARC ALBERICI

 Ho la fortuna di conoscere personalmente da alcuni anni l'ibridatore Marc Alberici. Chi ha seguito in passato il mio blog, sa che sono stata da lui, a Piacenza, per ibridare alcune rose nel suo giardino sperimentale, inoltre lui è stato presente al battesimo della rosa cui il vivaio Vittori di Forlimpopoli ha voluto dare il mio nome.

Con Marc continuiamo a sentirci quasi giornalmente tramite i social per scambiarci notizie e aggiornamenti sui semenzali che in questo momento stanno nascendo. E' veramente una fortuna non da tutti potere usufruire costantemente dei consigli e suggerimenti di un maestro.

Ora vorrei fare una breve carrellata sulle sue rose in commercio.


ANGEL EYES

Ibrido di tè, 2009. E' un rosaio che produce fiori inizialmente color crema con sfumature gialle che col tempo diventano rosa. Forte profumo. Il fiore è molto pieno (circa 41 petali), di solito solitario. Fiorisce per tutta la stagione.




I HAVE A DREAM

Floribunda, 2005. Produce fiori color albicocca o albicocca sfumata, con il rovescio dei petali bianco. Il profumo è leggero o assente. I fiori sono a grappolo. Fiorisce per tutta la stagione.



SARA

Ibrido di tè che produce fiori color albicocca o albicocca sfumata. Il profumo è molto forte, il fiore è pieno (41 petali). Forma grandi mazzi; la fioritura è estiva con alcune ripetizioni più avanti nella stagione.



SOUVENIR DE GILLES VILLENEUVE

Forse la produzione di Alberici più famosa, si trova infatti facilmente in molti vivai. Io stessa ne ho una pianta. E' una Floribunda-Polyantha del 2010, produce fiori dalla corolla singola, il petalo variegato rosso e giallo-bianco, centro giallo. Forte profumo speziato. Fiorisce durante tutta la stagione.



VERTIGO

E' un Ibrido di tè-Grandiflora, profumatissima. Il fiore è grande, solitario, dalla forma di rosa antica. Il colore è rosa o sfumature di rosa. Fiorisce durante tutta la stagione. Può raggiungere l'altezza di 100 cm.