martedì 4 luglio 2017

RHAPSODY IN BLUE





Ebbene sì, la rosa più blu che esiste attualmente è… viola! Ma tra tutte, la rosa ‘Rhapsody in Blue’  è quella che più si avvicina al sogno proibito: non a caso nel linguaggio dei fiori di epoca vittoriana la rosa blu significava il raggiungimento dell’impossibile, e forse è questo ciò che maggiormente affascina l’uomo in questa sua ricerca. 
Ottenuta da un giardiniere dilettante, Frank Cowlishaw, alla fine del secolo scorso ma apparsa in commercio solo dopo il 2000, ‘Rhapsody in Blue’ è la rosa il cui colore più si avvicina al blu. Il colore dei suoi petali è completamente diverso da quelle delle varietà che l’hanno preceduta nella lunga scia della ricerca della rosa blu: è viola prugna brillante con sfumature bluastre che, con il passare del tempo, si attenua nei toni del lilla opaco (o, come dicono gli Americani, blu ardesia), creando un bel contrasto con gli stami giallo oro, molto prominenti. Sulla pagina inferiore i petali sono più chiari, rendendo le corolle cromaticamente più leggere, mentre su quella superiore a volte presentano piccole screziature bianche. Un mix di stile contemporaneo e romantico che si intona perfettamente al brano musicale di George Gershwin da cui la rosa ha preso il nome.

PREGI: PERCHE’ COMPRARLA
Non è solo il colore, tuttavia, il motivo di tanto successo: i fiori della rosa ‘Rhapsody in Blue’ sono piuttosto grandi, circa 6 cm, semidoppi, prodotti in ampi grappoli (che in alcuni momenti della fioritura coprono quasi interamente la pianta) che non si aprono contemporaneamente, così ogni mazzetto porta corolle con sfumature diverse, in un gradevole effetto di chiaro scuro, incorniciato dal bel fogliame verde chiaro. La maggior parte delle rose nelle tonalità violacee è profumata e anche la nostra non è da meno, con una fragranza che definirei dolcemente speziata.

Questa rosa originale e sorprendente, al contrario di molte varietà di queste tonalità, è anche generosa: rifiorisce a ondate da giugno a settembre inoltrato, e anche oltre, dove le temperature sono più alte. È un arbusto sano, alto, anche 2 metri, folto, con il classico portamento di cespuglio eretto, che può anche essere coltivato come un piccolo rampicante contro un muro, con l’accortezza di collocarlo in una zona che lo ripari dal sole più forte, che potrebbe far sfumare velocemente le sue corolle verso il lilla, se non addirittura arrivare a ‘bruciare’ i margini dei petali. Come tutte le rose, preferisce un terreno fertile, leggermente umido ma ben drenato, evitando un luogo in cui sono state precedentemente coltivate rose. Una cosa è certa: attira l’attenzione ovunque ovunque venga coltivata, non per niente questa varietà ha ottenuto l’AGM (Award of Garden Merit).
LE FOTO SONO MIE!
(da http://fioriefoglie.tgcom24.it/2016/06/23/la-rosa-piu-blu-che-ce-e-rhapsody-in-blue/)

venerdì 30 giugno 2017

ULTIME FIORITURE DI GIUGNO

Nonostante il caldo pazzesco di questo mese di giugno, le mie rose, confortate da abbondanti innaffiature, si sono comportate molto bene.
Ecco le ultime ad essere fiorite:





"Queen Elizabeth" n. 41










"Antico Amore" n. 35












"Kronenbourg" n. 30







"Rose Gaujard" n. 36









"Summer Song" n. 69










"Spot Light" n. 42









"Harlow Carr" n. 27












"Monica Bellucci" n. 16